![]() |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | ![]() |
piú volte disse di volervi tornare, e in’ invitò piú volte. Piacesse a
Iddio che ci tornassimo!... Benché, pensando dall’altra parte,
andremo noi, poi che ’l signor Valdés è morto? È stata questa,
certo, gran perdita e a noi e al mondo; perché il signor Valdés
era un dei rari uomini d’Europa, e que’scritti, ch’egli ha lasciato sopra VEpistole di san Paolo e i Salmi di David, ne faranno
pienissima fede. Era senza dubbio ne’ fatti e nelle parole e in
tutti i suoi consigli un compiuto uomo. Reggeva con una particella dell’animo il corpo suo debole e magro; con la maggior
parte poi e col puro intelletto, quasi come fuor del corpo, stava
sempre sollevato alla contemplazione delle veritá e delle cose
divine. Mi condoglio con messer Marcantonio, perché egli piú
che ogni altro l’amava e ammirava. A me par, signor, quando
tanti beni e tante lettere e virtú sono unite in un animo, che
facciano guerra al corpo e cerchino, quanto piú tosto possano,
di salire insieme con l’animo alla stanza, onde egli è sceso.
Però a me non incresce averne poche: perché dubiterei qualche
volta che non s’ammutinassero e mi lasciassero in terra come
un goffo. Vorrei vivere, se io potessi: cosí esorto Vostra Signoria che faccia. Le bacio la mano. Nostro Signore le dia
quella prosperitá di vita, Ch’Ella desidera.
Dal lago di Garda.