Il buon cuore - Anno IX, n. 17 - 23 aprile 1910/Beneficenza

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Beneficenza

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Il buon cuore - Anno IX, n. 17 - 23 aprile 1910 Educazione ed Istruzione

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UN VENTICINQUESIMO

Solenne, commovente e significante la cerimonia commemorativa che si svolse giovedì mattina nella Basilica di S. Vittore per celebrare il venticinquesimo di fondazione del Pio Istituto pei Figli della Provvidenza, opera importante, ispirata ad alti concetti di previdenza e di bene morale e sociale.

Sulla facciata dell’antica Basilica, leggevasi la seguente epigrafe: — Luce e gaudio — ai — provvidi benefattori — dei fanciulli abbandonati — l’Istituto pei Figli della Provvidenza — nel XXV di sua fondazione — riconoscente commemora.

La vasta basilica era riccamente addobbata a gramaglie e signorilmente affollata.

Invano si guardava qua e là in cerca del fondatore dell’istituzione, il benemerito sac. cav. don Carlo San Martino. Non ancora rimesso da grave malattia, egli aveva assistito allo sfilamento de’ suoi figli di adozione che si recavano a S. Vittore, ma si era rassegnato ad assistere in ispirito alla cerimonia tanto vagheggiata.

Ma anche senza la sua presenza, come tutto e tutti parlavano del fondatore! Di lui parlavano le centinaja di bambini e bambine sorridenti, che in bell’ordine accompagnati e diretti dalle zie e dagli zii d’adozione, col loro contegno, colla loro espressione, erano prove eloquenti dell’educazione ricevuta, e di lui parlavano le voci bianche e dolcissime, che egregiamente istruite nell’arte del canto, formavano armonie tali da suscitare profonda ammirazione.

Due furono i punti culminanti della cerimonia: la musica, eseguita a perfezione, sotto la direzione dei maestri Cono e Chiesa, e il discorso commemorativo di mons. Ermenegildo Pogliani, il quale parlò brevemente con elevatezza di concetto e coll’eloquenza dei fatti.

È una data luttuosa — egli chiese — o è una festa? Non è un lutto, no, è una festa che avvicina gli spiriti buoni dei lontani benefattori ai fanciulli beneficati.

L’oratore fece di poi rapidamente la storia dell’istituzione. Altri ne avevano avuto l’idea germinatrice, ma non erano riusciti a concretarla, quando si vide un sacerdote ispirato, don Carlo San Martino, affrontare animoso l’arduo problema. In lui le volute attitudini, in lui la volontà ferrea, il carattere che alle difficoltà oppose tesori di sante energie.

La creatura senza genitori è un’anormalità; perciò da secoli si era pensato all’orfano; ma ancor non si era pensato al fanciullo abbandonato nel ludibrio delle vie, nei misteri della colpa. È un vorticoso pervertimento che avvolge e trasporta a rovina un numero sconfinato di fanciulli sventurati; è il risultato del vizio, è il silenzio dell’affetto, l’insulto alla virtù e alla vita.

La sintesi del programma dell’istituzione è quella di prevenire il male, di salvare l’uomo nel fanciullo, di fare degli abbandonati una famiglia, di dar loro per tempo la coscienza del dovere e formarne per la società dei sani e sicuri elementi di lavoro e di elevazione morale.

Dopo 25 anni di lavoro, gettiamo uno sguardo retrospettivo e vediamo i grandi frutti della istituzione, giustamente ammirata.

Oggi è dunque la festa della carità illuminata, è giorno d’inni ai benefattori che, nell’atto del congedo estremo, hanno voluto che la loro vita si riproducesse per la salvezza di altre esistenze, col prestigio di quell’altruismo che è redenzione sociale.

L’oratore concluse il suo elevato discorso con un eloquente raffronto tra due grandi edifici che sorgono di fronte nella via Filangeri: l’Istituto pei Figli della Provvidenza, dove si strappano per tempo tante vittime innocenti all’umana nequizia, e il Cellulare, dove penose rivelazioni scoprono un abbominio di mali irreparabili.

A tempo opportuno, altra commemorazione sarà celebrata alla sede dell’Istituto.

