Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino/Libro I/De' diversi nomi della Città di Larino, e sua antica situazione
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1. DOpo aver parlato de’ nomi, e situazione
de’ Fiumi, e Città più distinte degli antichi Frentani per quanto possa esser
bastevole al nostro
intento, come nel cap.3., e più lungamente di Cliternia, Città marittima, già
distrutta per vendicarla dalle pretensioni di chi senza fondamento vuol situarla
ne’ Marsi, come nel cap. 4. e nel cap.5. di Gerione, Girone, Gerunio, e da
altri appellato Gironia, e se questa Città Frentana sia la stessa in cui si accampò
Annibale : occorre ora
per continuare lo stess’ ordine de’ Fiumi, e Città più principali de’ Frentani,
accennato in detto cap.3. farsi parola de’ diversi nomi di Larino, e sua antica
situazione; e principiando dalla diversità de’ suoi nomi, è certo, che Larino in
diversi tempi, e stagioni, ebbe diversi nomi, introdotti dalla corruzione de’
tempi, o da altre diverse circostanze ; per cui avviene, che talvolta alcuni lo
confondono con altri luoghi, che tengono somigliante nome : e volendo sfuggire
la confusione, che suole partorire nella storia l’uniformità de’ nomi di luoghi
diversi ; quindi non è maraviglia, se di proposito c’induciamo a parlare de’
diversi nomi di Larino, e della loro variazione, e poi dire qualche cosa intorno
alla sua situazione.
2. Quanto ai nomi diversi, è certo, che appresso prescelti Scrittori de’
più
antichi Larino in latino si appella Larinum, Populi Larinatum, Larinates :
d’altri poi, Arenula , Arena, Arino: inoltre,
Alarino, Laurino, Lariano, Larnia, e non manca chi confonda Larino con Lirino.
3. Cicerone ad Attic. lib. 7. ep.12., e 13., e nella detta orazione
XIV, pro
Cluventio, Larinum, Larinas, Populi Larinatum ; cosi anche
Quaque jacet superi Larinas Accola Ponti.
4. L’Anonimo di Milano nella più volte citata Tavola Corografica medii
aevi. sect.22. n.129. col. 278. appresso il chiariamo Muratori delle Cose
d’Italia
tom.10. dice, che con quello nome di Larino regolarmente si appellava medio
aevo inter Tifernum, & Frentonem, sono sue parole, media via propemodum Larinum, quod veteri nomine retenta dicitur adhuc hodìe
Larina,
nec aliter, ut plurimum fuit medio aevo appellatum. In testimonio di tutto ciò
allega egli Leone Ostiense lib.I. cap.56., e 59., e lib.2. cap.6. e 54. ed
altrove.
5. Arenula fu detto Larino appresso Guglielmo Pugliese in Poemat. Histor. lib.I. p.354.
........................ juxta flumìnis
undam
Nomine Fertorii locus estl Arenala dictus ?
Perché poi Larino si appellasse Arenula, e non Larino, propone l’articolo il lodato Anonimo di Milano, ove di sopra, ma egli ne lascia pendente la decisione
- bensì coll’autorità di classici Scrittori anch’esso lo chiama Arenio coll’articolo
6. Finalmente l’Anonimo di Milano di sopra citato conferma, che Arenula sia lo stesso, che Larino coll’autorità di Leone Ostiense lib.2. cap.37., dove parlando della battaglia data in Puglia l’anno 1017. da Melo Capitano, che dimorava in Bari da molto tempo, benché di sangue Longobardo, ed a se uniti i Normanni contro i Greci, che col nuovo Magistrato di Catapano avevano reso insoffribile il loro governo nella Puglia, cosi dice : Tribus itaque vicibus cum Graecis ; primo apud Arenulam : secundo apud Civitatem : tertio apud Vaccariciam campestri certamine dimicans, tribus eos vicibus vicit. E fatte le diligenze sopra la situazione, e distanza de’ luoghi, cosi soggiunge : In eadem via, inque situ eodem, ac distantia Arenio, sive 4renulam invenimus, ubi Larinum.
