Monete dei romani pontefici avanti il mille/Presentazione

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Presentazione

../ ../Introduzione IncludiIntestazione 19 agosto 2021 100% Da definire

Monete dei romani pontefici avanti il mille Introduzione

[p. 9 modifica] [p. - modifica]Fra le tante zecche che lavorarono in Italia dai tempi di mezzo al presente, è fuor di dubbio che tiene il primato quella dei papi in Roma, essendochè cominciando essa nel secolo VIII continua sino ai nostri giorni, coll’interruzione però di un secolo e mezzo, cioè dal finir del XII alla meta del XIV, durante il qual tempo lavorò detta zecca a nome del popolo romano, che quasi nullo avea ridotto in questa città il dominio dei pontefici.

Per causa di questa lacuna, in due distinte serie usasi di classificare le monete papali: la prima dalla seconda metà del secolo VIII alla prima del XII, e la seconda dal principio del XIV al tempo presente.

Questa seconda serie venne già dallo Scilla descritta, cominciando dall'anno 1303 sino al 1715 1, indi dal Fioravanti con disegni pubblicata ma condotta solamente al 1534 2 e or son dieci anni dal Cinagli nuovamente descritta e continuata sino ai nostri giorni 3, ed oltre queste da altri ne vennero fatte alcune parziali pubblicazioni, ma che tralascio di citare per la loro poca entità.

[p. - modifica]Per quanta spetta alle monete battute dai papi prima della seconda metà del secolo xii, già sin dal finir del secolo xvii alcune ne furono edite dal francese Le Blanc4, indi nel 1709 un bel seguito dal Vignoli ne venne pubblicato5, e che venticinque anni dopo il Fioravanti con molte aggiunte ristampò6. Il Muratori nella sua Dissertazione sulle zecche d’Italia copiò questo lavoro accrescendolo di tre quattro pezzi7, il quale dall’Argelati alcuni anni dopo venne inserto nella sua raccolta8.

Il Garampi, tolta occasione dalla illustrazione d’un nuovo denaro di Benedetto III9, in una tavola pubblicò una quindicina di queste monete parte inedite e parte corrette, le quali dall’Argelati con assai mediocri intagli vennero anche riprodotte10.

Le monete dai suddetti pubblicate tutte od in parte le troviamo riportate dall’Acami11, dal Vettori12, dal Fontanini13, e da qualche altro autore anteriore al nostro secolo, nel quale il Cinagli 14 tutti supera e per la quantità che ne descrisse e per la miglior loro classificazione; però molto ancora rimaneva a farsi sopra di esse, ed il S. Quintino colla sua solita critica ed esattezza ne aveva già un gran numero fatte disegnare e sopra tavole di rame incidere con intendimento di corredarle di una illustrazione, quando la morte che da alcun tempo sentiva avvicinarsi, e che con rincrescimento di tutti ce lo tolse nell’anno scorso, fu causa che di sì desiderato lavoro appena ideatone un abbozzo l’abbandonasse, lasciandolo colle tavole incise a suoi eredi.

Da questa dotta persona eccitato io negli ultimi tempi della sua vita ad intraprendere questa pubblicazione, volentieri per quell’amore che porto alla numismatica, e sopratutto all’italiana, mi vi accinsi, quanti disegni mi venne fatto di raccogliere colla maggior esattezza facendo intagliare sul rame, e procurando con tutto lo studio possibile di ben classificarle ed illustrarle, [p. - modifica]facendo principio dalla seconda metà del secolo viii e terminando cogli ultimo anni del x, quando propriamente ha fine questa preziosa serie, non trovandosi più indi, per quanto a me consta, che tre pezzi i quali non tralascio di aggiungervi, affinchè sia per quanto sta da me essa completa.

Questo lavoro qualunque sia, desidero che serva d’eccitamento ai raccoglitori e studiosi delle monete italiane, affinchè mettano ogni impegno ed attenzione per scoprire i denari che devono dai papi che vissero dal 1000 al 1150, o almeno da una buona parte di essi, essere stati battuti in Roma, e dei quali appena due se ne hanno, e così riempiere tale lacuna, lasciando ad altri portare a tutto il suo compimento la più ricca e bella serie di monete che vanti l’Europa.

Note

  1. Breve notizia delle monete pontificie antiche e moderne sino alle ultime dell’anno xv di Clemente XI. Roma 1715. 4°
  2. Antiqui romanorum pontificum denarii a Benedicto XI ad Paulum III. Romae 1738. 4°
  3. Le monete dei papi descritte in tavole sinottiche. Fermo 1848. fol.
  4. Traité historique des monnoyes de France. Amsterdam 1693. 4°
    Dissertation historique sur quelques monnoyes de Charlemagne, de Louis le Debonnaire, de Lothaire, et de leurs successeurs frappées dans Rome. Amsterdam 1692. 4°
  5. De antiquioribus pontificum romanorum denariis. Romae 1709. 4°
  6. Antiquiores pontificum romanorum denarii. Romae 1734. 4°
  7. Antiquitates Italicae medii aevi, Tom. II. Mediolani 1739. fol.
  8. De monetis Italiae, Tom. I. Mediolani 1750. 4°
  9. De nummo argenteo Benedicti III. Romae 1749. 4°
  10. De monetis Italiae, Tom. III. Mediolani 1750. 4°
  11. Dell’origine ed antichità della zecca pontificia. Roma 1752. 4°
  12. Il fiorino d’oro antico illustrato. Firenze 1738. 4°
  13. Discus argenteus votivus veterum christianorum Perusiae repertum. Romae 1727. 4°
  14. Le monete dei papi descritte ecc.