Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino/Libro I/Della situazione, confini, ed estenzione de' frentani
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1. INtorno
a quest’altra controversia Storica, che riguarda la Situazione, i Confini, e
l’Estensione de’ Frentani : ritroviamo anche diversi sentimenti ; essendovi chi voglia
ristringerli tra il Tiferno, meglio detto Bifefrno, ed il fiume Sangro. Altri credono
stendersi dal Biferno al fiume Aterno, Oggi chiamato di Pescara ; ed altri con maggior largura dal fiume Frontone, oggi detto Fortore, al fiume Aterno. E chi dice, che Frontone
stia a mezzo giorno, e chi lo vuole all’Oriente de’ Frentani : e così poi, secondo la
diversità delle opinioni, varia anche la di loro
situazione circa gl’altri Poli, e contesta l’estensione de’ suoi confini, come
appresso.
2. Plinio lib.III. cap.II. vuole, che i Frentani dalla parte Orientale abbiano per confine il fiume Tiferno, che egli appella :
Flumen portuofum Frento, Theanum Apulorum, itemque Larinum, Cliternia, Tifernus
amnis : Inde Regio Frentana : E lo
stesso dice appresso al cap.12., dove vuole stendere questi Popoli Frentani dal fiume Tiferno al fiume Aterno, oggi detto di
Pescara, come sopra: Sequitur Regio quarta Gentium, vel fortissimarum Italia
- In ora Fretanorum a Tiferno fiumen Trinium portuofum
- Oppida Histonium, Buca, Ortona, Aternus amnis : di maniera che per qualche nota
Cluverio Ital. Antic. tom.2. lib.4. cap.9. pag.1205. tanto nel cap.11. quanto nel
cap.1 2. Plinio
asserisce, che il Confine Orientale de i Frentani fusse il Tiferno : Hic
- parla di Plinio - utrobique Tifernus amnis constituitur Frentanis, qui vulgo
nunc dicitur Bìferno : Dice però Plinio, che l’altro Confine, che è l’Occidentale de’ Frentani,
fusse il fiume Aterno, o
sia di Pescara Aternus amnis, come sopra.
3. L’Anonimo di Milano nel luogo cit. nel cap. preced. d. sect.22.
num.128. col.275. propone, se il Tiferno, oppure il Frontone
sia si confine Orientale de’ Frentani, ed esaminando l’articolo, conchiude, che
sia il Frontone, e fa vedere l’equivoco, che si prende da chi vuole abbracciare l’opinione di
Plinio, e che Plinio parla dopo la divisione d’Italia fatta a tempo di
Augusto : Tifernus - ne parla de’ Confini de’ Frentani - an Frento
amnis e nisi fines civiles, & novi variant naturales, & veteres, hi non
sunt immutandi ; at nulla ratio civilis suadet,
esse Tifernum, fed potius Frentonem, hunc ergo statuimus ab ortu . Namque certum
est, veteres Frentanos usque ad Frentonem , a quo sunt cognominati, fuisse protensos.
Apuli sane hi non erant, nam Apuli usque ad Frentanos, ut definit Strabo
lib.VI. p.565. Quim imo supra lib.V. p.482. Frentani Samnites Populi: Clarius in Textu
Greco Φρήντανοι
Σαμνικτον ιθν*. Gens Samnitica : & infra pag.
484. ab Apulis distinguuntur : ibi : Samnium est usque ad Frentanos, & Apulos :
Hinc recte Ptolomeus 3.1. Larinum inter Tifernum, & Frentonem Frentanis attribuit, non
Apulis : dissentit quidem suo more Plinius, quia Augusti sequitur divisionem, dum
lib.III. cap.12. Frentanos usque ad Tifernum sotum perducit: verum non sibi constans, & largior cap.11.
supra jam ad Frentonem perduxerat : Pergens enim ab Ortu ad Occasum scribit : Flumen
portuosum Frento : Theanum Apulorum : itemque Larinum , Cliternia Tifernus amnis, inde
Regio Frentana ex adverso paulo infra : Larinates cognomine Frentani : numquid duplex Larinum,
unum Frentanum , alterum Apulum ? Haudquaquam : Si fuisset, adnotasset Harduinus, libenter loca
multiplicans : ibì pag. 168. num.9. adnotat, Larinates a Frentone amne, de quo
proxime ante: Unde Urbs primaria. Frentanorum Larinum dicitur apud Caton. in Excerpt. Origin.
pag.163.