7. Quindi si dice, che la prima battaglia data da Melo contro i Greci fu in Arenula, cioè in Larino : la seconda nel luogo detto Civitate, dove fu il Teano Apulo, posto dì là dal Fortore nel confine di questa Diocesi di Larino, e da quella Città distante diciotto miglia, come si ha presso Cicerone in detta Orazione XIV. pro Cluventio, così chiamato Teano Apulo, e da Leone Ostiense Civitate, qual nome anche al presente ritiene, benché distrutto, a differenza di Teano Sidicino posto in Campagna Felice : la terza battaglia fu nel luogo detto Vaccarizza, le di cui rovine sotto nome di Castellaccio si vedono, quattro miglia lontano di là da Troja, di cui si fa anche menzione nella Cronaca Cassinese di S. Sofia presso Ughell. Ital.Sacr. tom.8., ove de’ Vescovi, ed Arcivescovi di Benevento, in un’atto di Rofrido, detto Gofrido Arcivescovo di Benevento dell’anno 1099. laddove si parla del Monastero di S. Aroncio M., ed altrove. E Pompeo Sarnelli Memorie Cronologiche de’ Vescovi, ed Arcivcscovi di Benevento, ove della Provincia di Benevento al n. 32. dell’ edizione di Napoli 1691 p.258. riferisce, che a sentimento di alcuni Vaccarizza sia stata Città Vescovile , ed una delle suffraganee di Benevento.
8. Con che si scuopre l’abbaglio, che prende il Summonte nella Storia del Regno di Napoli tom.I. lib.I. cap.13. dell’edizione di Napoli 1640. alla facc.417, volendo, che la prima battaglia fusse stata data da Melo a Terboli per Termoli, vedendosi, da quel, che si è detto, che fu data, non in TermoIi , ma in Arenula, e che Arenula sia lo stesso, che Larino.
9. Altro anche ne prende il P. Abate della Noce, Arcivescovo di Rossano, soggetto per altro ben noto nella Repubblica Letteraria, volendo nelle sue Note, che fa all’Ostiense d. lib.2. cap.37., che Civitate, di cui in esso si parla, fusse nomen proprium Oppidi, quod aliis Marsìcum in Lucania ; essendosi veduto, che questo fusse l’antichissimo Teano Apulo, di cui si fa menzione presso diversi Scrittori, e specialmcnte in Cicerone d. Orazione XIV. pro Cluventio, e poi prese il nome di Civitate, che oggi ritiene, e Marsico, sia nuovo, o vecchio posto nella Lucania, o sia detta Basilicata, è molto lontano da Larino, e da Vaccarizza ; ed il cammino di Melo fu preso da Capua per il Sannio, e calando in Larino vinse ivi i Greci colla prima battaglia ; poi passò in Civitate lontana diciotto miglia da Larino, egli abbattè la seconda volta ; e la terza volta ancora condottosi per dritto cammino in Vaccarizza, quattro miglia lontana da Troja, quantunque poscia perdesse il frutto delle sue vittorie nel quarto combattimento avuto circa l’anno 1019. presso Canne, luogo fatale per la sconfìtta de’ Romani, che loro diede Annibale.
10. Arenio per Larino si nota nell’Itinerario Antoniano, illustrato dal dotto Manuele Schelestrato nel tom.2. Eccles. Illustr. Arenio, e Geronimo Sorita nel Commentario al medesimo Itinerario d’Antonino Augusto p.471. parlando di Larino, dice : Arenium..
11. Arena per Larino lo vediamo chiamato in uno stromento di donazione fatta a favore del Monaftero di S. Giovanni in Venere dell’Ordine di S. Benedetto, posto in Lanciano nel mese di Luglio 1172. da Giacomo di Roffrido de Civitate Tremula per Termoli, dove si dice, che egli offerisce, e dona al detto Monastero totum meum tenimentum cum Ecclesia, Cafali, & Curte , quod habeo , possideo in Gironi prope muros Castri ad Orientem juxta bona Ecclesia S. Maria ex duobus lateribus, viam, qua itur ad Civitatem ArenaM ex Alio : come nel preced. cap.5. n.2. e 3. ove si parla di questa donazione più diffusamente.
12. Così pure presso S. Antonino Arcivescovo di Firenze, egli in latino lo appella Arinum, come dalle sue parole, che si trascrivono nel lib.3. cap.I. ove si parla di quel gran tremuoto del 1456., con cui la Città nuova di Larino , che egli chiama Oppidum, restò usque ad fondamenta protritum .
13. Quindi è, che appellandosi Arena l’Anfiteatro per l’uso di spargere di sabbia il suolo, affinché non isdrucciolassero i Combattenti, e perche il sangue de’ Gladiatori rstasse assorbito, come da noi si dice appresso in quello lib.I. cap.II, ove dell’Anfiteatro di Larino, resta risoluto l’articolo, che propone, e non scioglie l’Anonimo di Milano. Sed quid Arenula ? Eccur non Larinum? come sopra, cioè che si appellasse Arenula, Arena, Arenio, Arino dall’Anfiteatro, o sia Colosseo di Larino, e detto Arenula, perché forsi fu stimato picciolo Anfiteatro, ed Arino dalla corruzione del volgo, tolta da Larino la lett. L.
