Novelle (Bandello, 1853, III)/Parte II
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Matteo Bandello - Novelle (Vol. III) (1853)
Parte II
| Parte II - Novella XXVIII | ► |
Indice
- Il giudice di Lucca si giace con una donna, e fa metter in prigione il marito di quella: con vani accidenti

- Carlo Savonaro fa una beffa allo zio, e fassi consigliere di Tolosa con i danari del zio.

- L’abbate di Begne fa una musica porcellina, e prontamente risponde al suo re, e si libera da una domanda

- Amore di messer Gian Battista Latuate, e l’errore ov’era intricato; con l’arguta risposta della sua innamorata

- Varii accidenti avvenuti ad un giovine in amore; e d’un pazzo

- Infortunato ed infausto amore di madama di Cabrio provenzale con un suo procuratore, e morte di molti

- Francesco Frescobaldo fa cortesia ad uno straniero, e ne ben rimeritato, essendo colui divenuto contestabile d’Inghilterra

- Un gentiluomo navarrese sposa una, che era sua sorella e figliuola, non lo sapendo

- Nicuola, innamorata di Lattanzio, va a servirlo vestita da paggio, e dopo molti casi seco si marita; e ciò che ad un suo fratello avvenne

- Odoardo III re d’Inghilterra ama la figliuola d’un suo soggetto, e la piglia per moglie

- Temeraria presunzione d’uno innamorato, e la morte di quello, perchè strabocchevolmente e senza consiglio si governò

- Una donna, stata lungo tempo concubina d’un prete, avuta da quello licenza, s’appicca nella propria camera d’esso prete

- Una virtuosa giovane, veggendosi abbandonata dal suo amante, s’avvelena, secondo il parer suo, bevendo un’acqua non velenosa

- Uno, di nascoso, piglia l’innamorata per moglie, e va a Baruti. Il padre della giovane la vuol maritare; ella di dolore svenisce, e per morta è seppellita. Quel dì medesimo ritorna il vero marito, e la cava della sepoltura; e si accorge che non è morta; onde la cura, e poi le nozzi solenni celebra

- Pietro Simone in Zelanda con astuzia piglia per moglie la figliuola del suo nemico, e con lui fa la pace

- Inganno della reina d’Aragona al re Pietro suo marito, per aver’da lui figliuoli

- Amore di don Giovanni di Mendozza e della duchessa di Savoia, con vari e mirabili accidenti che v’intervengono

- Giocosa astuzia di don Bassano a liberarsi dal suo vescovo, che lo voleva incarcerare, per praticare con le monache

- Atto memorabile di Massimiliano Cesare, che usò verso un povero contadino nella Magna, essendo alla caccia

- Piacevole e ridicolo inganno usato da una gentildonna ad un suo amante, che teneva alquanto dello scemo

- Piacevol beffa d’un religioso conventuale, giacendosi nel monastero con una meretrice

- Clemenza d’un lione verso una giovanetta, che gli levò un cane fuor degli unghioni, senza ricever nocumento alcuno

- Arnaldo trombetta perde quanto ha a primiera, ed al correr dell’anello guadagna assai più, e si rimette in arnese

- Isabella da Luna spagnuola fa una solenne burla a chi pensava di burlare lei

- Maomet africano signore di Dubdù vuol rubare a Saich re di Fez una città, e il re l’assedia in Dubdù, e gli usa una grandissima liberalità

- Giacomo Bellini senza cagione diventa geloso della moglie, e spesso le dà delle busse; onde ella lo manda a Corneto

- Lione Aquilino con astuzia tanto fa, che possiede la donna amata: ove intervengono diversi accidenti

- Seleuco re dell’Asia dona la moglie sua al figliuolo, che n’era innamorato, e fu scoperto dal Fisico gentile con ingegnosa invenzione

- Infelicissimo amore di due dame reali, e di due giovini cavalieri, che miseramente furono morti

- Uno si giace con la propria moglie, non conosciuto da lei, ed insegna altrui a far il medesimo assai scioccamente

- Niccolò senese, dalla sua innamorata disprezzato, per disperazione, da se medesimo si impicca

- Sciocca semplicità d’un Tedesco, che avendo mandato il padrone a Corneto, glielo manifesta con sue sciocche parole
