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Autori vari, Rimatori siculo-toscani del Dugento , a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci, Bari, Laterza, 1915. Fonte: Internet Archive

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<dc:title></dc:title> <dc:publisher>Laterza, Bari</dc:publisher> <dc:date>1915</dc:date>

Pagine dell'edizione

- - - - copertina - occhiello - frontespizio - 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318

Note

Nota: Eseguito spostamento da ##1## che presenta pagine molto sbiadite.

Sommario

Rimatori siculo-toscani del Dugento	frontespizio

I - Rimatori pistoiesi	1

I. Meo Abbracciavacca	3

Canzoni	3

I. Amore non è cagione di pene ma di gioia	3

II. Nella donna, più che la beltà, è da stimarsi la saggezza	5

III. Fra i tormenti d'Amore si rallegra, pensando alla virtù della sua donna	7

Sonetti	10

I. A fra Guittone	10

II. Al medesimo	11

III. Al medesimo	11

IV. Al medesimo	12

V. A Bindo d'Alessio Donati	13

VI. A Dotto Reali	15

VII. Al medesimo	15

VIII. A Monte d'Andrea	17

IX. Amore gli renda più pietosa la sua donna	17

II. Si. Gui. da Pistoia	19

I. A Geri Giannini da Pisa	19

II. Prega Dio che lo liberi dal dolore che l'affanna	20

III. Lemmo Orlandi	21

Canzone I	21

Canzone II	23

Canzone III	25

IV. Paolo Lanfranchi	27

I. Esorta il re d'Aragona a prepararsi a difendersi dal re di Francia	27

II. Ricorda a un uomo, superbo della sua ricchezza, l'instabilità della fortuna	28

III. Risveglio doloroso	28

IV. Amore gli dona in sogno un fiore della sua donna	29

V. Amore manifesti alla sua donna le sue pene	29

VI. Amara delusione	30

VII. Lamenta l'avversa fortuna, che gli fa fare sempre il contrario di quel che vorrebbe	30

VIII. Vicende di fortuna	31

V. Meo di Bugno	33

Coscienza netta non cura farneticar di gente	33

Nota	35

Glossario	43

II - Rimatori lucchesi	47

I. Bonagiunta Orbicciani	49

Canzoni	49

I. E' colpito dalla sventura	49

II. Rinasce all'amore, perché la donna sua lo esorta a sperare	51

III. Sulla natura dell'onore e del piacere	52

IV. Si consola per aver ottenuto ciò che desiderava	55

V. Lodi della sua donna	56

VI. Ama la sua donna, della quale loda le virtù	57

VII. Dopo aver parlato della lotta, che combatte per la sua donna, disserta sul ben fare e sulla follia	59

VIII. Lodi dell'amore: prega madonna che lo voglia amare	60

IX. Si rallegra pensando alla gioia che spera d'avere	61

X. Non ha l'amore della sua donna e vorrebbe dimenticarla	63

XI. Credeva di non essere amato; ma ha avuto torto	65

Discordi	67

I. Invita pulzelle e maritate a darsi alla gioia e all'amore	67

II. Si lamenta della durezza della donna sua	69

Ballate	72

I. Non si vantino le proprie virtù	72

II. Varie e tante son le bellezze della donna sua	73

III. Se il poeta è rimeritato del suo affetto, sarà il più felice tra gli amanti	75

IV. L'innamorata arde d'amore e prega l'amante	76

V. Calda e viva esortazione dell'onore	77

Sonetti	79

I. Al Guinizelli	79

II. L'uomo deve resistere fortemente ai colpi di fortuna	80

III. Sebbene ferito, tacerà, perché così spera di vincere la durezza della donna sua	80

IV. Chi ha la fortuna favorevole non si rallegri troppo	81

V. Non basta cominciare bene: perseverare bisogna	81

VI. E' come il fanciullo, che torna al fuoco ove s'è bruciato	82

VII. Giuoca intorno alla parola 'fiore'	82

VIII. Più la ama e più ella non cede	83

IX. Senza sapere, i signori possono perdere la signoria	83

X. Ella ha in sé ogni cosa piacente, ogni valore, ogni conoscenza	84

XI. Molti amano non ricompensati, e il poeta è fra questi	84

XII. Si sente lieto, ché, per ben servire, otterrà l'amore di lei	85

Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta I	85

Sonetto di anonimo e risposta di Bonagiunta II	86

