Il buon cuore - Anno IX, n. 33 - 13 agosto 1910/Religione

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Beneficenza Educazione ed Istruzione

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Vangelo della domenica tredicesima dopo Pentecoste


Testo del Vangelo.

Di quei giorni essendo grande la folla intorno a Gesù nè avendo da mangiare, chiamati a sè i discepoli disse loro: Mi fa pietà questa gente: chè da tre giorni si trattiene con me e non hanno da mangiare. E se li rimando a casa loro, verranno meno per via: che alcuni di loro sono venuti da lontano. E i suoi discepoli gli risposero: E chi mai potrebbe qui nella solitudine satollarli di pane? Ed egli disse loro: Quanti pani avete? Essi dissero: Sette e pochi pesciolini. Allora egli ordinò alla moltitudine di assidersi per terra: e prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e diede ai suoi discepoli, perchè li ponessero davanti alle turbe come li posero. E mangiarono e si satollarono; e levarono degli avanzi dei frutti sette sporte piene. Or quelli che avevano mangiato erano circa quattro mila persone senza le donne e i fanciulli.

S. MATTEO, cap. 8.


Pensieri.

.....La folla essendo di nuovo grande.....

Una folla seguiva, attorniava Gesù. Come ciò consola il cuor nostro! E lo consola, perchè questa folla dice quanto di spirituale c’è nell’anima umana.

L’uomo è assorbito dalle cose terrene, affascinato dalle cose esteriori, all’eterno pensa poco o niente..... la religiosità pare cosa morta per lui..... i credenti, la breve cerchia delle persone pie che lo trovan restio ai loro inviti, lo giudicano male, lo compiangon perduto.....

Forse, così, avveniva anche ai tempi di Gesù.....

Ma appare Gesù e una folla non sospettata, non preveduta sorge ad udirlo.

Gesù non parlava la fredda parola della legge, non s’arrestava alla meticolosa osservanza di essa, Gesù spaziava ben alto, ben sopra a tutto ciò..... Gesù conosceva le riposte energie spirituali di ogni uomo e a quelle si rivolgeva, quelle chiamava a raccolta e la folla lo segue.

Impariamo anche noi, se vogliamo attrarre a noi per il bene i fratelli, a rivolger la nostra attenzione a ciò che in noi è fondamentale, essenziale, a ciò che risponde alle profonde esigenze del cuore umano..... se noi sappiamo toccar questa corda, stimolare, accrescere la vita interiore in un’anima abbiamo guadagnato la nostra vittoria santa!

Oh, prima di dire, che l’uomo moderno (noi diciamo l’uomo moderno, ma è la lamentela che s’ode di generazione in generazione) è restio alla fede, contrario alla religione, pensiamo come noi gli presentiamo e l’una e l’altra cosa, in qual modo erigiamo la sua adesione..... Se Gesù, se un santo ripetesse al cuore di questi nostri fratelli le parole di vita, siam certi noi che le ricuserebbero..... o si vedrebbe, invece, il dolce spettacolo di peccatori, di irreligiosi, di scredenti, secondo le nostre espressioni, alzarsi e porsi dietro all’apostolo di Dio?

La folla segue Gesù, assetata di Dio..... e Gesù, a questa turba sola desiosa di cielo, pensa ad apprestare anche il sostentamento del corpo..... essi lo dimenticavano, ma se ne preoccupa e ci pensa Gesù.

Vogliam trovar strana questa cura di Gesù per i bisogni terreni dei suoi ascoltatori?

Trovar strano che lo spirituale per eccellenza si preoccupi del cibo per la moltitudine che lo attornia? [p. 259 modifica] Mostreremmo, con questa nostra sorpresa, di conoscere ben poco gli uomini spirituali, divini. Appunto perchè essi non vivono che dell’infinito, del soprassensibile son così pronti e generosi nel dare le cose di quaggiù!

Nessuno uguaglia in generosità, in larghezza queste persone! I ricchi ricuseranno un’elemosina, troveranno che anche la carità deve esser limitata; gli apostoli, i santi non sanno queste limitazioni, danno senza pensare, senza far calcoli, gioiosi di dare..... e quando non hanno più nulla, dànno tanta tenerezza, tanta sollecitudine, tanto fine, delicato sentimento che supera ancora il dono materiale.

Che esempio ci dànno i santi, di generosità, nella loro povertà; di larghezza, nella loro austerità; di gentile bontà nella rigidezza con sè.

