Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LXXX - Del valor vostro ed alta cortesia

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LXXX - Del valor vostro ed alta cortesia

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LXXX - Del valor vostro ed alta cortesia
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LXXX.

A Napoli. In lode di Beatrice d’Ungheria. A lei sono pure rivolti i sonetti: LXXXI, LXXXVII, LXXXVIII, CXIII, e di lei parla in novelle I-21, I-32.


Del valor vostro ed alta cortesia,
     Magnanima, gentil, Real Signora,
     Ciò che la Fama va gridando ognora
     4Con mille lingue, e fa che noto sia,
Mirabil è; ma certo quel che pria
     N’udii a par di quel che si vede ora,
     È nulla o poco, e veramente fora
     8Qual chi le stelle al sol oppor desìa.
Non soddisfate sol a ciò ch’aspetta
     Ogni disir uman da vostra mano,
     11Ma prevenite quest’e quel desio.

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O mente saggia, o spirto sovrumano,
     O Donna rara al mondo, alma, perfetta,
     14Che quanto più si può rassembri a Dio.

Note

Vv. 1-2. Questa regina è pur degna di tutti cotesti epiteti, se salva la vita al Bandello; cfr. son. LXXXVIII.

V. 4. Mille lingue, con mille voci, in senso generico, o con mille idiomi, in senso specifico.

V. 10. Vostra mano, generosa, anzi regalmente munifica.

V. 13. Perfetta, rassembri, sei imagine di Dio.