<dc:title> Meditazioni di un brontolone </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Raffaello Giovagnoli</dc:creator><dc:date></dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Meditazioni di un brontolone - scritti d'arte e di letteratura (IA gri 33125010115745).pdf</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Meditazioni_di_un_brontolone/Dedica&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20250104162106</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Meditazioni_di_un_brontolone/Dedica&oldid=-20250104162106
Meditazioni di un brontolone - Dedica Raffaello GiovagnoliMeditazioni di un brontolone - scritti d'arte e di letteratura (IA gri 33125010115745).pdf
A GIOSUÈ CARDUCCI
ALTO E INSPIRATO POETA CIVILE
MAESTRO SOMMO
DI CRITICA E DI FILOLOGIA
DELL’AGITATA REPUBBLICA LETTERARIA
IN ITALIA
DITTATORE ACCLAMATO
QUESTI POVERI SCRITTI
OMAGGIO
DI PROFONDA STIMA
DI CALDA AMMIRAZIONE
DI AMICIZIA REVERENTE, AFFETTUOSA
INTITOLA
L’AUTORE.
«Vi sono finalmente altre età, nelle quali quell’ordine sociale che ha fatto la rivoluzione, a rifarsi dei digiuni d’una volta e delle continenze eroiche della lotta; irrompe nei godimenti della vittoria, del potere, della vita; e inebriato di sensualismo slabbra le forme dell’arte, e ne versa i liquori e i profumi per la strada, e i monelli ne bevono facendo giumella delle palme, e ne lambiscono i cani.»