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Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano)/N. XX

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N. XX, maggio 9, Torino

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N. XIX N. XXI
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N. XX.
Monit. N. 109

Torino 9 maggio ore 9,55 ant. – I nemici pare dirigansi su Ivrea per la strada della Serra. Avvicinansi nuovamente alla sponda sinistra del Po.

Jeri ne giunsero a S. Nazzaro 15,000 avviandosi verso Valenza per la Pieve del Cairo; 4,000 a Mezzanbigli. [p. 12 modifica]

Gli Austriaci fecero saltare in aria i due primi archi della sponda sinistra del ponte di Valenza.


Tre Bollettini pervenuti dal Quartiere
Generale Principale a San Salvadore.


7 Maggio 1859.

Jeri mattina il generale Cialdini eseguiva una sortita dalla piazza di Casale e prendeva al nemico un grosso convoglio di bestiame che esso aveva raccolto.

Erano 64 bovi, 283 vacche, 51 Manzi, 54 Vitelli, 2 Montoni, 6 Tori e 10 Cavalli; in tutto 470 capi di Bestiame! In questa sortita rimasero feriti un ufficiale e tre soldati.


Una recognizione spedita da Alessandria constata che il nemico aveva abbandonato nelle ore pomeridiane Castel Nuovo Scrivia, Casei, Alzano e Molino de’ Torti dirigendosi verso Gerola.

Gli avamposti che il nemico aveva verso Voghera, Pontecurone e Tortona si ripiegarono frettolosamente quando le truppe della nostra seconda divisione si presentarono sulla Scrivia, lasciando cinque prigionieri nelle nostre mani.

Il ponte della Strada ferrata sulla Scrivia fu compiutamente dai nostri riparato ed il ponte di legno ristabilito per la metà della [p. 13 modifica]sua larghezza in modo che si può passare con carri e cavalli.


Da fonte sicura risulta che gli Austriaci hanno ripassato il Po sul ponte che essi avevano gettato presso Gerola. Il passaggio delle truppe cominciò alle tre e mezza del pomeriggio del 6 e durò fino alle due dopo mezza notte.

Il nemico ha trasportato seco i viveri e gli oggetti requisiti. Terminato il Passaggio, il nemico ha disfatto il ponte. Esso si mantiene tuttora nel basso sulla sponda sinistra del Po.

D’ordine di S. M.
Il luogotenente Capo dello Stato Maggiore
della rocca