Il Cristianesimo felice nelle missioni de' padri della Compagnia di Gesù nel Paraguai/Parte I/Capitolo XXI

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Capitolo XXI

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CAPITOLO XIX XXI. XXI.


Dell’amore, che professano gl’Indiani Cristiani a i lor Missionarj.


N
Iuno, fit non.ehi va ài Paraguai, prò bea ' comprendere , quanta fia la riverenza e I* amore :yqche ..portano que! bugni Indiarti 4. i ,ldr Miffioaarj-delia Compagnia di Gesù;,iljché'Qón fo dire, te ridondi in maggior glòria d’étti Relb- gioli, o ptare de gfi ftefli novelli Criftiànil Ste- za un compiette di belle Virtù; e di azioni Ju- minofe .non.-potrebboao'. qiie! Servi di Dio farfi cotanto amare da que’ -Popoli ; nè fi potrebbe ottener tanto affetto .da «quella gente., sètta non fotte provveduta, di un buon naturale , e di un cuore. meli nato alla gratitudine. Hi nome di Padre . compete a tutti, coloro, ©he alimentano T anime Crifliane nella yia dello fpjrito, e s’é poi dilatai», a /Chiunque vette l’abito- de gli Ordini Religioni approvati dalla Sede Apoftolica . Nel Paraguai fono confidenti i, Gefuiti non folo come Padri fpirituali, ma i per cosi .dire come Padri di .famiglia di quellg-JUiduzione , die è raccomandata alla lor coltura ; e qual Padri , che non penfano fei non al bene de i lor cari Figliuoli -, e quai Mioiftri. mandati appofta da Dio M 3 non [p. 182 modifica]f%Pfi meno per la lor felicità fpirituale, che pep jatemporale. Nè v’ha in quelle Riduzioni, fuor? chè i Gefuiti, alcun altrO OrdineReligiofo, che pofla occupar parte dell’affèzion di que’ Popoli ; giacché un faggio e fanto Decretò s’é fatto , che dove i Rejigiofi di qualche Ordine fono' in* pof- felfo di predicar la Fede di Gesù Crifto a gl Infedeli, non entri alcun altro Miflìonario d’Ordi- ne diyerfo: il che ha ferraio 1’ adite, o troncato il corfo a varie diffenfioni e gare, chela di- verfità 'de" i banditori «del- Vangelo ; non efenti | dalle uipaue pattìoni » ha. in al tri, tempi prodotto con difcapito della Religione fletta. Però un i bel vedere è, come que’ buoni Indiani all’avvi- I fo d* attere giunti dall’Europa nuovi Miffionarj a Buenos Ayres, per reputare » Miniftri delleRiduzioni Oifliane , gareggino infieme per pflère eletti ad'andare a prenderli tante centina ja di miglia lungi dalla lor Patria , e à condurli fino, alla Riduzione, a cui foodefiinati. «Bello altresì‘il mirare, con qujlntfallegrezza,* divozione gli-Accolgono-al' loro arrivo; e conche umile prontezza fi fuggettiuo ad : effi euaadio ne’ gaftighi impofti loto per qualche mancamento , ancorché il gaftigaco fofse il Caciqae o fia-Capitano maggiorò del Popolo; »e qual’ardore «k- Rrinetpet Accompagnarli, allorché ranno od un? hanziare -il Vangelo be’ paefi de gl! .Infedeli , o per difenderli nelle incuruoni di qyeffiarbari. Ne gli anni addietro -Avvenne , che s’ invogliò urta mamada d’ Infedéli «di 'ammazzare lo wlantittì- jne E, Antoni? RUiz con* difegno di fare ‘un lauro-convito di fua carne, con dire, che quella farebbe beo fa pori» , perché i Gefuiti ufano quivi il fale ne cibi, come fi fa in Europa : laddove gl’ Indiani del Paraguai per efsere troppo [p. 183 modifica]foiirani dal Mare ,• e per non_ aver cercato' finora , fe ne’ Jor paefi fi truovi Miniera' di Sale y come s’-é trovata nel Tucuman, mangiano le caci ni lènza quello condimento 1 Dico condimento , perchè così .a.noi fembra ! che per alti» gl’ indiani dei Canada e d’altri proli, nè pur etfiufa* no fole, tanti nè pur ne fiorirono l’ufo, maravigliandoli de gli £propei, che tanto, lo ricercano. Entrati dunque i Barbari ’ forfè col favorr.dèlla rotte nella Riduzione, ché ftava a carico di quel Religiofo; l’andavano cercando. Accortofodiquel che erg un’Indiano, cor le torio a metterfi, favelle grofsq e il cappello dei Mififenario , acciocché pigliandoloColaro pel vero P. Ruiz, sfogafaero contro di lor il furore , nè faoefsero altsa ' dili- genzia per trovalo, corner in fatti fegnì. Ira'pef- ciocchè prendendolo di mira i Barbari'! gli fragrarono centro, una gran quantità di iaette ; benché petilpeciafò provvidenza di Dio, per quante glie pe: tirafser© , mai noi poterono offendere; finché" avvedutili dell’ impròwHa atìsalto i Criftiani , ufeirono in furia delle proprie cale coll’armi ih. mano, e pofero in precipitofo fuga gli afialieo^i:idal che fi può arguite, qual’amor lodo e falcerò pontino que’ Neofiti a i toc-/Predicatori e Maeltri. ri

