Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LXXIV - Gli animi vantatori e invitti Ispani

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LXXIV - Gli animi vantatori e invitti Ispani

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LXXIV - Gli animi vantatori e invitti Ispani
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LXXIV.

A Roma. Ripensa ed esalta la vittoria di Publio Cornelio Scipione l’Africano su Annibale.
        Madrigale.

Gli animi vantatori e invitti Ispani,
     E quella audace gente,
     Li fraudolenti e indomiti Affricani

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     Col ferro e ’l fuoco ardente
     5Aver a Roma soggiogati e umani
     Que’ fatti in un repente,
     È qualche cosa, ma la vera gloria
     8Fu del vittor d’Italia aver vittoria.

Note

V. 1. Ispani ed Affricani coi rispettivi loro caratteri, millantatori e frodolenti, ma entrambi invincibili; cfr. novella II-26, dove vanta Scipione «colmo d’ogni vertù, da la possessione d’Italia revocò Annibale ed in Affrica lo vinse. Egli guerreggiava in Ispagna contro i cartaginesi e spagnuoli» ecc.

Vv. 5-6 E umani quei fatti, costruisci: fatti, resi costoro civili.

V. 8. Bel verso, con allitterazione che giova al suono, squillante di vittoria. E vincitore d’Italia come ognun sa fu Annibale al tempo della seconda guerra punica (218-201); ma a Zama (202 a. C.) ei fu fiaccato da Scipione detto per l’appunto l’Affricano.