Odi (Anacreonte)/Ode LVII

Da Wikisource.
Ode LVII

../Ode LVI ../Ode LVIII IncludiIntestazione 31 agosto 2011 100% Poesie

Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode LVII
Ode LVI Ode LVIII

[p. 98 modifica]

SOPRA SE STESSO.


ODE LVII.


Presto, fanciullo, recami
     Quel concavo bicchier:
Su via, di vin ricolmalo,
     4Ch’io voglio a un fiato ber.

Ma pria, con dieci calici
     Di cristallino umor
Le cinque tazze tempera
     8Del porporin liquor.

L’ardore insopportabile
     Che Bacco accende in sen,
Potrò, se non estinguere,
     12Così calmare almen.

Udisti? o vago giovane.
     Deh recami il bicchier;
Ma di quel vin ricolmalo,
     16Ch’io possa a un fiato ber.

[p. 99 modifica]


Senza rumore e strepito
     Il vin dobbiamo usar:
Lungi da noi lo Scitico
     20Costume d’altercar.

Fra gl’inni e i lieti cantici
     Beviamo ognor così,
Beviamo ognor con regola
     24Fino all’estremo dì.