Il Cristianesimo felice nelle missioni de' padri della Compagnia di Gesù nel Paraguai/Parte I/Capitolo VIII

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CAPITOLO VIII.


Maniere tenute da i Missionari per introdurre la Fede di Gesù Cristo nel Paraguai.


N
E’ pochi Luoghi della terra ferma dell’America Meridionale, dove han Collegio i Padri della Compagnia di Gesù, non mancava certo ad essi il campo di continuamente esercitare l’infaticabil loro zelo per la salute dell’anime Cristiane, sì per alimentare ed accrescere la Pietà ne gli abitatori delle Città, come per dilatarla nelle famiglie rustiche de’ contorni col mezzo delle sacre Missioni. Scorrevano ancora per gli paesi abitati da gl’Infedeli, predicando a gli adulti, e battezzando i fanciulli moribondi, ma senza far ivi stabilimento alcuno. Nel Secolo prossimo passato cadde loro in mente un più magnanimo pensiero, cioè quello di stabilirsi fra gli stessi Barbari Indiani, voglio dire fra i più remoti dalle Città e Popolazioni Spagnuole: cosa non tentata in addietro, giacchè per gli motivi [p. 68 modifica]di sopra addotti troppo malagevole riusciva il convertir que’ Selvaggi , che praticano in quelle parti con gli Europei , o vivono in qualche lor vicinanza , potendo più il cattivo esempio de' Cristiani sregolati ne’ lor costumi , ed oppressori de’ poveri , che tutti i santi insegnamenti , e lo sfiatarsi de i piissimi e fervorosi Ministri di Dio. Ma come far’ apprendere la vera Religione , e quand’ anche 1’ imparassero, come farla conservare ad uomini , che. a guisa delle fiere dispersi qua e là senza unione (labile, Senza legge alcuna , senza abitazioni fisse , intanati ne' boschi e nelle grotte, che oggi si truovano in un sito, e da lì a poco in altri assai lontani ; che sì sovente si fan guerra gli uni a gli altri ; gente brutale, gente sì vaga di carne umana , e troppo spirante vendetta? Si avvisarono dunque i saggi Religiosi , che si avea da condur questa impresa nella stessa maniera, che praticarono negli antichi Secoli coloro , che aveano più senno de gli altri . Anche allora si trovavano di questi orsi in umana figura nell' Asia e nell’ Europa. Il primo studio de gli antichi saggi fu di ridurre quella barbara gente in società , di far loro conoscere quanto sia da anteporre il vivere civile al bestiale, usato fin’ allora da essi nel domicilio, nel cibo, e nelle guerre sì familiari fra loro . Ridotte così in società quelle genti , cessarono d’essere fiere, e facilmente poi impararono l’esercizio delle Virtù convenienti ad Animali ragionevoli. Però Cicerooe nel Libro I. della Rettorica loda quel saggio e grande uomo , qui dispersos homines in agris , & in tectis silvestribus abditos , ratione quadam compulit unum in locum, & congregavit, & eos in unamquamque rem inducens utilem atque honestam, primo propter insolentiam [p. 69 modifica]tiam reclamantes , deinde propter rationem atque

