L'arte dei bambini/XX
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XX.
Per ciò che riguarda al mio studio debbo fare nullameno un'altra ed ultima osservazione.
Gli esempi hanno provato che il bambino dapprima non riproduce artisticamente un oggetto, ma lo descrive a seconda che la memoria più o meno compiutamente gli suggerisce, mentre disegna, le parti dell'oggetto stesso.
L'arte come arte è a loro sconosciuta; quindi disegnano meno male e s'accostano di più all'integrità vera delle cose, quelli che hanno più memoria.
Ma quando la riproduzione non è più il prodotto della sola memoria, come nei bimbi, ma è il risultato di forze indipendenti da essa, quali il gusto estetico, la perfezione e la finezza del senso ottico, la leggerezza della mano e in genere l'esercizio tecnico, i migliori artisti non sono sempre quelli che hanno più memoria.
Ho infatti constatato sopra i bambini di molte scuole, che quelli che hanno fatto i migliori disegni, salvo una o due eccezioni, sono i migliori fra gli scolari; sono quelli che, più esattamente guardando e ricordando, sono in caso di completare meglio un inventario di cose da loro imparato come hanno imparata la lezione.
Più tardi al contrario si rivelerà artefice forte e originale colui che nella scuola faceva la più magra figura!
NOTE
(1) «Information respecting the history, condition and prospects of the indian tribes of the United States... by Henry R. Schoolcraft — Philadelphia Lippincott Grambo & C. 1854» Vedi le tav. 31, 32 33, 34 e 35.
(2) «Prehistoric Europe a Geological Sketch by Iames Geikie — London, Stanford, 1881.»
(3) «Pre-Historic Times as illustrated by Ancient Remains ad the manners ad customs of Modern Savages, by sir Iohn Lubbock — Villiams and Norgate 1869.»
(4) «International Congress of Prehistoric Archaeology: Transactions of thet hind Session (1868) — London; Longmans, Green and Co. 1869 — V. a p. 206 e 256.
(5) «Hommes fossiles et hommes sauvages. Études d'anthropologie par A. de Quatrefages — Paris Baillière 1884 — pag. 342, 454.
(6) «La Vega, Viaggio di scoperta del passaggio Nord-Est tra l'Asia e l'Europa narrato dal barone A. E. Nordenskjold. Milano, Treves, 1882. Vol. II; p. 101, 105, 117.
(7) «The Natural Hystory of Man... by the Rev. I. G. Wood. London, George Rontledge 1884. Vedi a p. 500, 615 ecc.
(8) «Le porte del Paradiso di G. B. Toschi — Nuova antologia. Vol. XV (1879) p. 458.
(9) «L’evoluzione storica del senso cromatico pel dottor G. B. Bono — Gazzetta delle cliniche (Torino, 1884) Vol. XX. V. a p. 19.
(10) Scrivendo queste parole ricordava Furio, forse la più bella cosa di Edmondo De Amicis.
(11) «L’Education dès le berceau. Essai de pédagogie experimentale par Bernard Perez. Paris, libr. Germen Bailliere et C. 1880 — III, 77.
(12) «Fisonomia e mimica di Paolo Mantegazza. Milano, Dumolard, 1881. — Cap. IX, 115.
(13) «L’origine dell’uomo e la scelta in rapporto col sesso di Carlo Darwin. Torino, Unione tip. 1871 — Cap. II, 51.
(14) Perez, Op. cit. 122.
(15) «Sessanta Novelle Popolari Montalesi (circondario di Pistoia) raccolte da Gerardo Nerucci. Firenze, Le Monnier 1880.
Le incisioni di questo opuscolo furono dall’egregio giovine Giulio Garagnani eseguite scrupolosamente sugli autografi dei bambini da me posseduti.
Finito di stampare
il dì 10 Ottobre MDCCCLXXXVI
nella tipografia di Nicola Zanichelli
in Bologna
- Testi in cui è citato Henry Rowe Schoolcraft
- Testi in cui è citato James Geikie
- Testi in cui è citato John Lubbock
- Testi in cui è citato Jean Louis Armand de Quatrefages de Bréau
- Testi in cui è citato Adolf Erik Nordenskiöld
- Testi in cui è citato John George Wood
- Testi in cui è citato Giovan Battista Toschi
- Testi in cui è citato Edmondo De Amicis
- Testi in cui è citato Bernard Pérez
- Testi in cui è citato Paolo Mantegazza
- Testi in cui è citato Charles Darwin
- Testi in cui è citato il testo Sessanta novelle popolari montalesi
- Testi in cui è citato Gherardo Nerucci
- Testi SAL 100%