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cantare primo 97


24
— Questo sará un sogno da dovero?
— Faccián la prova? — E poi qual cosa fia? —
Fecion la prova e viddon ch’era vero;
e inverso Roma pigliaron la via.
Quel della borsa pagava l’ostiero,
quando avevan mangiato all’osteria.
Stettono a Roma circa quattro mesi,
poi terminoron di mutar paesi.
25
Partissi prima quel ch’avea la borsa,
e prese il suo cammin verso la Spagna,
e molto bene all’oste il becco intorsa,
e facea scotti, che non ne sparagna;
ed avea giá di molta via trascorsa,
e molto spende perc’ha chi guadagna,
ed are’ fatto di denar duo sacchi,
giocar sapendo a’ tavolier e a scacchi.
26
Giocava a tavole e era buon maestro,
tal che venne agli orecchi alla regina;
e fu mandato per lui molto presto
che venga in corte; e lui tosto cammina
avanti alla regina molto destro;
con riverenza la saluta e inchina
e diceva: — Madama, in cortesia,
che mi comanda Vostra Signoria?
27
— Detto m’è stato di tua gentilezza,
e come a scacchi giuochi cosí bene,
ed a tavole — disse — con destrezza
ne sanno giocar pochi come tene.
I’ ho di giocar teco gran vaghezza
poi che cosí gentil maestro sene. —
Ed ei rispose che gli era contento
di far ciò che gli fosse in piacimento.