A. M. C.

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All’Asilo G. Sacchi

Mercoledì, 20, all’Asilo Infantile di via Chiossetto, che è denominato dal fondatore Papà Sacchi e rammenta un altro esimio benefattore, grande amico e patrono di opere buone, il rimpianto comm. Luigi Sala, si svolse una commovente cerimonia, espressione di riconoscenza alla defunta nobil donna Clara Maggi Anelli, che fu per più di quarant’anni affettuosa e generosa presidente delle visitatrici.

La nobile signora Emma Maggi Perelli, nuora e succeditrice della defunta, faceva gli onori di casa col delegato conte Mario Cicogna e l’ispettore don Achille Farinelli.

Ai posti d’onore sedevano il presidente degli Asili d’infanzia, cav. avv. Marazzani, colla sua signora, il nob. cav. Alessandro Greppi, il proposto Grella, il dottore Brera, la contessa Luigia Cicogna, la contessa Ano tonietta Casati, la marchesa Del Mayno, le nobili signore De Vecchi, Caglio, ecc.

I bambini, con una toccante recitazione, ricordarono la bontà materna della rimpianta benefattrice.

A questo punto si scoperse il di lei ritratto parlante di bontà, e il sac. Farinelli pronunciò un affettuoso discorso commemorativo, che riscosse vive approvazioni seguite da congratulazioni per la di lui recentissima nomina all’alto ufficio di Prefetto del Santuario di S. Celso.

Seguirono altre recitazioni di bambini, che divertirono con canti graziosi ed esercitazioni svariate.

Un bell’album venne presentato alla nobile signora presidente Emma Maggi, e cinque bellissimi mazzi di fiori freschi vennero presentati alle nuove visitatrici, le signore Maria Conti Bisleri, Carolina Saldarini Ramazzotti, Graziella Todeschini Drompt, Anna Pizzagalli Maggi e Maria Baggiolini Ramella.

Fiori a profusione furono in fine distribuiti a tutti gl’intervenuti, i quali espressero viva soddisfazione anche al personale insegnante, specialmente al maestro di canto sig. Chiesa.

Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi


OBLAZIONI.

Somma retro L. 104 782 20

Giovanni Strambio di Castillia, a nome e in rappresentanza di tutta la famiglia, per un letto che porti la scritta del compianto genitore notaio Vincenzo Strambio, offre |||
   » 500 ―
Incognita |||
   » 20 ―

SOCI AZIONISTI.

Quarta rata.

Signora Lina Simonetta Marietti |||
   » 5 ―

Quinta rata.

Donna Matilde Sormani Pertusati (azioni due) |||
   » 10 ―
Signora Gigina Carganico Battaglia (azioni due) |||
   » 10 ―
Donna Catulla Vigoni |||
   » 5 ―
Donna Teresa Mannati |||
   » 5 ―
Signora Grandi |||
   » 5 ―
Contessa Gritti Morlacchi |||
   » 5 ―
Signora Comelli Majno |||
   » 10 ―
» Vogel |||
   » 5 ―
Avv. Gio. Batta Pagani |||
   » 5 ―
Signora Mima Comelli |||
   » 5 ―
Nob. Alfredo Leonino |||
   » 5 ―
Signora Ulrich |||
   » 5 ―
» Pazzini |||
   » 5 ―
» Ricordi |||
   » 5 ―
» Esengrini |||
   » 5 ―


Totale L. 10 5397 20


CASA DI RIPOSO PEI CIECHI VECCHI

OBLAZIONI.

Somma retro L. 6860 —

Famiglia Ferranti-Pasta per un fiore in memoria di
un amico prediletto
 
|||
   » 30 ―


Totale L. 6890 —

CASA FAMIGLIA PER IMPIEGATE


Somma retro L. 5782 —

Prof. Francesco Bottino |||
   » 3 ―
Signorina Ida Luraschi |||
   » 5 ―
N. N. |||
   » 15 ―


Totale L. 58o5 —

Ditta De-Magistris, stampa di 1000 Statuti gratis

(Continua).

Le offerte si ricevono ai seguenti ricapiti: Marchesa Anna Visconti Casati (via Borgonuovo, 5) — A. M. Cornelio (via Gesù, 8)