Il buon cuore - Anno IX, n. 01 - 1º gennaio 1910/Religione
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Religione
LA CIRCONCISIONE
E IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
Come furono compiuti gli otto giorni per circoncidere il bambino gli fu posto il nome Gesù, come dall’Angelo era stato chiamato prima d’essere concepito.
S. LUCA, Cap. 2.
Pensieri
Il vangelo del primo giorno dell’anno ci invita a meditare la circoncisione di Gesù.
Nel fatto esteriore nulla di straordinario, di inusitato: un rito consueto, poche gocce di sangue, qualche vagito di bimbo e poi più nulla, silenzio! Ma nel fatto morale quale profondità, invece!
Nella Genesi si legge che il sangue di Abele, imbevuto dalla terra, gridava a Dio: e che gridava a Dio questo primo sangue sparso da Gesù?
Riflettiamo: è la prima volta che un innocente soffre.
Si può osservare che ogni bambino è innocente: sì, in quanto non nuoce, però in ogni bimbo c’è il germe del male e il dolore serve a reprimere questa tendenza. Ma nel bimbo di Betlem non c’è questa inclinazione al male. È, dunque, la prima volta che la sofferenza non ha la sua naturale destinazione, la prima volta che non è unita al male morale.
E qui notiamo ancora che, se l’innocente soffre, per un compenso il peccatore può restare impunito.... Quel sangue dunque, grida potentemente e chiede che alla giustizia vengan sostituite la carità, il perdono, l’amore..... Chi vorrebbe nel mondo la legge della perfetta giustizia? La vorremmo noi? Oh, no, noi ci sentiamo colpevoli, miseri, indegni, noi abbiam bisogno di pietà, di perdono.... e per tutti è così!
Ma non basta. Gesù fu circonciso in ossequio alla legge di Mosè. Ora, ogni legge positiva che impone l’ingiustizia porta con sè la sua condanna e il sangue di Gesù chiede anche l’abrogazione dell’Ebraismo.
Continuiamo. Gesù, uomo, per la circoncisione diventava ebreo, partecipe delle speranze del ’popolo privilegiato. Gesù uomo è già la compiacenza di Dio, perchè la sua umanità è pura, innocente, santa ed entrando nella comunità ebraica Egli porta con sè le sue benedizioni.
Gesù ci mostra, per la prima volta, Dio come padre e a sperimentarlo tale chiama non i soli israelisti, ma tutta l’umanità. Come conforta il pensare all’universale opera salvatrice di Gesù! E come è bello e grande trovare in ogni angolo remoto, in ogni più lontana contrada adoratori di Gesù, uomini che salutano in Lui il loro redentore, il salvatore loro!
Il giorno della circoncisione di Gesù è dunque il giorno della nostra liberazione, perchè nessun ostacolo è più posto, nessuna limitazione esiste più alla nostra volontà di far bene. Se noi siamo deboli e fiacchi noi possiamo, noi dobbiamo non temere ed essere santamente fidenti, perchè tutto noi possiamo in Colui che ci conforta.