Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. II, 1927 – BEIC 1889291.djvu/231

Da Wikisource.

non è questo secundo la sua volontá? Ah, come noi semo freddi, e poi noi ci scusiamo! Devemo monstrare al medico le nostre infermitá, ed esso ci sanará. Oh non è proprio l’officio di Cristo salvarci da peccati, e vincere il peccato; picchiate, picchiate, e vi sará aperto. Ricordatevi ch’egli è onnipotente, che se non sará venuta l’ora vostra, nessuno vi potrá tirare un capello dal capo. È piú forte quel che è in noi, che quel eh’è nel mondo. Né considerate piú quel cjie facciano la piú gran parte, ma quel che abbiano fatto i santi e faccino ancora a questo tempo. La parola del Signore sia la lucerna a’ piedi vostri, la quale se non leggerete e odirete, scappuccierete in tanti scandali del mondo. Vi priego, leggete questa lettera alla Vittoria, e esortatela con esempio e con parole a onorare e confessare Dio. Leggete insieme con lei la Scrittura: pregate la mia cara signora Lavinia, che spesso vi legga qualcosa nella Scrittura, e voi sentirete efficacia della parola di Dio. Questo vi ho scritto desiderando la vostra salute; Dio lo sa, e vi priego fate cosí. Io priego il Signore che per Cristo vi illumini e fortifichi, acciocché vinciate Satana, il mondo e la carne vostra, e abbiate la corona, la quale solo si dará a colui che averá vinto. Io so del certo, che se obbedirete alle mie admonizioni, che voi provarete che il Signore vi fortificherá. Non considerate che io sia una donna che vi avviso. Ma siate certa che Iddio con la sua parola prononciata per la mia bocca benignamente vi invita a lui. Tutte le false opinioni, tutti gli errori, e tutte le dispute vengono solamente, perché non si legge la Scrittura diligentemente. David dice: — Tu mi hai fatto piú prudente che tutti gl’inimici miei con la tua legge —. Non ascoltate quelle impie parole di alcuni, i quali dispregiando i comandamenti di Dio, e mezzi da salvarsi da esso ordinati, dicono: — E se sarò predestinato mi salvarò, ancora che io non studio la Scrittura né priego. — Colui che è predestinato e chiamato da Dio, non dirá giá tal biastema, ma si sforzará di obbedire a Dio, e non lo tentará. Iddio ci fa questo bene e onore, che parla con noi nella sua Scrittura, ci insegna, consola, e noi dispregiaremo un tanto tesoro? e ci invita a pregare, ma noi, lasciando tutti questi mezzi ordinati da Riformatori italiani del Cinquecento - 11 . 15