Che benedizione per noi che Gesù susciti tali suoi seguaci!

Alla compassione di Gesù per le turbe affamate i suoi discepoli rispondono: E chi potrà qui nella solitudine sfamarli con pane?

Pare vogliano prevedere e impedire che Gesù pensi a disporre delle loro provvigioni.

Non giudichiamo severamente i discepoli: noi, nel caso loro, che facciamo?

Ma Gesù non mostra d’intendere il sentimento dei discepoli e li invita a portare quello che hanno..... e tutta la turba si satollò e, dopo saziata, la licenziò.

Quando si tratta di far del bene, non ritraiamoci, adducendo che possediam poco, che abbiamo poche risorse..... portiamo a cuor largo quello che abbiamo e Dio moltiplicherà con la sua grazia le nostre povere cose, completerà con il suo aiuto i nostri deboli sforzi.

Un po’ più d’amore per il prossimo e un po’ più di fiducia nella provvidenza noi abbiamo di bisogno: quando sarem ricchi di carità e di fede Dio rinnoverà i dolci miracoli della sua misericordia divina anche con noi!

Pensieri del Card. Newman sull’Assunzione


Non appena abbiamo colpito colla fede la gran verità che Maria SS. è la Madre di Dio, altre verità meravigliose procedono da questa; ad esempio, che Essa fu sottratta all’ordinaria condizione dei mortali non solo di morire, ma di risolversi in terra, cenere e polvere. Essa dovè morire, e morì, come morì il suo Figlio perchè era uomo. Ma ragioni varie, dateci dagli scrittori sacri provano che il suo corpo, quantunque separato per qualche tempo dall’anima e affidato alla tomba, non vi restò per sempre, ma fu prontamente riunito a quest’anima benedetta e risuscitato da nostro Signore per una vita novella di gloria celeste ed eterna.

La ragione più toccante che persuade tal conclusione è: che altri servi di Dio furono tolti dalla tomba dalla potenza divina, e che non è supponibile che nostro Signore abbia concesso un simile privilegio a taluni suoi eletti, negandolo poi alla propria Madre.

S. Matteo racconta come dopo la morte di nostro Signore là sulla Croce «i monumenti si aprirono, e molti corpi dei Santi che si erano addormentati del sonno di morte, risuscitarono; e usciti dai monumenti dopo la risurrezione di Lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti (XXVII, 52 53)». S. Matteo parla di «corpi di Santi» cioè, di santi Profeti, Sacerdoti e Re dell’antica legge, che risuscitarono, anticipando la risurrezione finale.

Possiamo noi supporre che Abramo, Davide, Isaia, Ezechia abbiano potuto venire favoriti in tal modo, e non anche la Madre di Dio? Non aveva Essa un diritto speciale sull’amore del suo divin Figlio per possedere nel mondo tutto ciò che una creatura poteva? Non era Ella più prossima e legata a Lui, di quanto lo fossero i Santi che la precedettero? E poteva essere conveniente che la legge del sepolcro ammettesse una eccezione a riguardo dei Santi e non riguardo a Maria? È per ciò che noi diciamo con fiducia come nostro Signore avendola in virtù della sua Passione preservata dal peccato e dalle conseguenze del peccato, non perdette tempo per ispandere sul suo corpo come sull’anima sua, la pienezza dei meriti di questa Passione.

Un’altra considerazione che condusse all’Assunzione di Maria al Cielo dopo morte — senza di cui avrebbe dovuto aspettare la risurrezione generale dell’ultimo giorno — ci è fornita dalla dottrina della sua Immacolata Concezione. Per la sua Immacolata Concezione bisogna intendere non solo che Maria SS. non commise mai peccato d’alcuna sorte, neppur veniale, nè in pensiero, parole o azione; ma, più ancora, che il peccato di Adamo, o ciò che è chiamato il peccato originale, non fu mai suo peccato, come è il peccato che si attacca in tutti i discendenti di Adamo.

Per la sua Assunzione bisogna intendere, che, non solo la sua anima, ma anche il corpo fu, dopo morte, portato al Cielo; cosicchè nel caso suo non vi ebbe un lungo periodo di sonno nel sepolcro come è il caso di tutti gli uomini, i grandi Santi non esclusi, i cui corpi aspettano la risurrezione dell’ultimo giorno.

