Ite, pensier miei vaghi, ai dolci rami
ove Amor inviscò la vostra amica
anima, che piangendo or s’affatica, 4né par c’altro che voi sospiri e brami. Non v’apressate, ancor ch’ella vi chiami;
andate tanto, sol che ve ridica
dove lasciò la libertà mia antica, 8e con qual esca è presa e con qual’ami. Ritornate a me poi leggieri a vuolo,
o, se Amor vi ritien, fate ch’io ’l senta: 11voi vedete, al partir, com’io son solo! E se l’alma in martìr vive contenta,
ridite a lei che me qui strugge il duolo, 14e non so se de ciò m’allegri o penta.