<dc:title> Or sì, Parma, tu dei a fronte amica </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Carlo Innocenzo Frugoni</dc:creator><dc:date></dc:date><dc:subject>Sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Or_s%C3%AC,_Parma,_tu_dei_a_fronte_amica&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20220406175847</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Or_s%C3%AC,_Parma,_tu_dei_a_fronte_amica&oldid=-20220406175847
Or sì, Parma, tu dei a fronte amica Carlo Innocenzo FrugoniZappi, Maratti - Rime I.pdf
Or sì, Parma, tu dei la fronte amica
Velar di gemme e d’ostro: or sì tu dei
L’elmo di penne folto, e l’asta antica
Lieta scotere al suon de’ versi miei. 5Udiro i giusti voti i sommi Dei,
Cui più bearti fora omai fatica:
Oggi è il natal di Carlo: oggi tu sei
Salda contra ogni infesta età nemica.
Volgiti all’almo dì, che i bianchi vanni 10Folgoreggiando batte, e ti ripara
Sì riccamente de i sofferti danni;
E digli: O sempre sacra, o sempre chiara
Luce, lassù per l’altre vie degli anni,
Deh mille volte il bel ritorno impara!
Note
↑Celebrandosi il compleanno di Carlo infante di Spagna Duca di Parma.