Memorie storiche del Santuario della B.V. della Misericordia di Castelleone/VI

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VI - Entrate del Santuario

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V Preghiere divote
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CAPITOLO SESTO.



Entrate del Santuario.



§. I.

Beni stabili.


Il Santuario possiede al presente, pertiche 441 di terra, di qualità mediocre, con Caseggiato nel circondario della Villa della Misericordia, e trae da due livelli attivi, annue Milanesi Lire 50. Da questo reddito aver si dovrebbe, oltre le spese di riparazioni, tutto ciò, che abbisogna sì per lo stipendio al Signor Prefetto, ed al Sagrista, che per la celebrazione delle due Messe festive, e pel decoro delle Funzioni ordinarie. Troppo limitati perciò sarebbero i mezzi, coi quali sostenere il Santuario con quel decoro, e con quella magnificenza, con che tutto si sostiene.


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§. II.

Redditi eventuali.


Suppliscono a ciò tutto le rendite eventuali di elemosine, e di obblazioni spontanee, che si fanno dai Devoti; e molte se ne fanno, recandosi al Santuario da tutti quelli, che vi concorrono, d’ogni sorta di prodotti campestri, che si realizzano poi, e si riducono provvidamente a danaro dai Signori Reggenti. Non sono ancora di poco momento le elemosine secrete che si levano, tratto tratto, dalle Cassette esposte nel Santuario; come non sono poche le elemosine, che si raccolgono nella Chiesa, alla circostanza di qualche Triduo, o di altra Funzione. Sono di vantaggio ancora pel Santuario li Tridui, e le Funzioni ordinate, come si è detto, dai Divoti, e che sono frequentissime. Nei giorni poi anniversarj delle Apparizioni, le elemosine sono abbondanti più del solito; e, quando avvenne, che al Santuario siensi celebrate Solennità distinte; [p. 95 modifica]distinta ancora fu la elemosina raccolta, e così la Fabbriceria ebbe i mezzi non solo di riparare in modo decente il Fabbricato, ma ancora la Chiesa stessa, e provvederla di molti nuovi arredi a decoro delle Funzioni.


§. III.

Amministrazione.


Le rendite di questa Chiesa, prima che fosse conceduta ai Padri Agostiniani, erano amministrate da due probi Soggetti del Paese, chiamati Reggenti del Santuario; eletti e rinnovati ad ogni tre anni in Consiglio Comunale. Il Consiglio inoltre, nella circostanza di qualche fabbrica, deputava persone intelligenti e distinte della Reggenza a sorvegliarvi, lo che si pratica tuttora.

Nel 1616, ceduto il Santuario ai Padri Agostiniani, questi ne tennero l’amministrazione sino al 1781; e fu in questo frattempo, che dai Divoti ebbe la Chiesa i fondi, che al presente possiede.

[p. 96 modifica]Soppressi gli Agostiniani, e tornata per Sovrano Decreto l’amministrazione alla Comunità Patrona, come si disse più sopra, si tornò come prima ad eleggere i Reggenti, e ciò si è continuato sino al 1807.

In tal anno si emanò il Sistema Generale Governativo sulle Chiese e sui Santuarj; e riconosciutasi la Chiesa della Misericordia come Santuario; e quindi disponendosi nei Regolamenti relativi alle Fabbriceríe, che i Santuarj aver potessero Fabbricería distinta, si propose alla Superiorità Civile dalla Rappresentanza Comunale una Sestupla per la elezione di tre Fabbricieri; e questi Superiormente eletti ed istallati, ne assunsero l’amministrazione.

L’Ordine Governativo è tuttora vigente; e quindi dopo il quinquennio si rinnova la Fabbricería; la quale or dipendendo dalla Regia Delegazione, rende a questa, col mezzo della Rappresentanza Comunale, i conti annuali, ed elegge fuor dei suo seno, quando altrimenti non le piaccia, un Cancelliere ed un Tesoriere.

[p. 97 modifica]Se gli antichi Archivj non fossero in molta parte imperfetti, si potrebbe da questi trar la serie delle Reggenze, che si succedettero dal 1511 al 1616, cioè sino alla cessione del Santuario ai Padri Agostiniani; ma ciò non potendosi esattamente eseguire, non è almeno da ommettersi la Serie Cronologica de’ Signori Reggenti o Fabbricieri dal 1781, in cui tornò in possesso del Santuario la Comunità Patrona, sino a noi; e da questa serie Cronologica potranno così anche i Posteri conoscere sotto quali Reggenti o Fabbricieri furono fatte queste o quelle opere al Santuario, e quindi emulare lo zelo e la pietà de’ loro Maggiori.


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§. IV.

Serie Cronologica de’ Signori Reggenti dal 1781 al 1807.


1781.
1782.
1783.
     Signori:
Giuseppe Varischi.
Giambattista Comasino.
1784.
al
1792.
     Signori:
Paolo Venturelli.
Carlo Roncaglio.


più volte
confermati.
1793.
1794.
1795.
     Signori:
Angelo Biondi.
Carlo Roncaglio.
1796.
1797.
1798.
     Signori:
Dott. Franc: Giuseppe Vertua.
Carlo Ingegnere Venturelli.
1799.
1800.
1801.
     Signori:
Dott. Franc: Giuseppe Vertua.
Carlo Ingegnere Venturelli.
1802.
1803.
1804.
     Signori:
Carlo Ingegnere Venturelli.
Pietro Cogrossi.
1805.
1806.
     Signori:
Pietro Cogrossi.
Giuseppe Venturelli.


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§. V.


Serie Cronologica de’ Signori Fabbricieri sul vigente Piano Governativo dal 1807 al 1822.


1807.
1808.
1809.
1810.
1811.
     Signori:
Pietro Cogrossi.
Giuseppe Venturelli.
  Interinali sino all’esecuzione del Piano.
1812.
1813.
1814.
1815.
1816.
     Signori:
Luigi Landriani.
Tommaso Venturelli.
Pietro Locatelli.
Ing. Ant: Venturelli, Cancelliere.
1817.
1818.
1819.
1820.
1821.
     Signori:
Dott. Antonio Cogrossi.
Giuseppe Venturelli.
Pietro Locatelli.
Ing. Ant: Venturelli, Cancelliere.
1822.
 sino
a tutto
    il
1826.
     Signori:
Pietro Cogrossi.
Giuseppe Venturelli.
Giuseppe-Andrea Locatelli.
Ing. Ant: Venturelli, Cancelliere.