Isaia (Diodati 1821)/capitolo 57

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57
 IL giusto muore, e non vi è alcuno che vi ponga mente; e gli uomini da bene son raccolti, senza che alcuno consideri che il giusto è raccolto d’innanzi al male.

2 Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti.

3 Ma voi, figliuoli dell’incantatrice, [p. 596 modifica]progenieadultera, che non fai altro che fornicare, accostatevi qua.

4 Sopra cui vi sollazzate voi? sopra cui allargate la bocca, ed allungate la lingua? non siete voi figliuoli di misfatto, progenie di falsità?

Voi, che vi riscaldate dietro alle querce, sott’ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli1 nelle valli, sotto alle caverne delle rocce.

6 La tua parte è nelle pietre pulite de’ torrenti; quelle, quelle son la tua sorte; a quelle eziandío hai sparse offerte da spandere, e presentate oblazioni; con tutte queste cose potrei io esser rappacificato?

7 Tu hai posto il tuo letto sopra i monti alti ed elevati; e sei eziandío salita là, per sacrificar sacrificii.

8 Ed hai messa la tua ricordanza dietro all’uscio, e dietro allo stipite; conciossiachè tu ti sii scoperta, sviandoti da me; e sii salita, ed abbi allargato il tuo letto, ed abbi fatto patto con alcuni di coloro; tu hai amata la lor giacitura, tu hai spiato il luogo.

9 Ed hai portati al Re presenti d’olii odoriferi, con gran quantità delle tue composizioni aromatiche; ed hai mandati i tuoi ambasciatori fino in paese lontano, e ti sei abbassata fino all’inferno.

10 Tu ti sei affaticata nella lunghezza del tuo cammino; tu non hai detto: La cosa è disperata; tu hai ritrovata la vita della tua mano, perciò tu non ti sei stancata.

11 E di cui hai tu avuta paura? chi hai tu temuto? conciossiachè tu abbi mentito, e non ti sii ricordata di me, e non te ne sii curata? non mi sono io taciuto, anzi già da lungo tempo? e pur tu non mi hai temuto.

12 Io dichiarerò la tua giustizia, e le tue opere, che non ti gioveranno nulla.

13 Quando tu griderai, liberinti quelli che tu aduni; ma il vento li porterà via tutti quanti, un soffio li torrà via; ma chi spera in me possederà la terra, ed erederà il monte della mia santità.

14 Ed ei si dirà: Rilevate, rilevate le strade, acconciatele; togliete via gl’intoppi dal cammino del mio popolo.

15 Perciocchè, così ha detto l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui Nome è il Santo: Io abito in luogo alto, e santo, e col contrito, ed umile di spirito2; per vivificar lo spirito degli umili, e per vivificare il cuor de’ contriti.

16 Conciossiachè io non contenda in perpetuo, e non mi adiri in eterno3; perciocchè altrimenti ogni spirito, e le anime che io ho fatte, verrebber meno per la mia presenza. 17 Io sono stato adirato per l’iniquità della sua cupidigia, e l’ho percosso; io mi son nascosto, e sono stato indegnato; ma pur quel ribello è andato per la via del suo cuore.

18 Io ho vedute le sue vie, e pur lo guarirò, e lo ricondurrò, e restituirò consolazioni a lui, ed a quelli d’infra lui che fanno cordoglio.

19 Io creo ciò ch’è proferito con le labbra4; pace, pace al lontano5, ed al vicino, dice il Signore; ed io lo guarirò.

20 Ma gli empi sono come il mare sospinto, il quale non può quietare, e le cui acque cacciano fuori pantano e fango.

21 Non vi è niuna pace per gli empi; ha detto l’Iddio mio.