La mandragola/Atto quarto/Scena quarta
Aspetto
Questo testo è completo. |
Niccolò Machiavelli - La mandragola (1518)
Atto quarto
Scena quarta
Scena quarta
◄ | Atto quarto - Scena terza | Atto quarto - Scena quinta | ► |
Callimaco solo.
- Callimaco
- Io aspetto che Ligurio torni col frate; e chi dice che gli è dura cosa l’aspettare, dice el vero. Io scemo ad ogni ora dieci libbre, pensando dove io sono ora, dove io potrei essere di qui a dua ore, temendo che non nasca qualche cosa, che interrompa el mio disegno. Che se fussi, e’ fia l’ultima notte della vita mia, perché o io mi gitterò in Arno, o io m’impiccherò, o io mi gitterò da quelle finestre, o io mi darò d’un coltello in sullo uscio suo. Qualche cosa farò io, perché io non viva più. Ma veggo io Ligurio? Egli è desso, egli ha seco uno che pare scrignuto, zoppo: e’ fia certo el frate travestito Oh, frati! Conoscine uno, e conoscigli tutti. Chi è quell’altro, che si è accostato a loro? E’ mi pare Siro, arà digià fatto l’ambasciata al dottore; egli è esso. Io gli voglio aspettare qui, per convenire con loro.