Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LVIII - Questi bei fior e pallide vïole

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LVIII - Questi bei fior e pallide vïole

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LVIII - Questi bei fior e pallide vïole
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LVIII.

Amore parla a Delio, consigliandolo ad ornare di fiori la Mencia; e a questa suggerendole di ripagare Delio di viole.

Questi bei fior e pallide viole
     Prendi tu, Delio, e piglia Mencia cara,
     Di cui le voglie l’aspra morte amara
     4Sol dividrà, che ’l tutto partir suole.
I colti fior all’apparir del Sole,
     Allor che l’aria si fa calda e chiara,
     Delio, mettrai nel sen dell’alma, e rara
     8Tua bella Mencia, che sì t’ama e cole.
E tu poi, Mencia, le viole poni
     In petto a Delio, che te sola onora,
     11E Mencia, Mencia sempre cerca e chiama.
Così si veggia più fervente ognora
     Il vostro fuoco, e ’l ciel ancor vi doni
     14Che di voi viva eterna, e chiara fama.

Note

V. 1. Pallide viole, cfr. Virg., Egl., II, 47: «pallentes violas»; e Petrarca, Canz., CLXII, 6. [p. 112 modifica]

V. 8. Sì fama e cole, cioè onora, venera.

È tratto fuggevole donde parrebbe la Mencia corrispondere all’amore di Delio: ma è finzione pastorale. In tutto il resto del Canzoniere ella si mostra ritrosa, anzi crudele.

V. 11. Mencia, Mencia, a imitazione della voce che ripetutamente la chiama.

V. 14. Che, vi consenta che un poeta, il Bandello, faccia e la Mencia e Delio col suo canto eternamente famosi.