I motivi poi, per cui tanta affezione e’riverenza, proferitilo ad «rii Miflionarj eccoli-. Chiunque'fra fòro ha competente pròv.vifion di giudizio, fa e conofce,m:ichetinéelice: fiato iO.egli, 0 i fuoi Maggiori viveffero- una volta ,, méntre menavano'così beftiaivita fra i- bofob» , «ì« tenganoaotpavia fott». gli;.occhi il ritrattoli® mirando il 'jréfto de’ lor. Nazionali ofi:itati neH’ Infedeltà e nella barbarie. Però benedice Iddio, © i fuoi zelanti Mimftsi ,che.di beftie,quali era- M 4‘ no, [p. 184 modifica]no, gli ban convertiti 'in animali ragionevoli. , e ridotti ad un vivere comodo e dvìle, e a cotanta concordia e.pace, lènza più diftruggerfi 1’ un l’altro per far banchetti di carne umana , come tuttavia lì pratica fra tante di quelle brutali Nazioni. Quello infigne benefizio , ac- erefciuto dall’altro-anche maggio* dell’aver lo- iaiufegnato a con tacere il vero Dio , e la.fàn- ta fua Religione per falute dell’ Anime loro : fa ch'etti non ceflino di confiderare i Miflionarj Come.autori dopo Dio d’ogni lor felicità, e per confegtiente di venerarli ed amarli. Il fapere-, e 1-’efenaplarità de’coftumi, fon pregi, che accompagnano dapertntto i PP. della Compagnia di Gesù/ech’etti fanno ben confervare anche fra le delizie e le diffolutezze del Meffico e del Perà v Qjiefto tenore di.;vita irreprerrlìbiJe anche più nel Paraguaiche altrove rigorofamente mantenuto dà etti, accrefce il. rifpetto verfo di loro, tenendo il Popolo fitti gli occhi fopra ogni loro azione y e ficcome la gente è facililfima a fcan- dalezzariì per ogni «menoma cofa malfatta, còsi facilmente fi edificano ad ogni virtù»; -che.veggono praticata da que’ Religiofr. E pero ottèr- vandou! sì divori e compofti in tutte: le- finizioni facre, si pazienti ne’travagli, nòtte-fatiche , ■c nelle occanoni d’infaftìdtrfi per le inèzie di taluno;-si ritirati; non ufcendo elfi della cafa , e della» Chiefa , fe non. per miniffrare i Sacramenti, -per vifitarMnfermi : il che. fanno fempte accompagnati da gl’infermieri, teftimonj perpetui delle loro operazioni ; e fopra rutto , sì indefètti weW' iftriHrli , e nell'affiftere a gli. agonizzanti : perciò-li riguardano con fomma riverenza come Angeli tenuti dal Cielo. Potente, mezzo àncora per guadagnarli l’amore d’ognuno, fi.è 1’ incef[p. 185 modifica]lènte premura, che hanno elfi Miffionarj di aumentare i comodi del Popolo, come fe fi trattane di figliuoli lor jproprj. Tante arti loro in- fegnate, con iftudiarfi d introdurne dell’ialtre, e magnamente di migliorar Tempre più l’agricoltura è il commerzio nel paefe, travagliando ancora colle proprie mani dovunque occorre, fon vive teftimonianze della fornata Carità, chenu- drifcooo que'-Miniftri di Dio anche per la tem- poral felicità de' lor Parrochiani, giacché fi fan loro Tutori, loro Fattori , e tutto dì ftudiano cofe nuove di lor maggiore vantaggio. E fpe- zialoiente dà ae gli occhi d’ognuno l’attenzion loro indefeifa; perche nauta novità fi faccia da gli Spagnuoli o per ifmiauire la libertà , 0 per introdurre akuri aggravio in quelle Popolazioni contro gli ordini , e i privilegi loro conceduti dalla gloriofa Clemenza , e Pietà de’ Monarchi Cattolici Re delle Spagne.

