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cantare primo 65


16
Infra quel tempo lo misse a studiare
con un maestro, e da lui bene imprese,
ed imparò a scrivere ed a giostrare,
e venne in arme prodo uom palese.
Ai suoi colpi niun potea durare,
e ben dicea ciascun di quel paese:
— Quest’è figliuol di conte e di barone! —
tanto era adatto e di bella fazzione.
17
Quando cresciuti furono in etade,
egli pareva un giglio, ella una rosa,
e quella donna piena di beltade
disse: — Il mio cuore non ará mai posa,
se non adempio la mia voluntade:
piacciati al tutto che io sia tua sposa:
poiché allevato t’ho, donzel gradito,
ora ti piaccia d’esser mio marito. —
18
E quel fanciullo con buona dottrina
cosí cortesemente ebbe parlato,
e sí gli disse: — Madonna Aquilina,
con gran fatica m’avete allevato.
Voi mi campaste fuor della marina;
ciò che a voi piace sono apparecchiato. —
Ed il suo nome disse a ciascheduno;
la gente sí lo chiama Leombruno.
19
Egli sposò la donna in cotal sorte,
ella sua sposa ed ei per suo marito.
Il suo castello gli era tanto forte,
di ciò che bisognava era fornito,
fino nell’aria aveva ben due porte
fatte per arte, e molto ben guernito.
Persona alcuna entrar non vi potea,
se madonna Aquilina non volea.