Introduzione per l'apertura del Teatro Comico di S. Luca la sera de' 7 Ottobre 1753/Nota storica

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Introduzione per l'apertura del Teatro Comico di S. Luca la sera de' 7 Ottobre 1753
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NOTA STORICA

D’una sua Accademia, introduzione alle recite del 1735 a Venezia, scrive il Goldoni: «Avvezzo il Popolo a veder sempre sortire la prima Donna a recitare quel Complimento, che sapevano tutti a memoria, riuscì una sorpresa piacevole il vedere tutta la Compagnia in semicircolo, e sentir cose nuove, e in varj metri, e con varie invenzioni sentir gli elogj della Città, del Governo, e degli ordini varj delle persone» (Vol. I, p. 16 di quest’Ediz.; vedi anche il frontespizio tra p. 110 e p. 111).

Assai anni dopo il Goldoni, memore di tal piacevole sorpresa, compose altre quattro introduzioni a più personaggi: tre in prosa (nei vol. I, III. V dell’ediz. Pitteri), la quarta in versi [Il Monte Parnaso], in edizione speciale (poi nel tomo XXXI dello Zatta). Le tre prime, miste di lingua e dialetto, son piccole garbate commediole, sceneggiate così da svegliare nell’udienza qualche interesse nuovo per i complimenti convenzionali e le presentazioni d’uso.

Più felice delle altre ci sembra questa prima per il personaggio di Sior Zamaria della Bragola che pur dal piccolo mondo ove si muove, giunge a schierarsi, e bene in vista, tra le figurine dei curiosi goldoniani, più argutamente osservate. Notiamo di passata che nell’introduzione alle recite del 1755 Zamaria ritorna, ma si ripete il nome soltanto, non il carattere.

Non del tutto nuova l’idea di porre in scena «uno di quelli che scroccano la porta, danno incomodo sulla scena e poi dicono male della commedia». Come al Teatro comico, ampia e bella introduzione a tutta l’opera di riforma, lo spunto era venuto dal Molière (Luder, C. G. in seinem Verhältnis zu M. Berlin, 1883, p. 12; Maddalena, Scene e figure Molieresche imitate dal G., Riv. teatr. it., 1905, pp. 63, 64; Toldo, L’oeuvre de M. et sa fortune en Italie, Torino, 1910, p. 381), anche per queste minuscole figliuole della commedia-programma, Poquelin fa un piccolo prestito a Goldoni. È dal suo Impromptu de Versailles ch’egli toglie prima che altro il curioso tipo del Brogliano (Maddalena, art. cit., pp. 60-64). Nel lavoro molieresco però il La Thorillière - in una breve scena di rapide battute - è un personaggio appena abbozzato. Il Nostro distende, allarga, e del gentiluomo francese fa, con ottimo accorgimento, un borghesuccio veneziano genuino. Una chiacchierina stupenda nel dialetto di casa sua anima la deliziosa figura e mostra anche una volta qual mirabile artefice della forma sia stato il Goldoni.

E. M.


L’Introduzione Comica, o sia apertura di Teatro per l'anno 1753 fu stampata in testa al t. I del Nuovo Teatro Comico dell’avv. C. G. (Venezia, Franc. Pitteri), l’anno 1757. - Le note a piè di pagina segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo, quelle con cifra al compilatore della presente edizione.