Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/171

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Dipoi, se la confessione fusse precetto divino, ci obbligarebbe a confessarce sempre che n’avessemo bisogno e potessimo, si come siamo obbligati a fare sempre l’elemosima, quando vediamo el bisogno e abbiamo la possibilitá. Però ognuno sarebbe obbligato di confessarsi subito che avesse peccato, potendo, perché n’ha bisogno; né bastarebbe il proposito di confessarsi a Pasqua. Si come anco, quando vedi un povero, che ha bisogno e puoi adiutarlo, non basta il proposito di dire: — L’aiutarò a- Pasqua, — perché i precetti affermativi obbligano sempre, benché non per sempre, ma per quando è bisogno. E qui si può vedere l’ignoranza di quelli, che, tenendo che la sia di divina legge, hanno ditto che al papa basta che si confessi una volta in vita sua per satisfare a questo precetto divino, ché a quello della Chiesa egli non è subietto. Si sono ingannati, perché credevano che come basta battezzarsi una volta sola, cosí pensavano che bastasse a confessarsi, come s’el non si ricascasse o non fusse necessario a relevarsi ogni volta che si casca. Appresso, se Cristo avesse comandata la confessione, si come comandò il battesmo, l’arebbe comandata in modo tale, che non offuscarebbe, ma illustrarebbe il suo gran benefizio; si come fa il battesmo, il quale fu ordinato da Cristo, acciò t’eccitasse e inducesse a ricordarti che sei lavato col sangue di Cristo e che sei morto al mondo e renato a Dio, per confermarti e augmentarti in questa fede, che per Cristo sei salvo, non perché ’l battesmo per virtú sua ti dia la grazia: imo non ti puoi debitamente battezzare, se in prima non hai fede e sei giusto. Però san Filippo disse all’eunuco: «Se credi con tutto il core, è lecito el battezzarti». El battesmo adunque non offusca, imo chiarifica e illustra il gran benefizio di Cristo, magnifica la grazia e l’Evangelio; ma la confessione, nel modo s’usa, toglie la gloria a Cristo e l’attribuisce all’uomo, perché credono giustificarsi per la confessione, non per Cristo. Quando adunque Cristo avesse comandata la confessione, non l’arebbe comandata come cosa che per se stessa giustificasse, ma come cosa che servisse per andare a Cristo. Arebbe ditto: — Io