Le Danaidi/Libro secondo/O sacro Gange

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O sacro Gange

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Libro secondo - Sonetto d'autunno Libro secondo - Fragranza

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O SACRO GANGE




O sacro Gange, o dalle lucid'are
     D'Imalaja, con lungo avvolgimento,
     Prospero d'acque, poderoso e lento,
     Pe' verdi piani discendente al mare;

Perchè nell'ombra delle selve antiche
     Cui tu nodrisci generoso e pio,
     Perchè lunghesso le tue sponde apriche
     Erra così sovente il pensier mio?

E quando in ciel divampa il giorno, e quando
     Si spegne, l'onda di lontan venuta,
     L'onda che passa, attonito saluta,
     Con religioso ossequio interrogando?

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Forse nell’erma età, quando all’errore
     Lungo dei casi era ancor novo il mondo,
     Forse un oscuro mio progenitore
     Lungo le rive tue visse errabondo?

E dopo tal di secoli funesta
     Ruina immensa e di sciagure ignote,
     Di te nel cor dell’ultimo nepote
     La confusa memoria anco si desta?