Or che spunta nel Prato fresc'erbetta
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IX.
Or che spunta nel Prato fresc’erbetta,
Che dolce pascer fa la pecorella,
Che bel goder questa stagion diletta,
Che bel sentir cantar la Pastorella
5Al suon d’umil zampogna
Silvio cantava, e la sua vaga Clori
Mentre ascosa sedeva
Con eco di sospir gli rispondeva.
Poi tutta vezzo, e brìo
10In bianca gonna onestamente altera
S’alzò la Bella, e disse: Silvio, addìo.
»Deh perchè tacque, e ricompose il velo?
Che Silvio, a tali accenti,
Più che nel Prato, esser credea nel Cielo.
15Qual Nocchier,che ’l caro lido
Mentre afferra, un vento infido
Lo rispinge in alto Mar;
Tal ei misero, e soletto,
Senza il vago amato oggetto,
20Sciolse in pianto
Il dolce canto,
E si pose a sospirar.