L'edera (dramma)/Atto I/Scena IV

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Scena IV

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SCENA QUARTA.

Zio Zua; Donna Rachele e Rosa; poi, Annesa e Ballore; da ultimo, Don Simone.


Annesa

dal di fuori.

La stalla è ingombra.... Legheremo il cavallo qui in cortile.

Zio Zua

brontolando sempre.

Sì!... Ingombra di rovinaticcio!... Boria... boria!... La casa crolla... ma la boria, no!

Donna Rachele

va incontro all’ospite, che si presenta sulla porta di cucina.

Benvenuto, Salvatore! [p. 19 modifica]

Ballore

tipo robusto e fiero di paesano sardo: — veste in costume, con sproni agli stivali, e tiene una bisaccia in mano.

Ben trovati!... Come sta, Donna Rachele?... Come stanno tutti di casa?

Donna Rachele.

Dio sia lodato!... E voialtri?... Tua madre... le tue sorelle?

Ballore.

Bene, bene!... Fresche come rose.... Salutano e mandano questo regaluccio....

le dà la bisaccia.

Donna Rachele.

Non occorreva disturbarvi!... Grazie.

trae un cestino dalla bisaccia, e lo porge ad Annesa, che è entrata dietro Ballore. — Rosa si avvicina e guarda con curiosità.

Ballore

guardando Annesa.

Era un pezzo che non ci vedevamo, Annesa! Salute!... Sei sempre giovane, tu!

Annesa.

Non invecchi tu, e vuoi che invecchi io!

sorridendo, va in cucina, seguita da Rosa.

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Ballore

avvicinandosi al lettuccio.

E Paulu?... E Don Simone?

Donna Rachele.

Paulu è fuori di paese; ma lo aspettiamo da un momento all’altro.... Babbo è uscito incontro agli ospiti... Si vede che avete fatta strada diversa.

Ballore

davanti al lettuccio.

Come va, Zio Zua?

Zio Zua

lo fissa con curiosità e diffidenza.

Ah, Salvatore Spanu!... Non ti riconoscevo.... Ben arrivato.... Come stai?

Ballore.

Non vedete?... Eccomi qua, fresco come una rosa.... E voi?

Zio Zua.

Male!... Male assai!

accenna che per lui non c’è più speranza.

Ballore.

Ma che!... Siete ancora forte!... Che cosa vi sentite? [p. 21 modifica]

Zio Zua.

Tutti i malanni!... Sono paralitico.... La notte non dormo, se non prendo un calmante.... Ho l’asma.... Vivo solamente per tormentare gli altri.... Non parliamo di me!... Tu, hai preso moglie?

Ballore.

No!

Zio Zua.

Le tue sorelle... hanno preso marito?

Ballore

seccato.

No.

Zio Zua.

Nemmeno una?... Sono sei, mi pare?

Ballore

c. s.

Sette....

Zio Zua.

Eppure, sono ricche!

Ballore

sempre più seccato.

Appunto per questo.... [p. 22 modifica]

Donna Rachele

accostandosi al lettuccio.

Fanno bene a non maritarsi, se non trovano partiti convenienti.

Ballore

allontanadosi dal lettuccio, e fissando Rosa che ricomparisce in cucina.

La bambina di Paulu, se non mi sbaglio?... Ha questa sola?

Donna Rachele.

Questa sola... e di poca salute... come la sua povera mamma.

Ballore.

Povera donna Callina!... Me la ricordo!... Era tanto bella... e tanto buona!... Sono già tre anni che è morta, non è vero?... E Paulu.... non pensa a riprender moglie?

Donna Rachele

tristemente.

Oh, no!... È stato troppo sfortunato la prima volta.... Non ci ripensa.... almeno per ora... Ma mettiti a sedere, Salvatore.... qui. La cena è pronta... Oh, ecco il babbo!

Don Simone

entra dalla comune, e [p. 23 modifica]guardando fisso Salvatore, va sorridendo a stringergli la mano.

Salute.... e benvenuto, Salvatore Spanu!.... Come hai fatto bene a venire!

Ballore.

Salute, Don Simone!... A lei è inutile domandare come sta!... Sempre vegeto e fresco!

Don Simone.

