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Misera Pastorella

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Giovan Battista Catena

XVI secolo Indice:Zappi, Maratti - Rime II.pdf Canzoni Letteratura Misera Pastorella Intestazione 7 maggio 2025 75% Da definire

Più mi sprezzi, io più t'amo, e t'adoro Affanni miei lasciatemi
Questo testo fa parte della raccolta Rime d'alcuni Arcadi più celebri


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VI.

     MIsera Pastorella,
          Che il gregge suo smarrì,
          Teme la notte, e ’l dì,
          Del lupo traditor.
     5Si duol della sua Stella,
          Or che trovar non può
          La pace, che provò
          Tra l’erbe, e tra li fior.
Infelice Dorinda,
     10Mentre il dolore a sospirar t’invita
     Senza il tuo gregge amato,
     Che far potrai, quì sola al Monte, al Prato?
     Farai di Rose intanto, e di Viole
     Vago serto gentil, finchè all’Occaso
     15Co’ suoi biondi destrier ritorni il Sole,
          Vorrei quel fiore,

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               Che serba in se.
               Tutto il candore
               Della mia fè.
          20Il giglio è grato,
               Degno è di me;
               Di questo Prato
               Pregio si fè.