14. Alarino per Larino si va leggendo ne’ fecoli bassi, ed in più Bolle di Romani Pontefici presso il P.Abate Gattula che fu nostro amico : Histor. Abbat. Casin. part.I.,sec.7., cioè in una di Niccolo II. sub datum Auximi 1059. colla quale si confermano al Monaftero di Monte Casino molte Chiese, beni, e ragioni, dove Cellam S. Benedici in Pectinaro , S. Maria in Banso, S. Benedicti in Alarino ; cosi in un’altra Simile di Vittore II. dell’anno 1097., dove il Papa conferma a favore di detto Monastero tra le altre, le Chiese S. Maria ad Casales planos, S. Eustasii, quam dedit Alserius, Pantasia, S. Benedicti in Alarino ; e prima di detto tempo per le diligenze praticate non ritroviamo Alarino per Larino, ma dopo si legge assai spesso Alarino per Larino, e specialmente nella descrizione de’ Fuochi del Regno di Napoli, che si fa appresso Errico Bacco coll’aggiunta di Pietro Rossi, ove della Provincia di Capitanata, Larino sotto la lett. A. si nota Alarino, e sotto la lett. L. Larino. Vogliono i Paesani, che la Città antica si appellasse Larino, Arino, Arena, Arenula dall’Anfiteatro, e che poi colla sua distruzione, edificatosi il nuovo Larino non molto discosto dall’antico, prendesse l’appellazione di Alarino dalla forma, che tiene questa nuova Città, fatta in figura d’un Ala, e che per questa medesima ragione la Città faccia nel corpo delle sue Armi un’Ala. :
15. Si dice anche Laurino, e Lariano per Larino: queste però sono voci introdotte dalla corruzione della lingua ne’ tempi più oscuri, e tralasciamo qui portarne gli esempj, che si osservano in varj documenti nel decorso di queste nostre Memorie.
16. Larnia per Larino vuole Demstero nel tom.2. de Etrur. Regal. lib.4. cap.92. p.170. che si legge appresso Sozomeno lib. 9. Stor. Eccles. cap.6. laddove parla di Alarico Westrogoto in tempo, che assediò, benché senza suo vantaggio Larino Città de’ Toscani : ηυχουν διτοιγθον αυτοις Ηργαθαι, ηι περι Λαρνιαν της Θυσκιας ην παριων Aλαρικος ιπι την Ρωμην γχ Ηλρ* . questo però quando sia vero, che parli del nostro Larino, di che dubitiamo molto, si può fupporre un abbaglio del Copista, posponendo la Jota ι. al Ni ν. tanto che nella sua traduzione cosi dice : Gloriabantur enim ab se hujusmodi quippì am esse factum in conservatione Larinae Civitatis Thusciae, quam Alaricum, dum Romam contendet, Praetergrediens non caepisset. E Demster. dal quale si sono trascritte le suddette parole nota Larnia, sive Larina per Città degli Etrusci, e dubita, se debba scriversi Larino, come egli trascrive nel testo ; e può dirsi, che se non parla di Larino, nemmeno parla di Lirino, o altro ; e del resto e certo, che Larino fu Città degli Etrusci, e come avverte le Martiniere nel Dizionario Geografico, e Critic. verb. Larinum. non si ritrova altro luogo, o Città, che abbia questo nome di Larino.
17. E quei, che vogliono leggere appresso Silio Italico lib.8. de Bello Punico, i Lirinati per Popoli Larinati, prendono un grand’abbaglio : mentre i primi sono Interamnensi, porti tra il Fibreno, ed il Fiume Liri, che formano una picciola Isola chiamata al presente Isola di Sora : e quest’ istesso si ricava dal medesimo Silio, leggendosi al vers. 349.
Atque Fibreno miscentcm flumina Lirim.
Sulphureum tacitisque undis ad littora lapsum,
Accollit Arpinas, Accita pube Venafro,
Ac Larinatum dextris focius Hispidus arma,
Commovet, atque Viris ingens exhaurit Aquam.
18. Cosicche i Popoli, posti tra il Fibreno,
e ’1 fiume Liri, oggi detto
Garigliano si appellano Lirini per il Fiume Liri, e non Larinati; e che perciò
leggendosi Larinatum in cambio di dire Lirinatum, sia un errore di stampa. In
fatti Cellario nella Geografia legge Lirinatum. Cluverio
ltal. Antic. tom.2.
lib.3. cap.8., ove de’ Volsci , anche legge Lirim.
