Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano)/Proclama 27 aprile 1859 (Vittorio Emanuele II)

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Vittorio Emanuele II di Savoia

Proclama alle Truppe 27 aprile 1859 ../Proclama 29 aprile 1859 (Vittorio Emanuele II) ../Ordine del giorno 29 aprile 1859 (Cialdini) IncludiIntestazione 20 maggio 2011 100% Storia

Proclama 29 aprile 1859 (Vittorio Emanuele II) Ordine del giorno 29 aprile 1859 (Cialdini)

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N. II.
Monit. N. 99

Proclama alle Truppe. – Soldati! L’Austria che ai nostri confini ingrossa gli eserciti, e minaccia d’invadere le nostre terre, perchè la libertà qui regna con l’ordine, perchè non la forza ma la concordia e l’affetto tra popolo e sovrano qui reggono lo Stato, perchè qui trovano ascolto le grida di dolore d’Italia oppressa: l’Austria osa intimare a noi, armati soltanto a difesa, che deponiamo le armi e ci mettiamo in sua balìa.

L’oltraggiosa intimazione doveva avere condegna risposta. Io la ho disdegnosamente respinta.

Soldati! Ve ne do l’annunzio, sicuro che farete vostro l’oltraggio fatto al vostro re, alla nazione. L’annunzio che vi do, è annunzio di guerra. All’armi dunque, o soldati!

Vi troverete a fronte di un nemico che non vi è nuovo; ma s’egli è valoroso e disciplinato, voi non ne temete il confronto, e potete vantare le giornate di Goito, di Pastrengo, di Santa Lucia, di Sommacampagna, di Custosa stessa, in cui quattro sole brigate lottarono tre giorni continui contro cinque corpi d’armata.

Io sarò vostro duce. Altre volte ci siamo conosciuti con gran parte di voi nel fervore delle pugne; ed io, combattendo a fianco del [p. 110 modifica]magnanimo mio genitore, ammirai con orgoglio il vostro valore.

Sul campo dell’onore e della gloria, voi, son certo, saprete conservare, anzi accrescere la vostra fama di prodi.

Avrete a compagni quegli intrepidi soldati di Francia, vincitori di tante e segnalate battaglie, di cui foste commilitoni alla Cernaia, e che Napoleone III, sempre accorrente là dove vi è una causa giusta da difendere e la civiltà da far prevalere, c’invia generosamente in aiuto in numerose schiere.

Movete, dunque, fidenti nella vittoria, e di novelli allori fregiate la vostra bandiera; quella bandiera che co’ tre suoi colori e coll’eletta gioventù, qui da ogni parte d’Italia convenuta e sotto a lei raccolta, vi addita che avete a còmpito vostro l’indipendenza d’Italia: questa giusta e santa impresa, che sarà il vostro grido di guerra.

Torino, 27 aprile 1859.