Ode a Roma

Da Wikisource.
greco

Erinna Antichità 1817 Luigi Ornato poesie/Scritture di donne letteratura Ode a Roma Intestazione 26 maggio 2009 75% poesie

Traduzione dal greco di Luigi Ornato (1817)
Antichità

 
Donna dei prodi, salve, o tu di guerra
Prole, cui cinge serto d’ôr la chioma,
Emulatrice de l’Olimpo in terra,
                        Possente Roma!

5Salve, o cui sola concedea l’Eterno
Scettro infrangibil da destino avverso,
Perchè si stenda l’immortal governo
                        Su l’universo!

Curvan la terra, e il mar fremente il dorso
10Sotto il gran pondo de le tue catene;
Tu le cittadi con sicuro morso
                        Reggi ed affrene:

E il Tempo anch’ei, lo struggitore, il fero
Trasformator d’ogni terrena cosa,
15Aura seconda al tuo crescente impero
                        Negar non osa!

Madre tu sola di guerrieri al mondo,
Germe produci di sublimi eroi,
Qual Cerer tragge da terren fecondo
                        20I frutti suoi.

R.2


Note

  1. Questa è l'Ode d'Erinna, che taluni han creduto intitolata alla Fortuna.
  2. Pubblicata dalla vedova Pomba e Figli in Torino nel 1817 nella breve Scelta di poesie tratte in volgare dal greco, dalla quale abbiam cavata quest'ode e il poemetto di Museo, siccome le migliori versioni di questi due componimenti che da noi si conoscano.