XV. Si rifletta prima di operare e di dire	87

XVI. Vuol salire in alto sulla sedia del comando	88

XVII. Loda le bellezze di lei	88

XVIII. Per quanto abbia pregato la Madonna, non ha potuto levar gli spiriti malvagi da alcuni sonetti	89

Sonetto di dubbia autenticità	90

II. Tenzoni	91

I. Tenzone fra Gonnella Antelminelli, Bonagiunta e Bonodico	91

II. Tenzone fra Bartolomeo e Bonodico	93

III. Gonnella degli Antelminelli	97

Stanza. Come deve contenersi il franco amatore?	97

IV. Fredi	99

Canzone. E' caduto dall'altezza primiera, ma spera di risollevarsi	99

V. Dotto Reali	101

Canzone. Privazioni e disagi, che sostiene per causa d'amore	101

Sonetti	104

I. A Meo Abbracciavacca	104

II. Allo stesso	105

Nota	107

Glossario	121

III - Rimatori pisani	133

I. Gallo o Galletto	135

I. Ha ricevuto da madonna una rosa e molto spera per questo lunsinghiero principio	135

II. Canzone equivoca	137

II. Leonardo del Guallacca	139

A Gallo	139

III. Panuccio del Bagno	143

I. E' contento di servire madonna	143

II. E' contento di soffrire gravi pene per lei	145

III. Si lagna d'aver perduto la gioia che prima aveva avuto, amando madonna	148

IV. Si lagna delle pene in cui si trova per servire madonna	150

V. Ancora mostra il suo dolore per la crudeltà di lei	152

VI. Si lamenta ancora di dover tanto soffrire per essere servo d'amore	155

VII. Si lamenta delle prepotenze e ingiustizie…	158

VIII. Vorrebbe trovar rimedio contro le pene d'amore, ma non sa come	161

IX. Dice d'esser tutto preso dall'amore di lei e di non avere altro pensiero	164

X. Rintronico	167

XI. Non potendo più reggere alle amare pene che lo affliggono…	169

XII. Anche qui parla chiuso, per dare sfogo al dolore che lo affanna	171

XIII. L'anima viene pura dall'alto; ma si guasta poi e si travia…	173

XIV. Instabilità della fortuna	174

XV. Conforta un amico d'un grave dolore che lo affanna	175

XVI. Dice ad un amico come già da tre anni sia servo d'amore, e gli domanda consiglio	175

XVII. Esorta altri a mostrare, ch'è tempo, il proprio valore	176

XVIII. Discopre le sue pene per essere in signoria d'amore	177

XIX. Si lamenta di vedere abbandonata la giustizia e trionfare la slealtà	178

XX. Ogni sua volontà, ogni diletto è in piacere di lei	179

XXI. Amore ha preso tutta la sua anima ed è porto d'ogni sua virtù	179

XXII. Ha la graziosa immagine di madonna fissa sempre in cuore	180

IV. Betto Mettefuoco	181

Si mostra lieto di essere in servitù d'Amore per una dona avvenente	181

V. Ciolo della Barba	185

Chiede a madonna, poiché è in tutto servo di lei, che si mova a pietà del suo amore	185

VI. Pucciandone Martelli	187

I. Si lagna delle pene che gli dà Amore..	187

II. Della gioia che prova a guardar lei	190

III. Si lagna che madonna lo faccia tanto soffrire	191

IV. Si lamenta che Amore lo abbia ingannato	192

V. In madonna è ogni bellezza e gentilezza	194

VII. Bacciarone di messer Bacone	195

I. Stolti coloro che lodano Amore, fonte di tanti mali	195

II. Si lagna di Amore, che con tante pene lo tormenta	199

III. Esprime il dolore che sente a veder governata Pisa da tali che non curano il bene	202

VIII. Geri Giannini	205

I. A Natuccio Cinquino	205

II. Risposta di Natuccio Cinquino	206

III. A Si. Gui. da Pistoia	206

IX. Natuccio Cinquino	209

Tenzone fra Natuccio e Bacciarone I	209

Tenzone fra Natuccio e Bacciarone II	210

X. Lotto di ser Dato	213

I. Loda la bellezza e la virtù della sua donna	213

II. Si lamenta della sua infelice vita	215

XI. Nocco di Cenni di Frediano	219

Si lagna che madonna gli abbia prima fatto serare d'aver gioia del suo amore, e poi lo abbia ingannato	219

XII. Geronomo Terramagnino	223

I. Dice ad un poeta che è bene riflettere lungamente prima di parlare	223

II. Doctrina de cort	224

Nota	251

Glossario	275

Indice dei capoversi	287

Indice	291