Odi (Anacreonte)/Ode XXIX

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Ode XXIX

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode XXIX
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AL PITTORE CHE DIPINGA BATILLO.


ODE XXIX.


Buon Pittor, com’io t’insegno,
     Deh mi pingi il vago aspetto
     Di Batillo mio diletto,
     4Che in bellezza egual non ha.
Fa’ la chioma rilucente,
     Dentro oscura e fuori bionda,
     Che in anelli si diffonda
     8Per le spalle in libertà.

Sotto fronte delicata
     Piega in arco il ciglio altero:
     L’occhio sia vivace e nero,
     12Che minacci, e desti amor.
A Gradivo, a Citerea
     Rassomigli e l’occhio e il ciglio;
     Ma che il cor resti in periglio
     16Fra la speme e fra il timor.

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Come rosa verginella,
     Sia la guancia colorita,
     Di lanugine vestita
     20Come pomo porporin.
Spiri questa e quella gota
     Verecondo un bel rossore,
     Che in ogni alma, in ogni core
     24S’apra incognito cammin.

Quel bel labbro tumidetto,
     Quel bel labbro sì facondo,
     Io diffido, io mi confondo,
     28Disegnarti, o buon Pittor.
Basta, ascolta: esprimer dei
     Un’immagine che tace;
     Ma il silenzio sia loquace,
     32Ma tacendo parli ancor.

Lascia il volto: il collo bianco
     Vinca quel del vago Adone;
     Nel difficil paragone
     36Tutto adopra il tuo Saper.
Abbia il petto, abbia le mani
     Bianche, picciole, gentili,
     Ed a quelle sien simili
     40Del celeste Messaggier.

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A Polluce egual, dipingi
     Il bel fianco rilevato,
     E si vegga effigiato
     44Il bel grembo, a Bacco egual.
Su quel fianco, da cui spira
     Nuovo ardor, delizie nuove,
     Già d’Amor pronto alle pruove
     48Pingerai l’amico stral.

Troppo l’arte è invidiosa,
     Se da lei non t’è permesso
     Co’ colori a un tempo stesso
     52Anche gli omeri mostrar.
Il bel piè.... ma che favello,
     Se già veggo io quì l’immago?
     Dammi questa, e sarò pago;
     56Chiedi poi che sai bramar.

L’armi togli a questo Apollo
     Che dipinto hai tu per Samo,
     E l’immagine ch’io bramo
    60Di Batillo allor sarà.
Giunto a Samo un giorno poi,
     Di Batillo al fianco al collo
     Rendi l’armi, e allora Apollo
     64Quest’effigie tornerà.