Tanta Carità, tanta premura .di que* Servi di Dio pel bene di cadaun Popolo,; raccomandato allo Spiritual loro governo , ficcome é un pof- fcote mezzo per cattivarfi il cuore d’ognuno , cosi è l’arme più ficuta ed efficace per affitg- gettac’aache i Barbari al foave giogo, della Legge .di Crifto: arrendendoli per lo più coloro non per* altro motivo, che per lo difcernere vegnenti in traccia di loro i Miffionarj non per alcun loro interefle umano, ma folamente per un intenti) defiderio di giovare anche ad etti nello fpi- rituale e nel temporale. Tra i molti cafi fuqce- duti nel lungo tempo,, che dimorò in quelle parti un Canonico Spagnuolo , delle cui Memorie ho profittato io in compilar quefti - racconti , quefto falò, regiftra egli accaduto al P: Bronce- fio Diaz, delle, cui Apoftoliche fatiche , e nu? me-

[p. 186 modifica]merosissime conversioni egli era statò in gran parte testimonio di vista ed ammiratore. Mentre scorreva quel Santo Religioso per alcune vicine Rancherie (così chiamano un'union di capanne) d’Infedeli, fra’ quali regnava la Peste, per guadagnarvi, come di fatto accadeva, a Dio l’anime di quegl’ infelici
una Nazióne, di Barbari più crudeli, confinami a i Cichiti , profittando della calamità di quelli altri Infedeli ,

vennero Ione addotto non per altro motivo , che di sfamarli di carne umana. Quanti ne trovava-, no fani, li (cannavano come.pecore, e fattili fa pezzi, corte è il loro barbarico cofturte , triez- zo cotti fe - li mangiavano , e principalmente i bambini, trinciandoli.fu gli occhi delle povere madri : che quefti «rapo i lor più- fapòriti bocconi, Avevano altresì (labili to di prendere il P. Diaz, e di farne un banchetto, quantunque affai macjlento egli foffe. Ma portate qnefte nuove da un’-hndiano fugitivd alla Riduzione di S. Francefeò Saverio, di cui il P. Diaz era -Milionario, quel Popolo Crilliano, udito' il pericolo, dell’amato loro Pallore , benché molte miglia difiaftte da elfi, mifé iubltp in armi il miglior nerbo delle fue milizie; ed accorfo colà cónta! rifoluzioHe affali quegli affittimi, che buòn numero ne-fece prigioni , falvandbfi H rèfto con una precipitou fòga . Volevano i vincitori in gaftigo della lor barbarie , ‘e a terrore de’ lor compatrioti, impiccare, fi lafciar pendenti da gli alberi que’ prigionieri ; e già fi mettevano all* ordine per efeguir la feotenz* : quando i(P. Diaz tutto vifeere di pietà S’ interpofe a favore di qUe’miferabi'li, ed ottenne, che foflferO donati a lui . fi qual poi ifiraitili nella Sanfa Fede, e trattatili con carezze e tenerezza dà -Padre, li rrman[p. 187 modifica]rimandò liberi, e provveduti di (ufficiente via* fico ai loro, paefe , Recarono «etti cosi prefi e vinti da un tal benefizio, e sì .(lorditi per tanta anmr volezza, che arrivati alle proprie Ran- cherie tanto dittero in commqndaziobe detta Leg* . gè Crifitana, e delia Carità del Predicatore tf efla, thè tutta quella Nazione -contmotta , ed unitali m corpo, venne ha dì a gittarfi a’piedi del P.uDiaz , domandandogli con iftaati preghiere , che predica (Te loro la Legge di Crifto, perchè dal primo all’ultimo erano tutti rifbluti di abbracciarla, e dì vivere' fotto la fra cura «ta numero be'Criftiani . Refiò ammirato il buon Reiigiofo ah vederli davanti unsi qumerofo ftuo- o di gente, poco dipnoi « fongpinaria, ed ora cangiata dalla mano potente di Pio in manfue* te pecorelle . Accodò tutti -colia cpnfueta fra. Carità ed allegria, e li condatte alle Riduzioni, dove funoeo diftribuiti, e ricevuti con incredi- bil fella e. carezze da gli antichi Fedeli; ed etti Si ricevuto che ebbero il Santo fiattefimo’, apre videro dipoi « da veri e. fervorofi Criftiani. ....

