La secchia rapita - L'Oceano e le Rime/Appendice - Varianti scelte della «Secchia Rapita»/Canto secondo

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Canto secondo

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CANTO SECONDO

St. 7:De’Tassi arrí dottor cavato a sorte

 C.
Dal Tasso arcidottor cavato a sorte
 E. P.
St. 14:Il Baldi ch’era bolognese e veglio
 L.
     St. 15:Io vengo qui a proporvi un tal partito,
che rossore e vergogna me ne piglia.
Giace un castello antico e favorito

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de le grazie del cielo a maraviglia;

col territorio vostro appunto è unito
e lontano di qui tredici miglia
 S. E.
     St. 18:Or sí degno castello e principale
 S. E.
St. 30:e al collo avea il toson del re di Spagna,
che quel dí l’avea preso per donarlo
a Floristano, e far dispetto a Carlo.
     Questi era un modanese e cortigiano
d’ogni altro il piú forbito e ’l piú galante,
bel dicitor al par d’ogni toscano
e sapeva di scalco e di trinzante;
ma perché alquanto era superbo e vano
e di cervello un poco stravagante,
gli venne voglia d’esser paladino
e cavalier del duca di Taurino.
     Ma perché non avea da far sue prove
d’esser di gentil stirpe e non vulgare,
fu mandato a cercar la croce altrove,
che la sua non gli volse il duca dare;
ond’ei sdegnato e bestemmiando Giove
disse ch’a peggi la vedea portare:
il re di Spagna, che tal cosa intese,
gli fu del suo toson molto cortese.
 B.

In C, S dopo la St. 37 seguono queste due:

     Di celeste pittura e di gioielli,

d’oro e di perle i quadri erano ornati,
due sovraporte d’agata, i piú belli,
fûr da la musa mia solo notati.
Ne l’uno intorno a un campo di bacelli
eran due grandi eserciti attendati
e in mezzo un tal piccin grosso di coppa
dava il fuoco a la barba a un re di stoppa.

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     Un Cesare ne l’altro aver parea

la semplice camicia in su la pelle,
e sopra un seggio imperial sedea
con la beretta quadra e le pianelle;
ma due ragazzi, che di dietro avea,
gli attaccavano al cui le zaganelle;
ed egli con la man sopra un tapeto
diceva la corona e stava cheto.

Altra variante in S:

     Di celesti pitture e di cornici

d’oro e di perle i quadri eran fregiati;
due sovrapporte d’agata e d’onici
fûr da la Musa mia solo notati.
Ne l’uno intorno a un campo di radici
eran due grandi eserciti attendati,
e un cavalier con una donna in groppa
dava il fuoco a la barba a un re di stoppa.
     St. 41:Venne al fin Giove in abito divino
de le sue stelle nuove incoronato,
e con un manto d’oro e d’azzurrino
de le gemme del ciel tutto fregiato.
Le calze lunghe avea senza scappino,
e ’l saio e la scarsella di broccato,
e senza rider punto o far parola
andava con sussiego a la spagnola.
 R.