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La Pieve di Dervio/Tremenico con Aveno

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Tremenico con Aveno

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Introzzo Annotazioni

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TREMENICO con AVENO

Da Introzzo (m. 725) una buona strada mulattiera conduce con lieve salita a Tremenico (m. 754). Questa venne costrutta nel 1862, intagliandola, ove dicesi alla Caurga, nella viva roccia, ai cui piedi scorre il fiume Varrone ad una profondità vertiginosa.

Tremenico, dalle oscure case disposte irregolarmente, ha un labirinto di viuzze strette ed umidiccie; il piazzale della Chiesa è molto vasto con una buona fonte d’acqua perenne ed abbondante, condotta in posto nel 1838. Il monumento porta l’iscrizione: [p. 93 modifica]

A perpetua ricordanza
della faustissima incoronazione
il Re del Regno Lombardo-Veneto
dell’augusta maestà di Ferdinando I°
il giorno Sei Settembre
del Milleottocentotrentotto
il Comune di Tremenico
costrusse questo Acquedotto
Lavanderia e Fontana

Nel 1612 la parrocchiale era appena riedificata e non ancora consacrata1; altri ampliamenti seguirono negli anni 1666 e 1878. Nel 1897 venne ristaurata e dipinta dal buon pittore Luigi Tagliaferri di Pagnona, per l’occasione della solenne entrata del rev. Parroco Don Antonio Benetti, missionario apostolico, dopo trent’anni di sede vacante, causata da insufficienza di rendita.

Un ostensorio ed un calice d’oro massicci, candelieri e croci d’argento cesellato ed altri ricchi arredi possedeva la Chiesa, ma ne venne spogliata all’epoca della Repubblica Cisalpina sulla fine dell’altro secolo. Ora ammiransi: un bellissimo ostensorio di stile gotico, arredi e paramenti, ricchi doni dei compaesani che numerosi risiedono nelle provincie venete ed all’estero, e qualche discreto quadro.

Gli abitanti di Tremenico possiedono diversi monti detti a Lentredo (m. 705) — a Pieren (m. 625) — a Ranco (metri 848) sulla sinistra del Varrone — a Benago (m. 1032) — ai Ciarelli (m. 1173) — a Cocér (m. 1178) sulla destra.

Proprietà della frazione di Aveno sono i due «Alpi» di Agrogno (m. 1500) — di Val d’Aveno (m. 1710) — dei privati i monti di Brugnèr (m. 810) — di Pezzaburro (m. 991) — di Resga (m. 1080).

Il numero complessivo delle stalle e cascine radunate nei sopradetti monti, e con quelle sparse nel territorio [p. 94 modifica]comunale, raggiunge il 400, ed il bestiame, fra bovine, capre e pecore, i 700 capi.

La terra di Aveno (m. 771) venne compresa nel territorio di Tremenico col censo pubblicato nel 1781. Fra le due terre scorre la ripida e profonda Valle dei Molini, formata dall’unione di quella di Aveno e del Legnoncino.

Il comune Tremenico-Aveno ha un territorio di Pertiche metriche 8588.49 coll’estimo di Lire 3,305.90; un’annua entrata media di Lire 10,077; superiore ai bisogni comunali.

Il patrimonio è composto per Lire 78,740 in capitali fruttiferi; in beni stabili per Lire 75,100. Totale patrimonio Lire 143,840.

Nel 1755 Tremenico con Aveno enumerava 242 abitanti ed 86 fabbricati per uso di abitazione e colonico. Le entrate comunali erano costituite da Lire 161, esclusa la parte dovuta alla Cassa Provinciale, prodotto dalla tassa personale pagata da 46 maschi dai 14 ai 60 anni; da Lire 228.18.6 ricavo dagli affitti e regalìe, e Lire 82.8.6 dalla sovrimposta fondiaria; in totale Lire 472.7. Annualmente, in media, venivano pagate: al Feudatario 30.8 — al Podestà 16.4 — al Cancelliere 15 — al Sindaco 12 — al Sagrestano 41 — al Sagrestano dell’Oratorio di Aveno 2 — al Console 10 — al Bargello 12 — al Postaro 38.10 — per collaudo delle strade 5.3 — all’Esattore 40 — al rev. Parroco per le primizie 230.2

Nel 1755 la comunità trovavasi in lite con quella di Mugiasca per differenze di confine, stata accomodata dopo alcuni anni.2

La comunità al presente enumera 665 abitanti ripartiti in 95 famiglie; di queste alcune sono antichissime e ricordano diversi Notaj. Un Giacomo Rubini fu Taddeo, già accennato, abbandonò Tremenico nel 1620 e prese domicilio e residenza in Dervio, dove, l’ultimo rappresentante dei due rami in cui erasi divisa la discendenza, si estinse nel 1856. Dalla famiglia Rubini fu Taddeo sortì quel [p. 95 modifica]Pier-Jacobo che ebbe il titolo di Conte di Colico, e morì carco d’anni, ottantatre, e di onori nel 1726.

L’istruzione viene impartita in scuola mista a circa 65 alunni, in locale riadattato di proprietà comunale.

I prodotti sono quelli delle alte zone, quali: castagne, segale, grano-saraceno (fraina), legna, fieno e latticini.

OPERE PIE

Legato Conte Gian Mario Andreani di Lire 153.60 per soccorsi ai poveri ed infermi.

Legato borse di studio più volte accennato.


La superficie complessiva della Pieve di Dervio consta di Pertiche metriche 35514.77 con un reddito imponibile di Lire 45,360.23 ed una popolazione al 31 dicembre 1897 di 4224 abitanti.

Patrimonio complessivo comunale Lire 435,798.93.


Il raccoglitore porge i più sentiti ringraziamenti a tutti quelli che gentilmente lo favorirono di notizie o documenti, ed in ispecial modo ai reverendi signori: Don Giovanni Fogliani, Proposto di Dervio — Don Alessandro Mornico, Parroco di Dorio — Don Giuseppe Arnaboldi, Missionario apostolico, Parroco di S. Martino (Sueglio) — Don Antonio Benetti, Missionario apostolico, Parroco di Tremenico. — Inoltre ai signori Segretari comunali: di Corenno-Sueglio, Pozzi Agostino — di Dervio e Dorio, Giuseppe Invernizzi — di Vestreno e Tremenico, Giovanni Battista Maglia — di Introzzo, Rusconi Federico.

CORENNO-PLINIO, 1° Agosto 1898.

Rag. CARLO ANDREANI.

Note

  1. Archivio Propositurale di Dervio — Decreti della visita del Card. Borromeo.
  2. 2,0 2,1 Archivio di Stato in Milano — Conti Esattoriali e Documenti diversi.