4. L’Anonimo di Milano adunque stabilisce il fiume Frento, oggi detta il
Fortore, che fusse il confine Orientale de’ Frentani, e che Plinio parli, seguendo la
divisione di Augusto, quando questa Regione ricevé una tale alterazione,
separandosi i Popoli Larinati dagli altri Frentani per mezzo del fiume Tiferno : e
insieme vuole, che il fiume Sangro
fusse il termine Occidentale, situando tra il Sangro, e il fiume Aterno i Marrucini, ove parlando del
Castaldato di Chieti sotto i Francesì a tempo di Carlo Magno, mentre regnavano in
Benevento i Longobardi, cosi egli al detto num.128. in princ. col. 275. Castaldatus
Theatensis, ubi antiquiori tempore inter Aternum, & Frentonem amnem jacebant
Marrucini, & Frentani : hi ad Ortum : illi ad Occasum.
5. Altri vogliono parimente, che questo confine Orientale
fusse il fiume Frento, oggi detto Fortore, ma poi lo (tendono fino al fiume Foro, e tra
questi Cluverio in detto tom, II. lib. IV. cap.9. p.1206. Terminum igitur
Frentani habuerunt ab Meridie Frentonem amnem
- ab Ortu aestivo mare superum : ab Occasu hiberno lineam a dicto Fonte ad Frentonis
Ripam, qua est medio itinere inter Oppida Serracapriola, & Dragonara, ductam.
6. Quanto al confine Occidentale degli antichi Frentani. Lucio Camarra de
Theat. Antiq. lib.I. cap.4. p.54. ributtando i centrarj, sostiene, che
fusse il fiume Aterno, esclusi totalmente i suoi Marrucini, e soggiugne, che
sia un sogno pretendere diversamente ; per la ragione, che i Marrucini non si fussero mai
stesi fino al Mare Superiore, o sia detto Mare Adriatico, ma che i Marrucini colla di loro Città Capitale, che è Chieti,
fussero luoghi mediterranei, non già marittimi : Nostram autem Urbem - parla di Chieti
- sua patria, in mediterraneis
esse locatam, ita ut necque ipfa Marrucina Regio mare attingat, quidquid alii
fomniaverint.
7. A ciò dire, si prevale dell’autorità di Pomponio
Mela, di Tolomeo, di Plinio : volendo Mela al lib.2. cap.4.
esclusi totalmente i Marruccini da i confini del Mare, laddove va notando i luoghi marittimi : Sinistram partem Carni, & Veneti colunt, & qui Togatam Galliam, tum Italici
Populi, Picentes, Frentani, Dauni, Apuli, Calabri, Salentini : e poi il
medesimo Camarra riflettendo cosi, soggiugne : Ecce tibi maritima ab Ora
exclusos omnino Marrucinos : Tolomeo fu di ciò così anch’esso : Marrucinorum mediterranea Theatea : e
Plinio al detto lib.III. cap.12. parlando di
questo confine Occidentale de’ Frentani, stabilisce, che fusse: Aternus amnis : onde il lodato
Camarra alla p.54. conchiude: Ex quibus clare satis patet, utrumque
Auctorem - parla di Plinio, e Mela - Frentanis
Aternum constituisse terminum ab Hadriano littore, exclusis penitus
Marrucinis.
