I Persiani (Eschilo-Romagnoli)/Lamentazione

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Lamentazione

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Eschilo - I Persiani (472 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1922)
Lamentazione
Terzo canto intorno all'ara I Persiani (Eschilo-Romagnoli)
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LAMENTAZIONE

Giunge Serse, disfatto, gemente, avvolto in misere vesti.


serse
Ahimè! Misero me, qual destino
odïoso, inatteso, m’oppresse!
Con quale impeto il Dèmone crudo
s’abbatte’ su la stirpe dei Persi!
Che farò, tristo me? Dei ginocchi
mi si stempra il vigor, quando miro
tanti vecchi a me innanzi! Deh!, Giove,
deh!, se avesse anche me fra gli estinti
seppellito il destino di morte!
coro
Ahi!, Sovrano, le fulgide schiere,
ahi!, l’onore supremo dei Persi,
il fulgor dei guerrieri, che il Dèmone
avverso ha mietuto!

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Ora piange la terra la sua
gioventú spinta a morte da Serse,
che di Persi riempie l’Averno.
All’Averno discesero, il fiore
della patria, i valenti nell’arco:
una fítta miriade di genti
fu distrutta. Ahi valore, ahi possanza!
E la terra asïana, con grave,
con grave rovina.
o mio Re, sul ginocchio procombe!

serse
Strofe I
Questo io sono: e di pianto son degno,
tristo me!, che alla nostra progenie
di sciagura fui causa, e al mio regno.

coro
Un infausto clamore, al tuo cònsono,
una voce cantrice di guai,
un lamento alzerò, come prèfica
mariàndina, misto di lai.

serse
Antistrofe I
Sí, levate lamento funesto
con clamore di lutto: ché il Dèmone
contro noi volge l’impeto infesto.

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coro
Leverò, certo, gemito, lugubre,
ché per terra e per mare lo schianto
ci percosse, onde ambasciasi il popolo.
Sonerà misto al gemito il pianto.

serse
Strofe II
Da spalti di navi, sterminio,
il Marte di Ionia,
ne fece, che, agli Èlleni fido,
la pianura del mar fra le tenebre
radeva e l’infausto lido.
coro
Ahimè!, grida, ahimè!, tutto raccontaci1.
Dov’è or degli amici lo stuolo,
dove son quei che presso ti stavano,
qual’era Faràndace,
Pelagóne, Datàme, Susàne,
Agabàte, Susícane, Psàmmide,
che lasciâr d’Agabàtana il suolo?

serse
Antistrofe II
Quando io li lasciai, giú da un tirio
navile piombavano.
Erravano verso le spiagge

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Salamine dispersi: i cadaveri
sbatteano alle rupi selvagge.
coro
Ahimè, ahi! Dov’è ora il tuo Fàmuco,
dove il buono Ariomarde, dov’è
il signore Sevalca, e Lilaio
di nobil progenie,
e Taríbide, Menfi, Masistra,
Istèmone ov’è, dove Artèmbare?
Questo io voglio sapere da te.

serse
Strofe III
Ahimè, ahi!, procombettero
tutti ad un colpo. A la vetusta Atene
odïosa, le palpebre
fisse, ahi miseri! guizzan su le arene.
coro
Ed anche quei che al par delle pupille
era a te caro, e caro a tutto il popolo,
duce di mille e mille,
il fígliuol di Batànoco,
Alpisto; e quel di Sèsamo,
figliuolo di Megàbate
lasciavi, e Parto, e il grande Ibare? Oh!, gemi,
gemi! Misero, ahi misero!
Mali tu parli ai Persi incliti estremi.

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serse
Antistrofe III
Ahimè! Ché tu dei validi
compagni in me rinnovi ora il desio.
Mali estremi tu parli, infami, orribili.
Grida, grida pei miseri il cuor mio.
coro
Ed altri invoca poi la nostra brama:
Mardone, che guidava una miríade,
e Dïàmide ed Arsame,
cavalieri destrissimi,
e il prode Sante ed Ancare,
e Litimma e Cedàdate,
e Tolmo insazïabile
di battaglie. Stupor, stupor mi prende.
Come mai non seguirono
te sui carri guerreschi entro le tende?
serse
Strofe I
Cadder quei che guidavano gli eserciti.
coro
Caddero senza gloria!
serse
Ahimè! misero, ahi!...

