Le meteore cosmiche/V.
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V.
Dopo l’epoca anzidetta lo studio delle meteore cosmiche divenne molto serio, e le osservazioni regolari a scientifiche delle stelle cadenti, incominciate sotto modesti auspicii nel 1798 a Gottinga per opera di due giovani cultori della fisica celeste, Brandes e Benzenberg, in breve tempo si ampliarono e progredirono in modo veramente mirabile. A ciò per fermo contribuirono grandemente gli sforzi concordi di molti dottissimi uomini, già per vari altri titoli assai celebri nei fasti della scienza, come, per citarne alcuni, Olbers, Bessel, De Humboldt, Iohn Herschel, Arago, Quetelet; ai quali tenne poi dietro una schiera sempre crescente di altri dotti ed accurati osservatori: per guisa che ormai non v’ha regione in Europa od in America, in cui le investigazioni sulle meteore ignee non siano proseguite con grande sagacia ed alacrità. Nè l’Italia nostra cede in ciò alle altre colte nazioni: conciossiachè a Roma il P. Secchi e la signora Scarpellini, a Milano il prof. Schiaparelli, ad Urbino il P. Serpieri, già da molto tempo attendono con grande zelo a così fatte ricerche; e specialmente il P. Secchi colle sue preziose osservazioni, e lo Schiaparelli coi suoi dotti lavori, hanno arricchita la scienza di importanti scoperte. In questi ultimi anni poi, altri distinti astronomi si sono congiunti ai precedenti, come il Donati in questa illustre città, il Palmieri a Napoli, il Cacciatore ed il Tacchini a Palermo, il Ragona a Modena, e nel Piemonte, per mio impulso, si è istituita come una privata società di diligenti osservatori, i quali ad imitazione di quanto si è fatto, e si fa tuttora in America, nel Belgio, nella Germania e soprattutto in Inghilterra, attendono di continuo alla esplorazione delle meteore luminose.
Un numero sì grande di osservazioni, eseguite dappertutto con metodi rigorosi e, direi quasi, matematici, non poteva a meno di non arrecare insolita luce sulla vera natura del fenomeno di cui parliamo; e molti fatti di altissimo interesse furono scoperti e confermati, i quali tutti concorrono nel dimostrare ad evidenza la falsità delle antiche ipotesi, e nello stabilire invece come assai probabile, se non certa la sentenza ormai abbracciata da tutti i dotti, salvo qualche rara eccezione, la quale fa derivare le meteore cosmiche dagli spazi celesti.
- Testi in cui è citato Heinrich Wilhelm Brandes
- Testi in cui è citato Johann Friedrich Benzenberg
- Testi in cui è citato Heinrich Wilhelm Olbers
- Testi in cui è citato Friedrich Wilhelm Bessel
- Testi in cui è citato Alexander von Humboldt
- Testi in cui è citato John Herschel
- Testi in cui è citato François Arago
- Testi in cui è citato Adolphe Quételet
- Testi in cui è citato Angelo Secchi
- Testi in cui è citato Caterina Scarpellini
- Testi in cui è citato Giovanni Virginio Schiaparelli
- Testi in cui è citato Alessandro Serpieri
- Testi in cui è citato Giovanni Battista Donati
- Testi in cui è citato Luigi Palmieri
- Testi in cui è citato Gaetano Cacciatore
- Testi in cui è citato Pietro Tacchini
- Testi in cui è citato Domenico Ragona
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