hortationem studiosius audientes , ex feris & ìmmani- bus mites & reddidit & mansuetos . Ed Orazio -attribuendo simil gloria ad Orfeo , di lui disse nell’ Epistola III. del Lib. II. Silvestres homines sacer interpresque Deorum Cedibus & victu fœdo deterruit Orphæus, Dictus ob hoc lenire tigres , rabidosque leones . Non altrimenti fecero i PP. della Compagnia di Gesù, accudendo in primo luogo a far diventare , per così dire, Uomini que’ selvatici Indiani con tirarli a Vivere in compagnia de gli altri , & in una fissa abitazione , per poi farli anche divenir buoni Cristiani. L’Utile, gran motore del cuore umano, che si ritrae dalla società , e dal commercio civile, veniva rappresentato a quella Barbarica gente , e l’intendevano . Si esponeva loro la bestial maniera , e gl’ incomodi troppo visibili del loro vivere , e ne capivano la verità. Interrogati, come mai non iscorgessero la deformità del cibarsi di carne umana, e quel che è peggio di andare a caccia d' uomini per solo desiderio di mangiar le loro carni : non sapeano che rispondere . In somma tanto fecero , tanto dissero i Religiosi , che cominciarono a raunarne buon numero in un solo luogo , ordinando loro di quivi fabbricar le loro case con qualche simmetria. E costa ben poco ad essi una tal fabbrica ; perchè con pochi legnami , rami d’ alberi , canne, stuore, pali formano un miserabil tetto o tugurio, che serve loro d'abitazione. Ma perciocché quella novella Repubblica o Colonia si sarebbe in breve dissipata , o sarebbe perita , se non si fosse provveduto al vitto delle persone : i Gesuiti mostrarono la necessità ed utilità di coltivar la campagna; al che que’ Bar[p. 70 modifica]tari non erano usati. Quindi somministrarono loro non solamente quanto di Maiz e legumi occorreva per coltivare il terreno bastante ad alimentar per un’anno quel Popolo, ma eziandio li provvidero del bisognevole, finché fosse fatta la raccolta della prima seminagione , non ommettendo intanto gl’indiani l'uso della caccia e della pesca, e il procacciarsi frutta e mele da i boschi. Non passò un' anno , che cominciò quella buona gente, già divenuta ammansata e docile , a conoscere e godere il frutto delle lor fatiche , e a maggiormente invogliarsi di lavorare , e di far fruttare la terra . Nello stesso tempo si applicò quel Popolo secondo l' istruzione de’ Religiosi a fabbricar la Chiesa tutta di legno, né si tralasciavano le istruzioni e le prediche per insegnargli la dottrina della Fede di Gesù Cristo , e i doveri del Cristiano . Furono primi battezzati i fanciulli, e dopo le dovute istruzioni anche gli adulti, e si cominciò a celebrar la Messa in pubblico, e a ministrare i Sacramenti, con tal compostezza e divozione di quello genti , che non potevano i Missionarj ritener le lagrime per la tenerezza. A questa Popolazione, siccome all’ altre , che si andarono aggiugnendo di mano in mano, fu dato il nome di Riduzione, che dura tuttavia per significare l’essersi radunato e ridotto quel Popolo a vivere in forma di Società e Repubblica . Ora pel felice successo di questa prima impresa non si può dire, quanto crescesse il coraggio a que’ Servi del Signore per imprenderne dell’altre. Perciò s'inoltrarono sempre più per que’ vasti paesi, cercando per piani, monti, e boschi le disperse brigate de' barbari Indiani , con rappresentar loro la felicità del convivere in una ben regolata unione ; l' empietà di chi non cono[p. 71 modifica]conosce Iddio, o adora: de’ falsi Dii; e i pregi e la verità della, Religion Cristiana. Andavano costoro a chiarirli co’ proprj occhi del buono stato di quella Riduzione né più vi voleva per ridurli, a farne dell’ altre simili, e a rendersi ubbidienti, in tutto a que’ sacri Messaggieri , come se fossero, venuti dal Cielo. Così s’ andarono fondando di mano in mano altre Riduzioni , e impinguando le già fatte : giacché a chiunque si aggregava alle stesse era tosto assegnata una porzion di terreno da coltivare , in que’ paesi spezialmente , dove la terra essendo di niuno , può essere occupata senza ingiustizia da chi ne abbisogna. A tal fine scelsero sulle