Una ragione molto convincente per credere all’Assunzione di Maria SS., è che il suo divin Figlio l’amava troppo per soffrire che il suo corpo restasse nel sepolcro. Una seconda ragione è che Maria non era cara a nostro Signore soltanto come una madre è cara ad un figlio, ma anche perchè Ella era santa d’una santità transcendente ed era piena e traboccante di grazia. Adamo ed Eva erano stati creati giusti e innocenti, e avevano ricevuto da Dio grazie in misura abbondante; per cui, se non avessero peccato, i loro corpi non avrebbero dovuto tornare alla terra; ma peccato che ebbero, per questo fu detto loro: Siete polvere ed in polvere ritornerete. Se adunque Eva, la bellissima figlia di Dio, non dovea, restando innocente, risolversi in cenere e polvere, non diremo noi che Maria, non avendo peccato mai, dovette conservare il privilegio che Eva aveva perduto? Che aveva fatto Maria perchè, questo privilegio primitivamente accordato ai nostri progenitori a Lei fosse tolto?

La di Lei bellezza doveva dunque mutarsi in corruzione e il suo oro purissimo impallidire senza ragione? È impossibile.

Ecco perchè noi crediamo che, per quanto Ella sia passata attraverso la morte come Nostro Signore istesso, [p. 260 modifica] come Lui, e per la sua onnipotenza Maria fu tolta al sepolcro.

Inoltre, Maria è il più bel fiore che mai abbia figurato nel mondo spirituale, è la regina di tutti i fiori, perciò chiamata Rosa. Ma di più, Ella è la Rosa mistica, ossia nascosta. In qual modo essa è più nascosta a noi di quello che siano gli altri Santi? Che cosa si deve intendere per questa appellazione che noi Le applichiamo in modo affatto speciale? La risposta a questa domanda ci conduce ad una terza ragione di credere alla riunione del suo corpo sacrato alla sua benedetta anima e alla sua Assunzione al Cielo poco dopo la sua morte, anzicchè a credere al soggiorno del suo corpo nella tomba fino al dì della risurrezione.

La ragione è: se il suo corpo non è stato portato al Cielo, dove è adunque? Come mai ci è nascosto? Perchè non sentiamo dire che il suo sepolcro trovasi quà o là? Perchè non si fanno pellegrinaggi? Perchè non si mostrano reliquie di Maria, come di tutti i Santi in generale? Non è egli un istinto naturale quello che ci fa rispettare i luoghi dove sono sepolti i nostri morti? I sepolcri di morti venerati sono sempre stati in onore: S. Pietro parla del sepolcro di Davide come noto fino ai suoi tempi, benchè Davide fosse morto da secoli. Quando il corpo di Nostro Signore fu staccato dalla Croce, fu portato in un sepolcro nuovo.

Tale pure fu l’onore reso a S. Giovanni Battista, poichè S. Marco parla del suo sepolcro come generalmente conosciuto. I Cristiani dei primi tempi venivano da regioni lontane a Gerusalemme per vedere i Luoghi Santi.

E quando il tempo delle persecuzioni passò, essi diedero segni di rispetto anche più marcato alle reliquie dei Santi, come a quelle di S. Stefano, S. Marco, S. Barnaba, S. Pietro, S. Paolo, e d’altri Apostoli e Martiri. Questi corpi santi furono trasportati nelle grandi città e se ne mandarono particelle o reliquie in diversi luoghi.

È così che dal principio fino ad oggi la tenerezza e la venerazione verso i corpi dei Santi furono sempre una grande caratteristica della Chiesa. In verità, se vi ha un corpo di cui, più che d’altri, si dovea avere preziosa cura, è bene quello di Maria SS. Perchè adunque non sentiamo dire nulla del Corpo della Beata Vergine e delle sue reliquie separate? Perchè Ella resta così la Rosa nascosta? È egli conveniente che coloro i quali erano compresi di tanto rispetto e di cure pei corpi dei Santi e dei Martiri avessero trascurato Lei che era la Regina dei Martiri e dei Santi, che era la Madre stessa di Nostro Signore? È impossibile.

Perchè dunque Ella è così la Rosa nascosta?

È evidente che ciò deriva dall’essere il suo corpo lassù in Cielo e che venne tolto alla terra.

V. Newman,

Meditations and Devotions.

Traduzione di L. Meregalli.



Ricordatevi di comperare il 18.mo fascicolo dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI che uscì in questa settimana.