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coro
Ahimè, Dèmoni, Dèmoni,
c’infliggeste sciagure inopinate
immense, quali mai niun vide. Ahi!

serse
Antistrofe I
Percossi, dopo lunga ora, noi miseri!
coro
Percossi, è ben visibile...
serse
Nuovi guai, nuovi guai...
coro
fummo: che con malo esito
ci siamo urtati con la Ionia flotta.
Ahi!, per la Persa stirpe infausta rotta!

serse
Strofe II
Come no? Tanto esercito
mi fu cosí percosso!

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coro
Quale mai, grande Alàstore,
dei Persi non fu morto?
serse
Vedi? Mi avanza il manto sol che indosso!
coro
L’ho scorto, ahimè!, l’ho scorto!
serse
E ancor questa custodia...
coro
Quale hai salva custodia?...
serse
di dardi: una faretra.
coro
Poco, da grande possa!
serse
Niun giunse alla riscossa.

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coro
Mai gente Ionia in pugna non arretra!

serse
Antistrofe II
Troppo essa è prode! Subito
vid’io piombar lo schianto.
coro
Dici la moltitudine
dei legni, in fuga spersa?
serse
Strappai su me, nella sciagura, il manto.
coro
Ahimè, ahi, sorte avversa!
serse
Ahi!, ché son poco i gèmiti....
coro
ché son duplici e triplici....
serse
la gioia dei nemici, il nostro lutto.

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coro
Infranta, o possa, giaci.
serse
Nudo son di seguaci....
coro
ché gli amici trovâr morte nel flutto.

serse
Strofe III
Piangi, piangi! E alle case volgi il piè.

I vegliardi cominciano a disporsi per l’uscita, che si effettua, con
lentissima evoluzione, durante quest’ultima parte della lamentazione.



coro
Ahi sciagura, ahi sciagura! Ahimè, ahimè!
serse
Con un tuo grido al grido mio rispondi.
coro
Misero dono al sofferir dei miseri.

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serse
In un solo urlo i gemiti confondi.
coro
Ahimè, ahimè, ahimè!
Grave è questa sciagura,
grave la mia rancura.

serse
Antistrofe III
Batti la fronte tua, batti per me!
coro
Lagrime spando, levo ululi, ahimè!
serse
Con un tuo grido, al grido mio rispondi!
coro
Il mio dolore, o Re, m’ispira i gemiti!
serse
Atro clamore dei tuoi gridi effondi.

[p. 146 modifica]

coro
Ahimè, ahimè, ahimè!
Tra i gemiti La fronte
segnan le negre impronte.

serse
Strofe IV
Anche il seno percuoti, in misio accento.
coro
Ahi strazio, ahi strazio!
serse
E il bianco pelo svelliti dal mento!
coro
Con fiero impeto certo! Oh schianto atroce!
serse
Alza la voce querula.
coro
Querula alzo la voce!

[p. 147 modifica]

serse
Antistrofe IV
Strappi il peplo ondeggiante la furia delle mani.
coro
Ahi strazio, ahi strazio!
serse
I crini avelli, e piangi i Persiani.
coro
Con fiero impeto urlo! Oh atroce schianto!
serse
Gli occhi bagna di lagrime.
coro
Son già molli di pianto.

[p. 148 modifica]

serse
Epodo.
Con un tuo grido al grido mio rispondi.
coro
Ahimè, ahimè!
serse
Volgi, tra le querele, ai tetti il piede!
coro
Ahi!, Persia, ahi!, terra dura per chi riede!
serse
Ahimè, riedere in Susa!
coro
Diritto è se tu gemi!
serse
Ahi!, nostra gente, al dolce vivere usa!
coro
Ahi Persia, terra dura per chi riede!

[p. 149 modifica]

serse
Ahi, ahi, ahi, le triremi!
Ahi, ahi, ahi, ahi, perduto sono e misero!
coro
Te guiderò con la querela mia
lugubre. Batterò teco la via.

Con gli ultimi versi il coro è tutto uscito dall'orchestra.




Note

  1. [p. 352 modifica]Il testo ha ἐκπεύθου, che significa interroga. Mi è chiaro che il senso esige qui un: rispondi. E a senso traduco.