8. Sigonio de sur. Antiq. Ital. lib.I. cap.12. non può parlare con maggior
espressione rispetto a i due confini Orientale, e Occidentale de’ Frentani : Sequuntur ad mare Frentani
usque ad Aternum amnem, a quo inde Picentes sunt: adeo ut inter Apulos, & Picentes nulli alii
Populi sunt interjecti, quam Frentani, e poi così conchiude in detto luogo :
Maneat ergo inter Apulos, & Picentes solos fuisse Frentanos. E al
cap.19. replicando lo stesso, dice, che i Marrucini non confinassero col Mare, ma che
fussero lontani dal medesimo, intermezzando i Frentani, sotto de’ quali
essi erano ne’ mediterranei: Vestinos autem cis Aternum sequuntur Marrucini, quorum caput
conslanti omnium testimonio Theate fuisse fertur : ex quo apparet, Marrucinos Frentanis non admodum procul a
mari fuisse subjectos. Certamente, che i Marrucini non erano molto lontani dal Mare Adriatico, ma non confinavano col Mare,
intermezzandosi una lingua de’ Frentani.
9. Ciò non ostante si rimuove Lucio Camarra dal
suo sentimento, con cui sosteneva, che il fiume Aterno, o
sia di Pescara, fusse il confine de’ Frentani, e a persuasione di Luca Olstenio
si
unisce con quello di Cluverio, e in detto lib.I. cap.4. pag.59. dice, che mentre egli
pensava su di ciò : Ecce incidentibus forte
hisce nostris dissertatiunculis in manus V. C. Luca Holslenii, quem doctissimum itineris
sui Italici Comitem appellavit Philippus Cluverius, monuit ma
virum illum eo in itinere oculatissime cum ipso observasse locos, sinesque omnes,
illamque littoris partem, quae inter Forum, & Aternum
est Marrucinis tribuisse quidquid in Tabula sensisset : suaserunt ergo me quoque,
relictisque Plinio, & Mela, ad vìros tantos descivi, non ob reverentiam modo, quam iis debeo, qui
Patria mea finium regundorum arbitri benignissimi ; verum etiam quod antiqui, quos laudabam
Scriptores terminum Frentanis Aternum
conflituisse potuerunt ; vel quia minimam ora partem ad Marrucinos pertinentem nihili
fecerint, ut alias diximus ; vel qui fluiviolus, qui nunc Forus per id aevum AnonymuSt ; vel demum quia
Aternnì haud longe ab eo dissitus, Romano in orbe
notior, celebriorque.
10. Ma se Lucio Camarra, per altro lodevole Scrittore ,
siasi ragionevolmente ritirato dal suo primiero sentimento coll’autorità di
Cluverio, o fusse di Luca Olstenio, e che niente vi abbia contribuito l’amore
di stendere i confini della sua Patria, lo rifletterà il prudente Lettore in
osservare le sue conghietture, e il credito degli Antichi, che dicono il contrario ; e Jo
stesso farà chiunque voglia dire, che i Marrucini giungessero al lito dell’Adriatico, e che
si separassero da i Frentani per mezzo del fiume Sangro: Non siamo però fuori di
scntimento in credere , che forse la diversità de’ tempi abbia anche variato
questi confini, e che i primi Frentani
si stendessero dal Frontone, oggi detto Fortore, fino al fiume Aterno, o sia di
Pescara ; essendosi veduto coll’autorità di valenti Scrittori, che il confine Orientale
fusse il Frontone, e l’Occidentale il fiume Aterno : e quando ciò sussista, l’estensione
de’ Frentani era di ottanta, e più miglia per lunghezza, e così dice anche Cluverio al tom.2.
lib.4. cap.9. cioè, che dal Frontone al fiume Aterno vi fusse il tratto di ottanta, e più miglia; benché egli
scguendo il suo sentimento, voglia interporvi dalla parte Occidentale altri Popoli:
Sane - queste
sono le sue parole - Vestini, Marrucinique per exiguam littoris partem tenuere :
At Frentani ad 80. millia passuum ab Aterno flumine usque ad Frontonem amnem, qui vulgo nunc dicitur Fortore.
