Ninfa cortese
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CANZONETTA.
Ninfa cortese
Col gentil dardo
D’un dolce sguardo questo sen ferì;
E poi distese
5Verso la piaga
Sua mano vaga, ed il mio cuor rapì.
Cuore infelice,
Povero cuore
Con che dolore il suo Signor lasciò!
10Or chi mi dice,
Or chi mi addita
Dov’ella è gita, e dove lui portò?
Giacch’ei sen gìo
Fuor del mio seno
15Sapessi almeno ora dov’è, che fa!
Nè chiedo al rio
Nè chiedo al fonte,
Al piano, al monte, e nulla parte il sa.
Ninfe, e Pastori,
20Che quì sedete,
Voi lo sapete lo mio cuor com’è:
Cinto d’ardori,
Pieno è di fede;
Deh chi lo vede lo riporti a me.
25Ma, oh Dei, che ascolto!
Odo una voce,
Dirmi feroce in van lo cerchi tu:
Clori l’ha tolto,
E Amor sel tiene,
30Sei fuor di spene di vederlo più.