Orlando furioso (sec. la stampa 1532)/Canto 2

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Canto 2

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Canto 1 Canto 3

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CANTO SECONDO


 [1]

I
ngiuſtiſſimo Amor perche ſi raro

     Corriſpondenti fai noſtri deſiri:
     Onde perfido auuien che t’e ſi caro
     Il diſcorde voler ch’in duo cor miri?
     Gir non mi laſci al facil guado e chiaro
     E nel piu cieco e maggior fondo tiri,
     Da chi diſia il mio amor tu mi richiami
     E chi m’ha in odio vuoi ch’adori & ami.

 [2]
Fai ch’a Rinaldo Angelica par bella
     Quādo eſſo a lei brutto e ſpiaceuol par̄
     Quando le parea bello e l’amaua ella
     Egli odio lei quanto ſi puo piu odiare,
     Hora s’affligge indarno: e ſi flagella:
     Coſi renduto ben gli e pare a pare
     Ella l’ha in odio, e l’odio e di tal ſorte
     Che piu toſto che lui vorria la morte.

 [3]
Rinaldo al Saracin cō molto orgoglio
     Grido, scendi ladron del mio cauallo,
     Che mi ſia tolto il mio patir nō ſoglio
     Ma ben fo a chi lo vuol caro coſtallo:
     E leuar queſta dōna anco ti voglio
     Che ſarebbe a laſciartela gran fallo:
     Si perfetto deſtrier, dōna ſi degna
     A vn ladron nō mi par che ſi cōuegna.

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 [76]
Non come volſe Pinabello auenne
     De l’Innocente giouane la ſorte,
     Perche giū diroccando a ferir venne
     Prima nel fondo il ramo ſaldo e ſorte,
     Ben ſi ſpezzo: ma tanto la ſoſtenne
     Che ’l ſuo fauor la libero da morte,
     Giacque ſtordita la Dózella alquanto,
     Come io vi ſeguiro ne l’altro canto.