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Il Sofista e l'Uomo politico/Il Sofista/XXIV

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Il Sofista - XXIV

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Platone - Il Sofista e l'Uomo politico (IV secolo a.C.)
Traduzione dal greco di Giuseppe Fraccaroli (1911)
Il Sofista - XXIV
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XXIV.


For. Davvero, caro mio, siamo in un’indagine Edel tutto difficile. Perocchè questo apparire e sembrare ma non essere, e questo dire bensì qualche cosa, ma non dire il vero, tutto ciò fu sempre pieno di difficoltà e nel tempo passato ed anche ora. In che modo infatti chi afferma potersi dire o pensare che il falso esista davvero, quando afferma propriο[1] questo, non abbia [p. 160 modifica] 237a esser colto in contraddizione, caro Teeteto, è difficile 〈trovare〉.

Teet. E perchè?

For. Perchè questo discorso ha avuto il coraggio di ammettere che ci sia ciò che non è. Il falso infatti in nessun altro modo ci sarebbe potuto risultare esistente[2]. Ma quel grande Parmenide, o figlio, a noi ancora fanciulli dal principio alla fine attestava questo, in prosa dicendolo in ogni occasione o anche in verso:

Poichè che siavi ciò che non è, mai nessuno t’illuda;
Ma tu da questa via di ricerche trattieni il pensiero.

BQuesto da lui dunque è attestato, e il ragionamento stesso sopra ogni cosa lo potrebbe mostrare, per poco che fosse messo alla prova. E consideriamo appunto prima questa questione, se a te non fa difficoltà.

[p. 161 modifica]Teet. Per parte mia disponi come vuoi; e il ragionamento, come meglio avrà a procedere, vedilo tu, e cammina avanti e conduci anche me per la stessa strada.

Note

  1. ὅπως γὰρ εἰπόντα χρὴ ψευδῆ λέγειν ἢ δοξάζειν ὄντως εἶναι, καὶ τοῦτο φθεγξάμενον ἐναντιολογίᾳ μὴ συνέχεσθαι, παντάπασιν, ὦ Θεαίτητε, χαλεπόν. A levare il καί davanti a τοῦτο, come proponeva il Madvig (l. c.), la sintassi pare correr più facile, ma non è nè necessaria nè utile. Il Campbell costruisce: χαλεπὸν (γνῶναι o λέγειν) ὅπως εἰπόντα χρὴ λέγειν ἢ δοξάζειν ὄντως εἶναι, καὶ τοῦτο φθεγξάμενον ἐναντιολογίᾳ μὴ συνέχεσθαι. S’intende che εἰπόντα è soggetto di λέγειν e anticipa φθεγξάμενον, e la perittologia ὅπ. χρὴ εἰπ. λ. si può render col nostro come possa fare a dire…… e, dicendo questo, a non contraddirsi ecc. L’Heindorf e l’Apelt fanno la cosa molto più complicata e pressochè inintelligibile.
  2. Ritenuto che il falso sia ciò che non è, solo ad ammettere che ciò che non è sia, si può affermare che il falso sia.