Ed efcco i’frutti detta Carità tanto a noi inculcata dal divinò «oftro Legislatóre Gesù Crifto ì’laddove là violenza e lr~ririnnià ufata contrai i poveri Indiani da certuni, che conculcando i bei if&o!aitenti e le leggi de i Monarchi Spagnuoli, e -più quelle ufi Dto, non fervono ad altro, che a sbandare, e. far perdere ancora i convertiti al Criftiandfimo; e a rendere più dita ftcultofa la converfionde gP Infedeli , come si toccato piò vtate con'numo , e. particolarmente «ocadie nella valli dima Provincia del Chiaco, -la quale fi ftende ,tra i Fi telai Salqdo-, Vermiglio, lei Rio-Grande-. Qpando vi penetrarono fa prta [p. 188 modifica]prima volta alcuni Operai della Compagnia di Gesù, parecchi de' quali coronarono le loro Apo-' stoliche fatiche con un glorioso Martirio; e spe- zialmente i PP. Solinas ed Ortiz, dopo immensi patimenti arrivarono a fondarvi alcune Popola- zioni di nuovi Cristiani. Il che osservato da cer- ti Spagnuoli accecati dall'interesse; sotto prete- sto di fuggettare alla Corona (labilmente qne* Popoli coìr ottenerli in Commenda ; comincia* rono ad opprimerli; ed angariarli » Ma che ne avvenne? Efafperati que’novelli Criftiani, fcof- fero l’uno e 1 altro giogo divino ed limano ; con ritirarfi più dentro al paefe a Vivere come (tòma fra i barbari, con avvelenare talmente ì or- Nazionali contro la Legge Criftiana, • i prò- fdforid’efla, che non-fi-è potuto più fugget- .tarli nè. al Vangelo, nè a gfi Spagnuoli » Solamente in quelli ultimi tèmpi è rtforta qualche fperanza di ridurli, di nuovo alla Santa Fede coll’ avet cominciato alcuni Miflionarj Gerititia formar qualche picciola Pppolazion di Neofiti fra foro. Lo fteflò difendine accadde, alquanti anni fono, nella parte vaftiflìma .dell’America , che chiamano Magellanica.; petciocchè penetratovi il Vi "p^krolò Mafcardi , rerVoroliflìmo Milfionario Italiano, della Compagnia di Gesù, e poi Mar* tire gforiofo del. Signore, avea dato buon principio alfa converlion di que’ Popoli, quando, fai* tò in capo ad alcuni Miniftri del Re Cattolico, Ìnùintenti al loro particolari intere Ari, che al èrvizio di Dio, e della'Monarchia, che era meglio conquiftar quel paefe coll’ armi per. farne poi (chiavi gli, abitatori’. Irritati que’Barbari dalle oftilita d’éfli Spagnuoli,. non folamenteabbandonarono la Sabta Religione, ma ancora trucidarono il fcrvoroftflimo Milionario. Nulla fi acqui[p. 189 modifica]acquiftò ivi nel temporale, e vi reftò un’impla- cabil’ odio verfo del Criftianefimo : il che facce- derà Tempre, finché non celli in alcuni poco fe-' deli al Re, è meno a Dìo , 1* ingordigia abbo* minevole di ridurre in ;ifchiavitù gl’ Indiani ,o di opprimerli in altre guife. Il Crocifitto, e non' il cannone, la Carità,,e non la violenza hanno da convertire, e folamtnte poflonoconvertirdad- dovero, cbi non crede peranche in Gesù Crifto •