11. E che che di ciò sia, quanto al di più per non opporci
all’evidenza del fatto, stimiamo non dover qui tralasciare di avvertire
l’abbaglio, che
si prende da Cluverio, o da altri, che vogliono sìtuare il Frontone, o sia Fortore da Mezzo giorno
de’ Frentani ; posciaché già si è veduto, che stia dalla parte Orientale ; e quando egli venga
situato per confine Orientale, facilmente con esso si regolano anche gli altri Poli ; cioè, che l’Adriatico
stia da Settentrione, il fiume Aterno, o sia di Pescara da Occidente, e che da Mezzo giorno
venissero fiancheggiati da i Sanniti, da i Peligni, e da i Marrucini : di questo
sentimento tra gli altri Antichi fu Tolomeo, e
tra’ Moderni l’Anonimo di Milano ; e lo
dimostra il fatto stesso, vedendosi coll’oculare inspezione il Frontone da Oriente, il fiume
Atcrno da Occidente, l’Adriatico da Settentrione, e da Mezzo giorno gli altri Popoli preaccennati
- e laddove
Cluverio, ed altri , che lo seguissero, credono diversamente, dobbiamo dire,
siano
cascati in questo fallo, forse per aver orientata la carta di tutta l’Italia, la quale
considerata tutta insieme, fa vedere il Mare Adriatico
verso l’Oriente estivo; e consideratolo verso la Puglia piana, passato il Monte Gargano, parimente
sembra l’Adriatico esserle più ad Oriente, siccome in fatti ivi ne ha molto.
12. Sopra di che consigliato il Signor D. Paolo Francone, in quel tempo
Marchese di Salciti, ora Principe di Ripabottone, che vuol chiamarla
Ripafrancona, dandogli il cognome della sua nobilissima Famiglia, come si dirà al 3. libro
cap.15. in parlarsi di questa Terra, luogo della medesma
Diocesi Larinese, Cavaliere egli ben noto tra gli eruditi Napolitani, ributta anche
esso il fentimento contrario, e dice, non sussiste, che il fiume Aterno, o
sia di Pescara stia dalla parte di Tramontana, situando l’Adriatico per Tramontana, O
sia Settentrione; e scrivendo dalla detta Terra della Ripa suo Feudo, dove in quel tempo
si ritrovava, cosi parla : Da tutti i Monti de’ Frentani, da’ quali si
scuopre l’ultimo lido
verso Tramontana, sì vede l’Adriatico Mare : e questo è il certo confine di Tramontana, come ha detto
Tolomeo, ed io ci ho fatto riflessìone, non solo dalla montagna della
Ripa, ove
sono, ma anche da quella di Salcito che sta sìtuata, per dir così, nel cuore
de’ Frentani, e sempre ho riguardato l’Adriatico a Tramontana, e ciò può
osservarSi da ciascuno.
13.- Si è detto, che i confini meridionali degli antichi Frentani furono i
Marrucini, i Peligni, i Sanniti ; ma niente di particolare fin dove si allargassero.
L’Anonimo di Milano nel luogo di
sopra più volte citato d.n.128. col.275. parlando del. Castaldato di Chieti, che fu
stabilito a tempo di Carlo Magno, del quale noi appresso al lib.2. cap.5. vuole, che
confinasse col
Castaldato di Alezeco, del quale parimente si parla appresso in d. lib.2. cap.3. E dubitando,
se Tri vento, che chiama Trigentum, venisse compreso tra i Frentani, a nò, conchiude,
definire non possumus. Stende poi questi confini al Sangro alla
destra: del fiume Trinio, o sia Trigno, distante sette miglia da Trigento, o
sia. Trivento, cala per il fonte del Trinio, e notando le Città, e luoghi degli antichi
Frentani, dice, che andavano a terminare al Frontone. Con minore oscurità ne parla
Cluverio d. tom.2. lib.4. cap.9.pag. 1206. volendo, che dal fiume Aterno
giungessero ad Forum amnem ad fontem usque, & lineam a dicto fonte ad Frentonis
ripam, qua est medio itinere inter Oppida Serracapriola, & Tragonara ductam. Quale linea,
di cui parla Cluverio
si vede già. tirata nella sua Tavola, che fa del Piceno, de’ Vestini, de’
Peligni, de’ Marrucini, e de’ Frentani tom.I. lib.2. cap.9., ed in detto tora.2.
lib.4. cap. 9. pag. I206. nota le terre, e luoghi degli antichi Frentani. A vista di tutto ciò è
incontrastabile, che tutte le Terre, e luoghi, che ora compongono la