Pagina:AA. VV. – Fiore di leggende, Cantari antichi, 1914 – BEIC 1818672.djvu/237

Da Wikisource.

PRIMO CANTARE
1
Superna Maiestá, da cui procede
ciò che nel mondo dá ogni sustanza.
e sei cortese a chiunque ti chiede
divotamente con fede e speranza;
umilemente ti chieggio mercede
che doni grazia a me, pien d’ignoranza,
ch’io rimi si la presente leggenda,
che tutta gente diletto ne prenda.
2
Avendomi io, signor, posto nel core
di non perder piú tempo a far cantare,
un libro, che mi par degli altri il fiore,
cosi leggendo mi fe’ innamorare.
Poi che rimato l’ho per vostro onore,
pregovi che vi piaccia d’ascoltare,
però ch’io credo che a la vostra vita
si bella istoria non avete udita.
3
Trovo che la reina d’Oriente
fu senza pari al mondo di sapere,
e non fu mai da Levante al Ponente
donna che fusse di si gran podere.
E1 suo marito era vecchio e da niente,
ond’ella si facea molto temere:
era giovane e bella oltra misura,
piú ch’a quel tempo fosse creatura.