Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/196

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del mondo, via per andare al Padre e veritá. Ed essi vogliono saperne piú di Cristo, e cosí del Padre, a fantasia trovando ogni di nuovi modi di vivere senza Cristo, imo contra Cristo, se ben loro pensano che sieno sopra Cristo. Se far voto fusse perfezione e cosí il promettere e fare quello che promettono e fanno, sarebbeno piú perfetti di Cristo, dove sono impii, lassando le cose essenziali per l’accidentali, frivole e superstiziose. Se anche considerassemo chi siamo noi, che facciamo voto, la nostra ignoranzia, impotenzia e malizia, e che l’offizio nostro è resistere a Dio, non presumeremmo di fare promessesi grandi; se ci conoscessemo, risguardando a noi, solo prometteremmo d’essere sempre contrari a Dio e ad ogni nostro proprio bene. Santamente non possiamo promettere se non doni di Dio, e quelli non sono in nostra potestá. Imo l’opere senza spirito e fede sono peccati, e lo spirito si debba domandare a Dio, non promettersi. È dottrina di Paulo, che le nostre buone volontá sono da Dio, e cosí le buone opere e la perseveranzia in esse, e che per noi medesimi non possiamo avere un buon pensiero, imo né dire «Giesú». Tutt’el bene viene su alto da Dio, si come scrisse san Giacobo. Però non possiamo promettere, se non che avremo buoni pensieri e desidèri, che faremo opere buone, e perseveraremo in esse, se Dio ci dará il suo lume, ci inspirará e daracci grazia che noi non repugniamo, ma seguitiamo la sua vocazione. Se noi dal canto nostro promettessimo alcuna cosa, restaremmo sotto la Legge: però, si come Paulo scrisse, saremmo caduti dalla grazia, e le promesse di Dio non sarebbero ferme. Contra, Paulo: «Con la fede e buoni propositi e non con i voti doverremo stabilirci in Cristo». Possiamo adunque solo promettere che faremo del bene assai, però se Dio cel fará fare, si che puoi vedere che voti e che promesse possano fare gli uomini a Dio, c quanto sono validi. Se anco considerassi perché le persone fanno voti, vedresti che sono invalidi e impii. Lasso stare di quelli che fanno voti senza pur sapere né considerare quello che promettano, si come è chiaro in tanti giovani, che vanno ad ordinarsi, e pertanto