La vallese/La vallese/1.

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1. - La giustizia del Signore

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1. - La giustizia del Signore
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1. — la giustizia del signore


Havvi un popolo che vive nell’empietà, e non pensa più al Signore! Poichè le cose della vita non vengon meno nell’ordine loro; poichè le città e la campagna son pure abitate; poichè il lavorante prosegue i suoi travagli, il negoziante i suoi traffici, lo sfaccendato le sue vanità; poichè tutto all’esterno ritiene la stessa apparenza, e il mondo passa tramezzo alle stesse ore, ai timori stessi, alle stesse speranze: questo popolo non s’accorge più delle sue tenebre, della sua ribellione. Esiste, e crede vivere; possiede, guadagna, raccoglie, e colmo di doni, rinnega Colui che glieli largisce.

Questo popolo Iddio lo ha osservato; da lungo tempo la pazienza sua lo sopporta; ma Iddio è giusto, Ei lo percuoterà. Iddio è misericordioso, Ei ricondurrà nel buon sentiero la sua creatura. I castighi suoi sono pronti, e a punire, e a salvare.

Così appunto la fertile ed amena Valle di Bagnes1 erasi assopita nella sua prosperità, e l’uomo colà aveva dimenticato l’Amico dell’uomo, avea dimenticato il Signore. Era ella in ciò più rea che le altre valli della Svizzera? Quegli abitanti erano essi più irreligiosi dei vostri, o vicine contrade, o paesi testimoni della sua sventura? No! [p. 7 modifica]Dice Iddio: se, al pari di quei di Bagnes, voi dimenticate ancora il Signore, al pari di loro, voi sarete visitati dal Signore!

Egli è potente, perch’egli è il padrone. Al suo comando, i ghiacci accumulati si distaccano scrosciando, e precipitano dalla cima d’una montagna. Un torrente, del quale arrestano il corso, ammassa via via lo sue onde contro questa mobile barriera. I ghiacci crescono, ed ecco, uno smisurato argine d’acqua chiude un gran lago; ed i prudenti di questo secolo provvedono che al rompere di quella diga, tutta la valle sarà uno sterminio, una desolazione.

Ma Ninive, minacciata della sua ruina, pianse innanzi al Signore; e la distruzione fu rivocata! L’umiltà, le preghiere, e le lagrime sarebbero forse meno possenti, o mio Dio, dal mezzo delle montagne nostre, che nelle pianure d’Assiria?

Terribile fu la collera del Signore! La sua mano squarcia la diga: rapido quanto il pensiero quel torrente precipitando di montagna in montagna, piomba, abbatte tutti gli ostacoli, gli avvolge nella sua torbida piena, e traversa la valle, come un messaggiero di morte, spedito dal Sovrano dei giudici. Le selve insiem colle rupi a cui si attengono sono divelte; il terreno, gli abitatori, il bestiame, tutto rotola, e si confonde nel torrente; e gli uomini che quell’impeto coglie, sono trascinati al giorno della gloria e dell’immortalità, ovvero al giudizio di Dio, al giorno del furor del Signore, e della distruzione degli empi.

Bagnes è finita: i suoi villaggi, ed i suoi campi non sono più. Ha perduto alcuni dei figli suoi; l’orrore e la miseria l’opprimono.... O Signore, avrà ella riconosciuto la tua mano? Si sarà ella ricordata di Te?

Note

  1. Cantone del Vallese in Svizzera.