prime i Gesuiti , con trasferirsi di qua dal Rio della Piata all’Oriente, la Provincia dell’ Uraguai, costeggiata dall’ una e dall’altra paste da monti , in mezzo a’ quali si stende una spaziosissima, ed insieme fertilissima Valle, bagnata par più di secento ottanta miglia dal Fiume Uraguai ; siccome ancor l' altra più in su verso il Settentrione e Levante appellata del Guairà, dove medesimamente si truovano pianure assai fertili, e di buon’ aria, tutte al proposito per essere coltivate. In questi siti adunque, forniti dalla natura di vantaggi presenti , e capaci di molto più nell’avvenire, si diedero i non mai stanchi Missionarj a trasportare quanti Indiani mostrarono docilità alle loro esortazioni, e a fondar nuove Riduzioni con sì felice successo, che da lì a non molto quelle crebbero sin presso a trenta, chi di quattro, chi di cinque, e chi di sei mila Indiani composte . In oltre ne’ campi fra l’una Riduzione e l’altra si fondarono varie case per pastori e gente da campagna, ognuna all’ombra d’una ben’alta cro[p. 72 modifica]ce. Non più andavano elfi affatto ignudi come prima; più in etti non fi miravano coftumi bi*u* ; tali ; e l'opra tutto fi rivolfe le Audio di que’fa- cri Miniftri a far loro difmettere 1* ubbriachez- za, cagione in addietro di mille fconcertrfra lo* j ro. Poiché quanto alla voracità dì que’ Popoli, tutti gente di buono ftomaco; quefta non è mai ceffata, perché difetto e bifogno lor naturale , ficcome anche ne* Barbari dell Affrica fi otterva. Né fi vuol diflimulare-; che pretto le Nazioni del Paraguai forfè non farebbe ftata badante la predicazione per ridurre Quella gente ad unirli , e ad abbracciare il Soave giogo della Fede di | Gesù Crifto, Se prima non fi fotte tirata ad ; udirla con. mezzi -umanle materiali, fra*quali il più efficace fu conofciuto quello di provvederli fui principio abbondantemente dì vitto . Perciò quando fi trattò di fondar le prime Riduzioni, dicevano quegl’infedeli a i Miffionarj; Se ci volete tenere uniti y dateti ben da mangiare ; perciocché noi fiamo come le Beflfe, che ad ogni ora mangiano, né facciamo come voi, che mangiate poco, e ad ora determinati. Dura tuttavia, Comediffì, queft’ ufo fra loro, non tenendo etti ora ftabilita per la tavola, e prendendo la regola del cibarli non dall’orologio, ma dalla fame . S’è anche di Sopra avvertito, che il mangiar carne cruda, o al più mezzo àbbruftolita, è in ufo non Sol di quelli, ma anche de gli altri Barbari Indiani , ficcome ancora de’Tartari nell’Alia, e d’altri Selvatici Popoli dell’Affrica. Perciò a tutta prima nè fpefe , nè fatiche tralafciarono i caritativi Miffionarj, a fin di provvedere dell’ occorrente vitto quegl’infedeli, per condurli pofcia , ficcome avvenne, alla Fede, e vera Chiéfa di Dio , e all’amor della fatica per coltivar le campagne, [p. 73 modifica]t È L P A R Afi U A t. yq gne, dalle quali ora traggono il còmodo foften- tamento delle lor famiglie . Seco ancora portavano piccioli regali, come ami da pefcare, coltelli, forbici, accette, aguccKiè, e cofe limili, che non fi truovano in quelle Provincie, ma vi fi portano dall’Europa, e però Sómmamente filmate da elfi ; giacché per la loro povertà non rffono comperarle a quel caro prezzo, crii cui rendono nelle Città de gli opagnuoli. Seco eziandio i buoni Miffionarj portavano medicamenti con proccurare la fanità di quelle povere genti, acciocché in tutto compartire la lor Carità, e( fi comperaflèro in varie forme l'amore di que'Bar bari, per farne poi tanti Figliuoli di Dio. Cominciarono in quella maniera a fiorire nelle Suddette due Provincie Orientali del Paraguai le novelle Criftiani tà, e i lor ^comodi fi andavano aumentando/, quando i deteftabili Mammalucchi, cioè l’ infame Colonia Portoghefe di S. Paolo, di cui abbiam parlato di fopra , per ef- fere fil Guairà in vicinanza del Braille, facilmente adocchiarono Popolazioni si numerale d* Indiani ( cofa infolira in addietro ) e parve loft» bella ed agevole 1’ occafione di far grotto bottino. Il perchè a guifa di lupi affamati, col Seguito dì molte fchiere d’Indiani loro Sudditi ,