Eh, lasciamo passare trenta giorni, prima di contar un mese!... Ma bravo... bravo|... Che buona idea hai avuto di venir alla festa!... In tanto, verbigrazia, si può cenare?... Siedi.

seggono a tavola, lasciando scoperto al pubblico Zio Zua, nel suo lettuccio. — Annesa, a un cenno di Donna Rachele, porta le uova in tavola: poi, accomoda i cuscini a Zio Zua, perchè possa mangiare, gli mette davanti il tovagliolo e ritorna in cucina, frettolosa: — la si vede affaccendarsi. — Donna Rachele serve le uova, prima a Zio Zua; poi, a Ballore, a Don Simone, a Rosa; ma lei non mangia.

Don Simone

allegramente.

Così ti dico, Salvatore Spanu!... Gli anni sono molti... ma li portiamo benino! [p. 24 modifica]che sta alquanto discosto dalla tavola e mangia allungando la forchetta.

Ricordo quando lei era Sindaco.... un sindaco bello davvero.... e imponente.... Sembrava il Vicerè!

Don Simone.

Quelli erano tempi che valevano qualchecosa! ... Adesso, non valgono più nulla!

Donna Rachele.

Mangia, Salvatore.... Prendi questa trota, che è calda... Non aspettavamo ospiti, sai: scusa, dunque, se la cena è modesta.

Ballore.

Se mi trattate come un principe!,.. Peccato che non ci sia Paulu!... Speriamo sia presto di ritorno.

Zio Zua

beffardo.

Domani è la festa del paese: non può mancare!

Ballore

ricordando.

Una volta, andavamo tutti e due da una festa all'altra... e pareva che, senza di noi, la festa [p. 25 modifica]non si potesse fare.... Non c’è che dire, Donna Rachele: suo figlio e io eravamo due teste sventate.... Un anno, Paulu venne a prendermi al mio paese... e le nostre famiglie non seppero nulla di noi per un mese... Se ne ricorda? ... Sempre a cavallo, di villaggio in villaggio: da Bitti a Nuoro, da Nuoro a Ozieri... fino alla Gallura: dalla festa di Gonàre, a quella di San Paulu a Monti!... Come si è pazzi a quell’età!

Donna Rachele.

Altro se me ne ricordo!

Ballore.

Finchè si è giovani, bisogna divertirsi!

Don Simone

per cambiar discorso.

Scusa, sai; ma io mi diverto anche adesso che sono vecchio.... Anzi, credo che i giovani dovrebbero essere più savi dei vecchi.... Non è vero, Zio Zua?

Zio Zua

parlando con isforzo; ma animandosi a poco a poco.

In fatti, anch’io sono stato giovane; ma sempre serio... Non correvo dietro a tutte le [p. 26 modifica]sottane con la scusa di celebrare tutte le Madonne di Sardegna!... E ho fatto il mio dovere, io!

agitandosi.

Sono stato soldato.... Ho servito il Re!.... Sono stato in Crimea!... Vedete questa medaglia? ... È mia!... Me la sono meritata combattendo! ... Guardatela... e specchiatevi!

tossisce, mostrando la medaglia.

Donna Rachele

correndo a dargli da bere.

Calmatevi!... Vi fa male inquietarvi così!

Ballore.

Voi, Zio Zua, siete stato un brav’uomo.... e noi tutti vi ammiriamo.... Ma non tutti possono essere come voi!

Zio Zua

più calmo.

Io non parlo per te!... Se ti sei divertito, non hai rovinato la tua famiglia... Tu sei ricco.... ma non butti il tuo danaro dalla finestra.... Ci sono, invece, altri... non ricchi... che han voluto fare come te.... e han finito col mandare in rovina....

Don Simone

incollerito.

Voi volete parlare di Paulu!... Lasciatelo [p. 27 modifica]in pace!... Egli non ha rovinato nessuno! ... Se i nostri affari non vanno bene, la colpa non è tutta sua!... E, poi, a tavola, non occorre rompere le scatole al prossimo... e specialmente agli ospiti, tirando fuori argomenti che non li riguardano!

calmandosi e tornando sorridente.

Bevi, Ballore... e raccontaci qualcosa di lieto.

Zio Zua.

Difendetelo.... difendetelo pure! si ode il trotto di un cavallo.

Rosa

balzando in piedi.

Il babbo!

gli va incontro. —

Annesa corre nel cortile per aprire il portone. — Anche Donna Rachele e Ballore si alzano, e vanno incontro a Paulu.

Zio Zua.

Eccolo che arriva.... il gran signore spiantato! ... Fategli festa!

Don Simone

lo guarda con ira, ma si calma subito.