Osservazioni di Giovanni Lovrich/De' Costumi de' Morlacchi/§. 13. Armi

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§. 13. Armi

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§. XIII.

Armi.

L
A naturale ferocia de’ Morlacchi, e la grande propensione alla guerra non devono far comparire strano, ch’essi neppur in Chiesa vadin, senza essere muniti delle loro armi. Queste sogliono essere un coltelaccio, detto nosc, che ripongono tra la fascia, e la giubba colla guaina di ottone adorna alle volte di pietre false, ed una catena dello stesso metallo, che gira attorno la guaina, perchè non la si distacchi dalla fascia: una, o due pistolle ai fianchi, o dietro la schiena, ed anche queste riposte tra la fascia, e la giubba, ed oltre tutto questo talora lo schioppo, che se lo portano in ispalla. Le capanne de’ più miseri si vedranno bene, spoglie di tutto, ma non vi sarà esempio, ch’esse sieno prive d’armi, quando non venissero tolte per ordine di alcuni ministri, che vogliono essere pagati con esse de’ processi, se a caso i Morlacchi non avessero a pagar con altro. Egli è un atto di barbara indiscrettezza spogliarli di ciò, che serve loro di difesa in tempo e di pace, e di guerra. Ovidio parlando delle armi, che questa Nazione usava a tempi suoi, confessa, che anche allora tutti erano ben proveduti.
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     In quibus est nemo, qui non choriton, & arcum,
          Telaque vipereo lurida felle gerat

E poco più sotto

          Dextera non segnis fixo dare vulnera cultro,
               Quem vinctum lateri barbarus omnis habet.

Trist. Eleg. 6.

Conservansi ancora delle armi antiche, di cui i Morlacchi non fanno grande uso. Queste sono una specie de’ martelli co’ lunghi manici, da loro detti Chiulumi. Dello stesso gusto vi sono alcune accettine, che spesso si trovano scolpite ne’ sepolcri di qualche antico Campione, ed altre tali; non accettuando le freccie, che avanti l’uso dello schioppo non erano armi mal intese.

Le Feste, che i Morlacchi non credono santificare, se non si ubbriaccano a meraviglia, quanto bene le consacrerebbono coll’esercizio delle armi, se vi fosse chi loro lo insegnasse. Questo sarebbe dovere de’ rispettivi Capi de’ Territorj, ma converrebbe, ch’essi fossero bene istruiti (se mai nol sono, di che non è lecito a dubitare) avanti d’insegnare agli altri. In questo modo, i Morlacchi diverrebbono una truppa de’ disciplinati, e valorosi Soldati, senza dispendio Pubblico, e senza un menomo pregiudizio ai loro lavori di Campagna. Ne risulterebbe poi un altro bene, che si ubbriaccherebbono meno, e per conseguenza vi sarebbon meno uccisioni.