Convien poi confettare qui, e lo confetta ne* fuoi viaggi anche Francefco Coreal ( non_fo fe nome vero, ficcome non fo di qual Religione ) che i Gefuiti fon fatti appofta per dilatar la Fede Cattolica in que’ paefi : tanta è la lor pazienza, tanta la prudenza, e l’abilità a guadagnare , incivilire, ed ammaeftrar que’ Popoli, tuttoché allevati in tanta barbàrie. Utf efempio folo ne recherò. Si moftrarono inclinati a ricevere il Battefimo alcuni Popoli abitanti alle rive del Monday, Fiume che fi fcarica nel l'aranà ; anzi mandarono etti a pregar di quello Don Fatt- ftino de las Cafas dell Ordine della Mercede , Vefcovo della Città dell’ Attuazione, cioè della Ca- Eitale del Paraguai. Inviò lo zelante Prelatoce- t alcuni buoni Sacerdoti, che fecero fui principio buona caccia ; ma poco tardò la preda a fuggirtene. Spedì polcia colà il Prelato più che mai premuralo di tal conquifta il Decano della fua Chiefa, cioè il più dotto , efempiare , e di- fintereflaro de’fuoi Ecclefiaftici ; e quelli ancora fi trovò delufo per l’incoftanza di quella gente. Ricotte allora il Vefcovo al P. Provinciale de* Gefuiti, pregandolo di fkr’aflumere da’fuoi Re- ligioii quell’ importante ma difficile imprefa : giacché fi conofceva , ch’etti chiamati da Dio per vocazi del loro iftituto a propagar la Fede [p. 190 modifica]de di Gesù Crifto, erano anche favoriti da lai- cori particolare afliftenaa in quefto nobili Aimo affare, come appari Vada tanti Pòpoli coriverti» ti, e ridotti in (oderà Criftiand nel Paraguai ; Furono dunque (celti due MiAìonarj Gefuiti, i quali dà lunga fperienza addottrinati don fi fer-. marono a i più vicini Indiani/ma inoltrati fi ne* bofchi andarono in traccia de’più reirioti; e convertiti non pochi d’eifi li traffero'a formare una Riduzione di .più di due mila perfone, la quale ogni di più »’ andava accrelcendo , e potea fervile di ftrada per guadagnarci rimanente di que’ Barbari; Non è poi ftata minote là benedizione di Dio (opra que’non mai fianchi Operai in molté altre Miftìodi ; addando effi fempre più penetrando nelle Provincie del Chiaco,.e de’.Ci- quiti e de’Cirigùanàs, Popoli , che per la loro ferocia non fi fon mai potuti (labilmente fug- . gettare da gli Sf aglinoli; anzi nè pur s’è giunto imora a (coprire affatto il loro paefe a camion delle afpre montagne ; e foltiffime Selve y che quivi s'incontrano. L’aver fondato i Gefuiti iti quelli ultimi tempi un lor Collegio nellà. Città di Tanca ha agevolato non pòco ai medefimi il guadagnar molte anime a Dio id r quelle vafte contrade con ifperanza di Tempre maggiori progredì della Fede Cri diaria.

