Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino/Libro IV/Di Casale Alto

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Libro IV
Capitolo VII
§. II.
Di Casale Alto

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Libro IV - Del Monastero, e Badìa di S. Maria di Melanico Libro IV - Del luogo distrutto, chiamato Farato

11. PAndulfo, e Landulfo diedero facoltà all’Abate di S. Maria di Mellanico d’introdurre Vassalli ne’ vasti Territorj di Melanico, e Grisilio, figlio di Guglielmo concedé al medesimo Monistero un luogo chiamato Cafale Alto, così detto dalla sua situazione, come posto sopra un colle vicino al Regio Tratturo, e in confine del Territorio di S. Croce, luogo detto CovareIlo, al presente si dice Casalauto, parola corrotta. Egli è distrutto, supponiamo coll’abbandono del Monastero, fatto da’ Religiosi, e dalle tante sciagure di peste, guerre, e tremuoti, di quello specialmente che si descrive da S. Antonino, Arcivescovo di Firenze, che afflisse quasi tutta l’Italia, e sopra ogni altro moltissimi luoghi di questa Diocesi, come si dice in parlarsi di Larino, di Casacalenda, Ururi, S.Giuliano, e altrove, e si fa menzione di quello Casale in. detti Diplomi di Rugieri, e di Guglielmo, come pure in detta sentenza del Cardinal Lombardo, e Bolle di Lucio III. e Innocenzo IV. come sopra, e nel registro delle Arcipreture della

Diocesi si legge Archip. Casalis Alti : vacat.