Osservazioni di Giovanni Lovrich/Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi/§. 11. Delle Rovine di Gardun

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§. 11. Delle Rovine di Gardun

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Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi - §. 10. Della Campagna di Sign De' Costumi de' Morlacchi
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§. XI.

Delle Rovine di Gardun.

U
N miglio all’incirca sopra Trigil, era situata una Città, che ora è la Villa di Gardun, di cui si perdette il nome, e quasi quasi le rovine insieme. Prescindendo dalla purità dell’aria, che quì è poco sana, io trovo poche Città ne’ luoghi montuosi, [p. 64 modifica]che potessero situarsi in un sito più ameno di questo. Chi la osserva dal basso, pare che la sia posta sopra la vetta di un monte, e quando si arriva alla cima, all’improvviso si presenta un bel colpo di occhio di una spaziosa, e dilettevole campagna, su cui stando si gode la veduta del corso della Cettina. Le rovine dimostrano, che questa Città sia stata molto estesa, e convien ella fosse in somma considerazione a’ tempi de’ Romani, giacchè in poca distanza vi sono alcuni avvanzatizj di un Ponte, che passava sopra il Fiume, e le vestigia di una strada, che forse conduceva alla Città stessa. Non si à la consolazione di veder fra queste rovine, che un sotterraneo condotto, di cui la bocca sussiste ancora nel suo stato primiero, che molto addentro internasi nella Città, e comparisce essere stato un ricettacolo per iscolar le acque, o le immondizie. Alcuni basso-rilievi furono quì trovati, non à molto, che dimostrano più tosto di essere maltrattati dalle ingiurie del tempo, che di essere lavorati di gusto cattivo. Molte cose di pregio, a mio credere, si potrebbon trovare scavando. Delle innumerabili Iscrizioni, che quivi si disotterrarono, appena ebbi la sorte di trovar la seguente, mal conservata, e mancante, incassata nelle muraglie di una casa.
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I. O. M.
ET GENIO
MI P. P. I. M. P.
STIL. BENEVENTO
VITALI. 7. COH.
— — — —   —
V. L. P. IMP DN.
_ _ _ _ _ _ ET.
TITIANO COS.
III NON IANUA
SIG. EQUIT.

Tutte le altre Lapide, secondo la usanza comune della barbarie Religiosa, servirono alla fabbrica della Chiesa di S. Michele di Trigl, ultimamente fatta. Il Fortis dice, che una volta in questi contorni forse sorgeva Tilurium. Io non ò ragione per poter abbracciar, o rigettar simil supposizione. Ma sembrerebbe, che Tilurium fosse stata quella Città, che fu poi chiamata Cettina, per la somiglianza, che à col nome di Tilurus. E se potessimo credere, che il Fiume abbia preso la denominazione dalla Città, come Tilurus Fiume si convertì in Cettina Fiume, così anche sarebbe ragionevole, che Tilurium Città si fosse convertita in Cettina Città, di cui è difficile negar la esistenza, come vedemmo da principio.

Poco sotto alla Villa di Gardun eravi una volta la Fortezza di Nutiak, ora distrutta, che il P. Coronelli, citato dal Fortis, stropiando il vero nome la chiama Nojac, segnando ch’ella fu presa a’ Turchi dal Generale Valiero del 1685, ma malamente la ripone nel luogo, ove sono adesso le rovine di Æquum. [p. 66 modifica]

Fin quì si estendeva una volta il Contado della Cettina, cominciando dalle sue sorgenti. Io quì fisso i limiti delle mie osservazioni, nè la brevità del tempo, anche volendo, mi avrebbe permesso di andar innanzi. Frattanto passerò a parlare de’ costumi de’ Morlacchi.