Le Miffioni poi 6 Riduzioni sì ben’ ordinate del Paraguai han lèrvirp di modelload altre, che fi fon formale in dirfirCe contrade dell’ America Meridionale , lontane parimente. dal commerzitf de gli Spagnuoli Son fonati i Popoli Abete'/ più volte da me rammentati di (opra ; (otto la Zo-, na torrida nel dodicefimo graJo di Latitudine Meridionale verfo il Fiume Guapai, e confinano con altri immenfi Popoli, barbari tutti anch’effi, de’ ». - quai [p. 191 modifica]quai è tuttavia fconoi'ciuto il nome e paeie , é- che veri umilmente aprirebbono gli occhi al lume del Vangalo , fe la Compagnia di Gesù potette provvedere Operai Apolidi ici a tante di verte parti di quel nuoVo Mondo . Circa 1’ Anna 1675 prefe il P. Ctprìàno Barali Sacerdote della xnedefiioa Compagnia con fori)Ino fervóre ad in? tradurre il Criftianefimo fra i Muchi fuddetti . Che ftenti e fatiche per la difficultà delle Lingue, per la mutazìon de’Climi ec. e quanti pericoli per la crudeltà di que’Barbari, e perl’op- pofizion de’ Sacerdoti Gentili , colli att itti Mif- fionario , accorti pagliato per lo pi ù da uri folo Compagno, o Sacerdote, o Laico; il convertire alla Fede Popoli Selvaggi , qualora hiuri barlume abbiano elfi prima dèlia Religioni Criftiana per ettère lontanittimi dalle già fondate Riduzioni, non fi può fufficiénteiriente irti n ì inare Be-, nediffq Iddio i fudori dell’infaticati Keligioto.' lmperciocché giunfe nello fpazio d’alqtuttti al ni a Formar di pianta in quelle contrade trcnu- merofe Riduzioni, coti imporre.ati elle il nome della Beata Vergine di Loréto , della S.intilìima Trinità , e di San Francefco Saverio . Aperto i bel campo allo zelo d’altri Gefuiticolà poi con- Corféro varj fuoi Compagni, che cori pah fervore dilatarono in quel tratto di paefe il Regno di Dio, di rtlàniera che, prima che terminafse il Secolo profiìmo pafsato , quivi fi fondarono do* dici altre nuove Riduziorii , dittanti l’una dati’, altra venti o Venticinque miglia ne’ (iti più farii ed ubertofi; e già fi contavano quivi circa trénta mila Anime battezzate , Egli è, da credere , chè a quell! ora molto più vi farà crefciuto il humerò de’ Fedeli, ftante la coritinUa applicazione di que’ fervorofi Mitìiftri di Dio per tirar nuove [p. 192 modifica]ve famiglie ad abitar nelle loro Popolazioni eoa dare a cadauna 1’ occorrente porzion di terreno da coltivata, giacché nulla cofta il darlo . Ad unire inlieme quelle difperfe genti tirandole adì abitare in un ben formato Borgo; a far loro mutare affatto riti e maniera di vivere, con intro- dur fra elfi tutto il regolamento delle Riduzioni del Paraguai, cioè la Pietà, la Carità^, la col- tivazion delle terre, e 1’ Arti necefsarie o utili alla vita dell’uomo, e per fondare edornarChie- fe con calce e mattoni fra chi altro dianzi non fapea che ‘formar mifere capanne di quattro legni : non vi volle meuo , che 1’ inefphcabil pazienza e premura del P. Barazi . Andò egli in perfona a condurre fin da Lima un grofso armento di vacche e tori ; che poi moltiplicato ferve- ora di mirabil follievo e comodo a que’ nuovi Criftiani . Cercò ancora , feoprì, ed apri dopo lunghi patimenti una via per 1’ afpre montagne della Cordigliere, per cui fi rifparmianoora molti fiìm e giornate di cammino per andare a Lima» Non contento dì sì belle fondazioni il buonSer- vo di Dio, pafsò dipoi a predicare a vari altri Popoli il Vangelo, finché giunto a i Bauri, Popoli in apparenza docili, ma infatti troppoalie-' ri dal dolce giogo della Religion Griftiana, qui- , vi nel dì 16. di Settembre dell’Anno 1702. ter- minò gloriofemente col Martirio il corfo di ven« tifette anni, tntti impiegati in continue fatiche e viaggi per aumentare il Regno di Gesù Crifto