  • 11’improwifo piombarono Sopra le Riduzioni

Suddette j Spogliarono d’ ogni aver le Chiefe e cale de gli abitanti ; ucciSero chi fece refiftenza, menando il retto in ifchiavitù. In una parolain più volte mandarono a male più di ottantacin- que mila Criftiani con diftruggere dodici o tredici delle più copiofe fra effe Riduzioni-, fondale con tanti ftedti e fudori da i Gefuiti. Confidando adunque effi Religiofi, che era impoffi[p. 74 modifica]bile il jxmfejcwe in à pericolofi luoghi, perdhè troppo prefi..di mira dalla barbarie- de’Mammalucchi, il refio, de’ Crilliani, che è erano Tal vati dal loro furore; ed eflère io oltre difficile da lì innanzi il convertire. altri. ; Infedeli ,• da che quelli al vedere i già convertiti, ridotti più. facilmente in catene da i Mafnadieri Suddetti , perchè viveano uniti ,.serano alienati ,oon poco dal Criftiajnefimo : determinarono di trasferirli in altro, fito , meno elpofto alle incu-rfioni di quegli affatturi, Perfuafero pertanto a quei , che rimanevano nelle Riduzioni del Guairà, a fuggire il pericolo con .portarli quattrocento e più miglia lontano, cioè all© rive del vallo Fiume Varano: il che fu efeguito con incredibili patimenti e fatiche, per la difficultà de’ viaggi, e per la mancanza de’viveri neceflarj a popolo sì nume- rofo . Arrivarono quelli nondiméno al. termine difegnato in numero di circa dodici mila, con fondare dipoi le Riduzioni di S. Ignazio, edel- la Madoona di Loreto, e fuffeguentemente altre non poche fra i Fiumi Paranà ed Uraguai con tal politura, che fervono l’una alt’ altra di foc- corfo e difefa. E perciocché fi fon pofeia avvezzati i Crilliani a non paventar l’orgoglio de* Corfari Brailli ani, col tempo ee gli abbandonati luoghi, fi fon ripiantate alcune nuove Riduzioni: giacché, ficcarne diremo , anche i Fedeli innocenti del Paraguai fanno oggidì maneggiar* armi tali, che più d’una volta han fiaccate le corna a quei Scellerati mafnadieri.. Pertanto nel fido tratto, del Gtoairà, nelle Riviere de' Fiumi Paranà ed Uraguai fi contavano nell’ Anno 1717. più di trenta numerofe Riduzioni, con cento ven- tun mila e cento Settantotto Anime., tutte battezzate per mano de’Padri della Compagnia di Gesù, upiti Miflionarj in quelle parti. Ot[p. 75 modifica]Del Paraguai. 75 Oltre allò'fiiddetee Riduzioni altre ne furono di mano in mano fondate da effi Religiofi nei gran tratto,!di paefe, che giace tra il Fiume Uraguai, e^il Mare. Altre anche prima aveano avuto principio»! Settentrione, dove fcorre ii vaft» Fiume iMamorè, che va • poi a Scaricarli nello fmifurato Fiume Maragnon, o Ha delle A* matzoui, Vedefi. poi un’altro vadiffimo paefe , htuatp fra. i Monti del Perù a Ponente, e il Piume Paraguai al Levante , che fi ftende in lunghezza dal Sette istrione al Mezzo dì per lo fpaaio di cima novecento miglia, e dove hanno la loro origine, due gran Fimui, cioè il t'irmi- gin, e il Tikomajo, per'tacere degli altri. Que* fio abbraccia molrifium Popoli Indiani, e parti» colannetjte i Origliati. Contiguo a quello tratto di paefe un’altro non minore fi truova dalia parte Orientale y che va fino al gran Lago de kt Xrnju , onde nafce il Fiume Paraguai. Quivi principalmente abitano i Popoli Cbiquites , o Ci- dìtiy t Mauacicbi, ed altri. In quelli ultimi paefi ancorché più volte, e in Varj tempi , avefle- n tentato gli aelanti Gefuiti d'introdurre la conoscenza del Vangelo; pure mai non erano giun. tf a poter dimefticare la ferocia d’animi tanto Selvaggi, e panea difperata la lot conversione : «ftundo nell’Anno 1690. animofamente il P.Ght- fifft de Arce, accompagnato dal P. Gìanéatifia

  • ' Zea, imprefe a predicar’in quelip barbare contrade la Fede'Cattolica, e Dio gliene cominciò

a facilitar la maniera, perchè, trovando in guerra due di que’ Popoli, colla fua eloquenza gl’in- duAfe-alla pace ; e pofcia falvò dalla motte ; un’ radiano; che il Governatore Spagnuolo di S. Croce deUa. Serra, ayea condennato per iì fuoi: “Striti♦„Go9:,quelli atti di Carità egli fi con»[p. 76 modifica]però l’affètto di alanti di que’Popoli Infedeli » -e potè pòi Scorrere per quelle ampie contrade t e.fondarvi alcune Riduzioni. Le immenfe di lui 'fatiche, infieme con quelle d’alrti piiffimi Suoi compagni, alcuni de’quali anchegiunfero a conseguir la cororia del Martirio fra que’ beftiali Indiani, fi veggono defcritte dal P. Ótan' "Patria zio Fernandez della Compagnia di Gerii, e ftam- Ìate io Madrid nell’Anno 1716. CoArinuarotro ipoi, e continuano tuttavia gl’ indefeffì lor fuc- cefTori a dilatare la Religione Qriftiana della grau Provincia del Ciaco, e nella- parte Settentrionale del Paraguai; e in altri patti barbari di quel gran Continente, invitati talvolta da1 qtie’ medefimi Popolile andando eflì anche tton invitati a trovarli.* laonde ora ch’io Scrivo, finirò giuliani ente credere, che fia Sempre più creici u- to, e debba maggiormente crefcere ■inqtteHe parti il numero de Fedeli 1 sì accefo è lo zelo de i Padri della Compagnia, e sì vifibile il -vantaggio, che ne proviene.non Solamente quanto allò Spirito, ma anche nel temporale a que’popoli , Siccome andremo a pòco a poco moftran-* do.