Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/138

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cati. Però Paulo non voleva gloriarsi se non nella croce di Giesú Cristo. L’ebrei adunque hanno ingiustamente perseguitato la giustificazione per Cristo, la nostra fede e Cristo crocifisso. Ma la persecuzione, che ha sempre avuto la giustificazione per Cristo, e ora ha forse piú che mai, dalli falsi cristiani, è maggiore di tutte. Non possono sentire dire che siamo giusti e salvi per credere in Cristo: gli par che sia una blasfemia, e calunniano, benché a torto, questa opinione, con dire che fa gli uomini ociosi, pigri, negligenti e tristi, e con dire che il credere che per la fede in Cristo ci giustifichiamo è un fare la via del paradiso facile e larga, e un dare occasione alle persone di non fare opere buone, di vivere male e licenziosamente. E lo provano: perché chi sente dire che Cristo è morto per gli nostri peccati, e che ha satisfatto per noi, e ch’el ci ha acquistato el paradiso, dice: — Adunque non bisogna che io m’affatighi piú: dappoiché Cristo ha operato e patito a sufficienzia per me, posso starmi con le mani conserte, ché, pure ch’io creda in Cristo, mi basta per salvarmi. — E cosí diventano pigri e ociosi, imo e licenziosi a ogni male, perché dicono: — Possiamo fare ogni male, ché in ogni modo ci salveremo, credendo in Cristo. — Pensano questi tali che la fede della giustificazione per Cristo gitti per terra I’opere bone ed è tutt’il contrario, imperocché la viva fede della giustificazione per Cristo fa gli uomini ferventi, solliciti, diligenti, assidui, perfetti e pieni d’ogni virtú, e fa operare cose mirabili e solo per gloria di Dio. È ben vero che gli uomini diventano sterili, infruttuosi, pigri, tepidi, negligenti, ociosi, imo licenziosi e ribaldi, quando ere (.fono salvarsi solo per avere una certa fede e opinione umana acquistata e morta, che hanno di Cristo, la quale sta con ogni gran peccato, simile alla fede che hanno i turchi a Mahumeth. Ma io parlo della vera fede infusa, divina, viva e soprannaturale, mediante la quale si sente vivamente col core la gran bontá ili Dio; e, dov’è questo vivo sentimento, è necessario sia amore, perché tal lume non può essere senza ardore; e, dove è amore, è forza sieno opere. Però disse Paulo: «Fede che opera per dilezione». Imo non c’è cosa, che svegli piú l’uomo e che ’l