19. Perché poi questa nostra Città si appelli Larino ? Se volessimo
favoleggiare , potressimo dire, che Larino fusse stato edificato, e perciò così
detto, da quella Larina, Vergine Italica , una delle Compagne della famosa
Camilla, che diede ajuto a Turno contro Enea, della, quale Virgilio nel lib.2.
dell’Eneide dice:
........................... concines, Larinaque
Virgo,
Tullaque.
20. Altri diversa favola su di ciò
intessono,
dicendo, che si dica Larino da i porci, e bovi grassi per l’abbondanza della
ghianda, o sia detta, quercia, o del cerro, o del leccio, e per la fertìlità
dell’erbe, e per l’abbondanza dell’acqua, come per la clemenza del Clima,
concorrendo tutte queste cose in fare, che questi animali divenghino carichi, e
pieni di carni, e grassi, affermando, che da questo luogo antonomasticamente i
bovi., e i porci grassi si dicono Latini boves, aut sues λαρινα
ισοες υμες,
e che dagl’antichi fussero così nominati, e che da questo anche derivasse il
nome alla Città. Questo però travìa molto dal vero; poiché Larini Boves
sono
detti dalla parola Greca λαρινου cioè συσραρες, come
spiega Eusichio cioè
pingue, & bene curatum, e veggafi sopra ciò Gherardo Vasiernel
suo Etimologico. Larini boves.
21. Altri finalmente vogliono, e forse con più serietà, che Larino
sia parola Etrusca, cosi Latinizata, Larinum, e che significhi Nobilem Principem,
cioè Città primaria, e capitale ; tra gl’altri Scaligero, e Vossio
asseriscono, che la parola Lar fusse parola Etrusca, la quale signifìca Urbem primam,
& Principem: *ù di che consigliato il Signor
Antonio Francesco Gori pubblico Lettore Fiorentino, ed Accademico dell’Accademia
Etrusca di Cortona, assai noto nella Repubblica Letteraria, con sua lettera del
26. Decembre 1735. dice lo stesso : Intorno alla voce Larinum, se egli
significhi Nobilem Principem, come interpetrò il famoso Ennio:
Egl’è però vero, che si può credere, che in questo il medesimo non sia lontano dal vero, mentre Lar,
Lartes in lingua Etrusca significano Dux, Rex, Princeps , come si raccoglie da tanti
Autori, ed ella avrà osservato tanti sepolcri Etruschi, che anno l’Iscrizione, per lo
più cominciano con queste parole IOqAV, cioè Laroi IOqAV. Larthi,
che sembra, corrispondere al Dii Manibus, che si vede usato nelle lapidi degli antichi
Romani, onde i Dei Mani, cioè Anime dei morti furono dai Toscani ancora riposte nel numero
de’ Dei Lari: Ella vede ciò che dice Tommaso Demftero su queste voci al lib.2. cap. 12. pag.135. del tom.I. Io credo, che
senza
dubbio Larinum sia voce Etrusca, così latinizata con tal desinenza, e che
significhi
, come si dice ora la Capitale, Princeps fedes Ducis, vel Regis habitatio : Io
non ci trovo veruna repugnanza a creder questo. E ciò sia detto quanto alla
diversità de’ nomi di questa Città.
22. Venendo a parlare della situazione dell’antico Larino,
è certo, che a tempo
della Repubblica, e dell’ Imperio Romano veniva posto tra il Frontone, ed il
fiume Biferno, come apertamente si raccoglie da quanto si è detto non solo in
questo, ma anche negli altri Capitoli precedenti, cioè per traverso, tra
Cliternia, e Gerione, distante dal Biferno quattro miglia, da Cliternia posta a
Settentrione, dodici, e da Gerione a Mezzo giorno, quattro, dal fiume Fortore sedici, da Tea- no Apulo, miglia diciotto,
posto il suddetto fiume Fortore, e Teano Apulo dalla parte Orientale; e così Cicerone nella
XIV. pro Cluventio
parlando di questo Teano Apulo dice, che sia lontano da Larino decem, &
octo millia passuum. Che è quanto stimiamo sufficiente per l’effetto, di cui
si tratta , riserbandoci parlare più di proposito della sua forma, del
Pretorio, delle Terme, diversi Fonti, e altri edifizj civili, in questo medesimo lib.3, cap.10.
come pure della sua distruzione, e sico del moderno Larino nel lib.3. C.I.