O Gente d'Israello afflitta e mesta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Domenico Clementi
VIII
O Gente d’Israello afflitta e mesta,
Che piagni dell’Eufrate in sulla riva,
Della bella Sion mentre si desta
Nel tuo pensier l’immagine più viva,
5Frena il dolor; la lieta notte è questa,
Che la tua spenta libertà ravviva:
Poichè cinto vedrai di mortal vesta
Chi a te il sentiero in mezzo all’onde apriva.
Ma tu folle, ed ingrata, oh quale, oh quanto
10Farai del tuo Signore orrido scempio,
Del tuo Signor, che desiasti tanto!
Onde fatta ad altrui misero esempio,
Serva n’andrai; nè più speri il tuo pianto
Scettro, Profeti, Sacerdoti, e Tempio.